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La potenza dell’industria chimica: Il sale, l'iodio e il fluoro
Considerate queste implicazioni, è lecito chiedersi: per quale motivo il sale naturale, così fondamentale per la nostra vita, viene trattato chimicamente e ridotto al veleno che giunge sulle nostre tavole? La spiegazione è semplice: circa il 93 % della produzione mondiale di sale serve direttamente o indirettamente ad applicazioni industriali che richiedono il cloruro di sodio puro, cioè privo di elementi che possano interferire con i processi di trasformazione.
L’industria chimica è riuscita a sfruttare le singolari forze di interazione dei Sali in numerose lavorazioni e prodotti, e ciò si è rivelato determinante per il progresso industriale. Il cloruro di sodio viene impiegato per produrre soda, detergenti, vernici, plastica, PVC e tutte quelle materie che ci allontanano sempre di più dalla natura. Il restante 6-7 % della produzione di sale viene utilizzato nell’industria alimentare come conservante aggressivo a basso costo, per contrastare il deperimento degli alimenti. Infatti non esiste ormai prodotto alimentare trasformato, sia esso yogurt, pane o prosciutto, senza cloruro di sodio. Per l’industria alimentare questo uso del sale comporta enormi vantaggi, perché in molti casi gli alimenti si conservano anche per anni. Per l’uomo invece le conseguenze posson o essere nefaste.
Il sale sulla nostra tavola
Solo una frazione infinitesimale della produzione mondiale di sale entra nelle nostre cucine, come sale di qualità, sale da cucina, sale da tavola o sale alimentare. Campagne pubblicitarie intensive cercano di convincere il consumatore che sia salutare aggiungere al sale da cucina degli alogeni altamente tossici quali lo iodio (sotto forma di composti iodati o iodurati). Il sale da cucina viene spesso anche arricchito con il fluoro, ovvero il più reattivo degli elementi appartenenti al gruppo degli alogeni, che allo stato di gas è di colore giallastro e fortemente irritante. Lo iodio e il fluoro vengono aggiunti artificialmente, il primo perché avrebbe degli effetti benefici sulla tiroide e il secondo perché con la sua azione anticarie difenderebbe la salute dei denti. Eppure i composti che contengono sia iodio che fluoro non f anno che aggravare la tossicità del cloruro di sodio.
La tesi, assolutamente discutibile e confutabile, secondo cui ad esempio la Germania sarebbe un’area carente di iodio, ha intanto avuto la conseguenza di fare sottoporre tutti i cittadini tedeschi, austriaci e svizzeri ad una medicazione forzata a base di iodio. Nel 1995, è stato istituito in Germania l’uso generalizzato dello iodio attraverso quella che è oggi considerata l’azione pubblicitaria di maggiore successo degli ultimi vent’anni. Perciò non sorprende che gran parte della popolazione sia effettivamente convinta che gli alimenti arricchiti artificialmente di iodio, il sale da cucina in primo luogo, siano sani e da preferire. I risultati scientifici dell’additivazione con iodio e fluoro dovrebbero essere senza’altro ripensati in termini crititici. Nel frattempo, il numero delle persone che risentono delle pesanti conseguenze e dei gravi danni apportati alla salute da questi elementi è di gran lunga superiore a quello dei consumatori che ne hanno trovato giovamento. Alcuni scienziati sono persino del parere che l’organismo non sia nemmeno in grado di metabolizzare i composti additivati con iodio e fluoro. Oggi, in genere, gli specialisti del settore addirittura annoverano le nitrosammine tra i cancerogeni più aggressivi, in grado di provocare in modo selettivo tumori a carico di vari organi. Le sostanze aggiunte agli alimenti, come iodati, fluorurati, tiocianati, acidi clorici, polifenoli e sali metallici, accelerano notevolmente la formazione delle nitrosammine nello stomaco per la reazione di competizione. Lo iodio è al primo posto tra i catalizzatori che concorrono a questa trasformazione, aumentandola addirittura di sei volte. Una ragionevole prevenzione dei tumori dovrebbe imporre l’assoluta astinenza dallo iodio. Il fatto che il Giappone, il paese con la maggiore diffusione di iodio, abbia la più alta percentuale di tumori alla tiroide a livello mondiale (il 25 %), è un esempio eloquente.
L’incidenza di questo tipo di neoplasia negli altri paesi diminuisce proporzionalmente al calo del consumo di iodio. Detto in altri termini: meno iodio, meno tumori. Persino l’autorevole rivista tedesca “Öko-Test” ha bollato come “sconsigliati” i composti alogeni organici contenenti iodio, fluoro, bromo e cloro, poiché molte di queste combinazioni sono ritenuti allergeniche e cancerogene. Secondo uno studio effettuato da ricercatori americani, lo iodio aggiunto al sale da cucina sarebbe persino responsabile della diminuzione del liquido seminale nei maschi. Quindi, siate molto critici nei confronti delle affermazioni secondo cui lo iodio aggiunto artificialmente avrebbe effetti benefici per la salute.
Spesso il sale da cucina include anche dei conservanti per i quali non esiste l’obbligo di denuncia, carbonato di calcio, carbonato di magnesio, E 535, E 536, E540, E 550, E 551, E 552, E 553b, E 570, E 572 e idrossido d’alluminio, i quali servono a migliorare la cospargibilità del sale. All’alluminio, un metallo leggero che ha la tendenza ad accumularsi nel cervello e che noi assumiamo con gli alimenti preconfezionati e le bibite in lattina, è stata attribuita la responsabilità dell’elevata incidenza del morbo di Alzheimer negli USA. L’alluminio di fatto impedisce alle fibre nervose la sinapsi, interrompendo di conseguenza il flusso del pensiero. Va ricordato che è proprio il sale contenuto nel nostro corpo ciò che ci permette di pensare. Questo sale contiene tutti gli elementi naturali che malauguratamente i biochimici equiparano ad impurità e conseguentemente eliminano. Per assimilare meglio minerali e oligoelementi abbiamo bisogno di calcio, potassio e magnesio nella loro forma genuina, quella che l’integrità del sale ci mette a disposizione: per il corretto funzionamento del nostro organismo ci serve il sale nella sua pienezza, completo di tutti gli elementi naturali.
tratto dal libro: Acqua&Sale
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