Carla Parola
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Nuovo Paradigma 1 parte
6/25/2010 12:24:22 PM
LA VOCE
Sentire una Voce interiore è stata finora consuetudine di pochi eletti.
Non erano molti quelli che potevano accedere in forma continuativa e stabile al proprio Dio interiore.
Alcuni usavano ed usano supporti fisici per captare informazioni che esulano dalla pura e semplice razionalità: supporti come il pendolo, il bicchierino, le carte e vari altri ausili.
Altri cadevano e cadono in trance, e così accedono a dimensioni parallele ed esplicano forme di “divinazione” e diffusione di informazioni che non vengono prodotte dalla Mente di chi le esercita, ma sono il frutto di “interferenze” cosmiche.
ORA
la Voce sarà patrimonio di molti: sempre più persone ascolteranno e capiranno profondamente se stesse, e da questo ascolto partecipato e sentito trarranno spunto per nuove aperture mentali.
Il meccanismo è semplice: la Mente viene messa a tacere e si lascia spazio al proprio Istinto interiore, il quale “suggerisce” comportamenti e concetti che non si conoscevano prima o che molto spesso VOLUTAMENTE si evitava di fare propri.
Con il “suggerimento” interiore si è costretti a prendere atto di queste nuove acquisizioni, che “passano” alla Mente e vengono da essa fatte proprie.
Tutto ciò è ORA possibile perché la vibrazione della Terra ha raggiunto la soglia della dimensione astrale.
È proprio da tale dimensione che scaturiscono i suggerimenti e la Voce che guida l’individuo quando egli si pone in ascolto di se stesso.
ECONOMIA
Poche e semplici sono le regole che possono aiutare l'umanità a ritrovare la via di una giusta e sana economia.
È necessario, prima che le nuove regole si instaurino, fare pulizia dei vecchi modi di intendere l'economia.
La speculazione, così cara ad alcuni e così dannosa per molti, ed il libero mercato, così libero solo per chi lo controlla, sono entità che vanno sostituite con una sana realtà che abbia come fondamento l'etica e il rigore.
Le materie prime fornite dalla Terra non possono essere merce per la speculazione, ma devono essere amministrate con sano realismo a favore di tutti.
L'economia deve tornare ad essere Reale, vale a dire basata sul lavoro, sulla produttività a vantaggio di tutti e non soltanto di pochi.
Con l'innalzarsi della vibrazione terrena questi semplici e basilari principi verranno acquisiti in modo naturale da un numero sempre maggiore di individui, e ciò farà sì che la domanda di giustizia economica scaturisca con grande forza e determinazione dal basso.
Non assurde e pretestuose rivendicazioni per avere sempre di più quando già si ha a sufficienza, ma la voglia sentita e inderogabile di condividere ciò che si ha con chi ancora non ha.
Questo pensiero sembra utopia, ma diventerà presto realtà.
La crisi economica può e deve essere superata solo con lo sforzo impegnato verso la Condivisione.
La moltitudine di esseri che farà proprio il principio della Condivisione sarà così forte da costringere i pochi gruppi che si arroccheranno nei loro privilegi a combattere fra di loro per mantenere il potere che ORA esercitano.
Pochi e isolati e non più in grado di determinare l'andamento economico globale, che sarà invece spinto e gestito da una grande massa che vorrà, pretenderà giustizia ed equità.
Ognuno deve sentirsi impegnato a far proprie queste considerazioni e portare avanti tale impegno nel modo di vivere quotidiano.
RELAZIONI UMANE
I vecchi modi di rapportarsi gli uni agli altri devono subire un aggiustamento: nel Nuovo Paradigma non può entrare né l'ipocrisia né il tornaconto personale.
Le relazioni devono essere improntate ad un sano realismo, senza cadere nell'ambiguità e senza lasciare che le pulsioni egoistiche dell'IO abbiano il sopravvento sulle necessità dell'Energia.
Imparare a distinguere ciò che è bene da ciò che è male deve diventare il motivo principale che guida le nostre azioni.
