In Guardia…
17:36 03 AGO 2011
(VELINO) Roma, 3 ago. - Primo test del sistema di allarme tsunami nel Mediterraneo. L'esercitazione, in programma il 10 agosto, ha l'obiettivo di garantire la comunicazione efficace tra i centri regionali e nazionali e i punti focali di allerta.
Il Sistema di allarme e di mitigazione per gli tsunami nell'Atlantico nord orientale, nel Mediterraneo e nei mari connessi (NEAMTWS) e' stato istituito nel 2005 sotto l'egida della Commissione intergovernativa oceanografica dell'Unesco (IOC). Il progetto coinvolge trentuno paesi fra cui l'Italia.
L'esercitazione comprendera' l'invio di messaggi di prova attraverso posta elettronica, fax e il sistema di telecomunicazioni globali (GTS) dall'Osservatorio di Istanbul e dall'Istituto di ricerca sui terremoti (KOERI, Turchia) a tutti i centri nazionali e i punti focali di allarme tsunami della regione interessata. E' stata infatti osservata una forte attivita' sismica nel Mediterraneo e nell'Atlantico nord-orientale, anche se meno frequente che nel Pacifico. In Italia l'operazione e' stata sostenuta dal ministero degli Esteri e da quello dell'Ambiente che dal 2004 al 2007 hanno rivolto particolare attenzione al Mediterraneo attraverso la rappresentanza italiana all'Unesco. L'iniziativa fu lanciata nel novembre 2005 con una conferenza a Palazzo Taverna, a Roma, durante la quale si decise di mettere in piedi quest'attivita', coinvolgendo tutti i gruppi di ricerca del Mediterraneo, con la leadership del programma inizialmente affidata proprio all'Italia. Oltre al nostro paese prenderanno parte all'esercitazione Belgio, Bulgaria, Capo Verde, Croazia, Cipro, Danimarca, Egitto, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Libano, Malta, Monaco, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Federazione Russa, Slovenia, Spagna, Svezia, Siria, Turchia, Ucraina e Regno Unito. vel .
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