Non c'è limite alla fantasia di chi sperimenta sistemi per controllare la popolazione irrequieta. Mentre in Italia siamo fermi all'obsoleto manganello, che ammacca la testa senza però modificarne il contenuto, in Gran Bretagna come spesso accade sono molto più avanti di noi.
Già patria della pervasiva invasione di telecamere spia (le ho viste anche dal fruttivendolo, parola); della sperimentazione sui suoni acutissimi udibili solo dai minorenni, che vengono impiegati per sciogliere manifestazioni studentesche ma che terrorizzano gli infanti e svegliano i bebè; dei lampi di luce sparati dagli elicotteri nei parchi per accecare i ragazzini che si fanno gli spinelli e spedirli a casa camminando a tentoni; e persino degli arresti effettuati da droni, ora la tecnologia britannica fa ulteriori passi da gigante e scopre Mozart come arma non letale.
Ecco come funziona: i ragazzini più irrequieti, a scuola, vengono chiusi in una stanza apposita e costretti ad ascoltare Mozart e Bach per un'ora di seguito. Pare che li calmi e li riduca a più miti consigli. Prima di salutare tale esperimento degno di Arancia Meccanica con favore, pensando che la buona musica fa sempre bene, sappiate che qualche esperto ha già riflettuto sul fatto che tali ragazzini collegheranno per sempre la musica classica al concetto di punizione e tortura, il che non depone a favore del povero Amadeus. E non è la prima volta: la musica classica viene abitualmente usata da tempo anche in alcune problematiche stazioni della metro, dove i ragazzini che creavano problemi sono così "scappati via". Probabilmente alla ricerca di un po' di sana house di infimo livello per rifarsi le orecchie e sentirsi liberi.
Che Mozart faccia bene al cervello, e che addirittura aumenti per qualche decina di minuti il quoziente intellettivo è stato scientificamente ipotizzato (Mozart piace anche all'uva, a Montalcino ci sono vigneti che lo ascoltano tutto il giorno e producono un ottimo Brunello), ma come sempre si sceglie il metodo repressivo anziché quello preventivo. Ascoltare Mozart in classe tutti insieme la mattina per dieci minuti, come se fosse un gioco, produrrebbe probabilmente gli stessi risultati disciplinari, con in più l'abitudine all'ascolto di ottima musica e anche un pizzico di cultura.
Ma si sa: la filosofia del castigo e del manganello è dura a morire. Anche a costo di massacrare, insieme ai cervelli, le più grandi opere dell'umanità.
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