Il bene è ciò che sentiamo intimamente giusto per noi.
Questa affermazione suscita spesso commenti negativi perché può essere letta e vissuta come un incitamento all'egoismo, quale in effetti è, poiché pensare a sé prima che agli altri vuol dire privilegiare il proprio EGO.
Se questo modo di fare è vissuto in superficie, è veramente un atto egoistico e basta.
Quando però il proprio sentire non È superficiale, ma è frutto di un Istinto interiore molto presente e molto pressante, non si può più parlare genericamente di egoismo, ma di un
SANO EGOISMO.
L'egoismo sano è la vibrazione che non ci permette di farci del male, è la Forza che ci spinge sulla Via che la Vita vuole segnalarci come la più giusta per noi.
Spesso questa via chiede di essere franchi e perfino brutali verso chi ostacola il nostro procedere.
È qui che sorgono i dubbi e le paure: è giusto fare del male agli altri per seguire il nostro Istinto?
Non è mai giusto fare del male agli altri se lo si fa intenzionalmente.
Non è però male il nostro comportamento quando è in conformità con il nostro sentire interiore.
È male ciò che viene fatto intenzionalmente quando nel nostro agire c'è la volontà ferma e determinata di arrecare danno agli altri,
Non è male ciò che scaturisce come conseguenza dell'agire su base istintuale.
Chi ci circonda deve capire che, anche se la situazione gli è sfavorevole, non siamo colpevoli perché non stiamo agendo con l'intenzione di arrecare sofferenza.
Se questa comprensione dell'evento avviene, le persone interessate hanno l'opportunità di fare un'esperienza - seppur dolorosa – comunque utile per il loro percorso energetico.
La semplicità e la linearità di pensiero e di azione sono le linee guida del Nuovo Paradigma.
Semplicità perché non sono ammesse contorsioni mentali, e linearità perché i pensieri devono essere allineati alle pulsioni istintuali e non ad altro.
Nel Nuovo Paradigma saltano i ruoli e l'essere umano si trova ad essere semplicemente se stesso.
I RUOLI
Grande importanza ricoprono attualmente i Ruoli sociali che l’individuo si trova a vivere.
Responsabilità a Potere sono le caratteristiche che compongono i Ruoli.
Troppo spesso però la Responsabilità viene attutita ed il Potere esaltato.
L’individuo non si sente ben inserito nella società se non si identifica con il Ruolo che ricopre.
Parlando di Ruoli intendo considerare tutte le varie tipologie, da quelli familiari a quelli lavorativi, compresi anche i ruoli dei religiosi e degli scienziati che mai come in questo momento necessitano di una rivisitazione.
Sono soprattutto questi ultimi che devono fare un bagno di umiltà se vogliono entrare nel Nuovo Paradigma.
Per la Scienza è necessaria una Condivisione dei saperi ed una ferma intenzione di non difendere ad oltranza posizioni spesso assurde e pericolose.
Sono le ostinazioni di pochi a frenare la Conoscenza di molti.
Troppo spesso lo scienziato difende il proprio punto di vista per puro e semplice tornaconto personale, e questo crea negatività che si ripercuote sull’intero settore e frena l’arrivo di nuove intuizioni.
I religiosi devono - se vogliono sopravvivere - fare proprio il principio della Condivisione che è il cardine del Nuovo Paradigma.
Condividere vuol dire accettare la realtà semplice e chiara che Dio è uno per tutti e qualunque legge o norma terrena non può essere discriminante nei confronti di alcuni.
All’individuo che si appresta ad entrare nel Nuovo Paradigma viene fornita una lettura più chiara del proprio ruolo.
Il presupposto è uno: entra nel Nuovo Paradigma soltanto chi ha accettato, capito, amato se stesso.
Con questa premessa diviene chiaro il comportamento che si deve tenere nell’esercitare il Ruolo: non più fonte di Responsabilità e di Potere verso gli altri, ma di grande Amore verso se stessi.
Il genitore dovrà accettare la Realtà nuova che la Vita gli porge, una Realtà che raramente si è verificata sulla Terra: i figli sono energeticamente più evoluti di molti genitori, per cui spesso saranno i figli ad insegnare ai padri e alle madri.
I Ruoli lavorativi seguiranno la stessa logica del privilegiare se stessi, con Amore e non con Arroganza.
Le responsabilità devono essere condivise, le situazioni gestite per il bene di tutti e non solo per tornaconto personale.
Con l’arrivo del Nuovo Paradigma molti si sentiranno defraudati del Potere che credevano di esercitare sugli altri, non troveranno più consensi fasulli e untuosi, ma dovranno arrendersi all’evidenza di venir valutati per quello che veramente sono.
Se sono capaci avranno il consenso, se incapaci verranno eliminati.
Questa capacità di giudizio reale e non fasulla sarà patrimonio di molti, per cui le masse si sveglieranno e non tollereranno più soprusi e mistificazioni.
Già ORA molti esseri condividono naturalmente il loro sapere e le loro capacità con altri e saranno proprio questi (soprattutto i giovani) a ribaltare il modo di vivere i Ruoli.
Saranno leaders, capi a cui faranno riferimento in molti ed eserciteranno il Potere, il loro essere capi, con la sola caratteristica di essere coloro a cui tanti sapranno riconoscere il ruolo di innovatori in tutti i sensi: nel porgere il loro sapere, nel gestirlo, nel condividerlo, nell’assoluta incapacità di prevaricare gli altri.
Grandi momenti gioiosi attendono chi saprà farsi piccolo davanti alla Vita e si sforzerà di essere se stesso, dando sempre il meglio di sé senza pretendere il riconoscimento altrui, pago soltanto di potersi esprimere al meglio in ogni situazione che la vita gli porge.
DISCESA
La discesa energetica corrisponde alla frase: “una Vita tutta in discesa”.
Quando l’Energia riesce a compattare tutte le informazioni necessarie per raggiungere l’Armonia, anche la Vita pratica, materiale, emotiva entra nella vibrazione dell’Armonia.
Ogni circostanza o evento che la Vita porge verrà gestito e risolto in Armonia.
La discesa energetica non deve essere intesa come una discesa della frequenza vibratoria, ma come un venir meno del processo tumultuoso che l’Energia esprime per arrivare al compattamento.
Prima che il compattamento si consolidi, l’Energia manda molteplici richieste di informazioni, ma solo quelle idonee vengono ritenute, mentre le altre si disperdono dando origine a nuove richieste volte ad ottenere finalmente risposte adeguate.
Nella Vita pratica questo meccanismo si manifesta con una serie di eventi simili fra loro.
Ciò disorienta l’individuo, che si trova a dover gestire situazioni pressoché identiche.
Sono però le modalità con cui vengono affrontate che necessariamente devono essere diverse, perché è chiaro che se noi al primo evento avessimo risposto in modo adeguato, non avremmo nessuna necessità di attirarne un secondo.
Con il Nuovo Paradigma il consolidamento energetico è un dato acquisito: non si entra nella nuova vibrazione se non si è in Armonia con se stessi.
L’Armonia interiore è il segno che il compattamento è avvenuto.
Avere una Vita in discesa comporta anche una precisa responsabilità verso che è ancora in salita.
La responsabilità deve manifestarsi nell’essere disponibili ad aiutare e a comprendere chi ci chiede aiuto.
L’aiuto deve essere offerto senza prevaricare l’altro, senza imporre il nostro modo di vedere le situazioni e soprattutto deve essere chiaro a chi è in discesa che i problemi altrui non possono e non devono ostacolare il nostro vivere in discesa.
VIA I SENSI DI COLPA.
Esibiamo con naturalezza il nostro vivere bene e rimaniamo aperti e disponibili verso gli altri, senza giudicarli, ma senza neanche lasciarci fagocitare da problemi che non ci aiutano a capire noi stessi più di quanto già non ci siamo capiti.
Se viviamo in conformità con il Nuovo Paradigma tutto ciò è estremamente chiaro e già nostro.
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