Terremoti: oltre 60 scosse di bassa magnitudo, Molise a rischio sismico
News Stefano!
Terremoti: oltre 60 scosse di bassa magnitudo, Molise a rischio sismico
Dall’Osservatorio di Geofisica del Liri riceviamo e pubblichiamo
E’ noto che nelle ultime 36 ore il Molise ed in particolare il territorio compreso tra il comune di Montaquila e Macchia D’Isernia a sud ovest della città di Isernia è caratterizzato da una sequenza sismica molto intensa. L’osservatorio Geofisico del Liri, collabora nella rete sismica sperimentale italiana con il monitoraggio attivo degli eventi. Essendo la provincia d’Isernia a confine con quella di Frosinone, abbiamo ritenuto opportuno comunicare quanto segue: sono più di 60 gli eventi tellurici percepiti per lo più dagli strumenti. Tra questi, la popolazione ha percepito sicuramente il sisma del 29 u.s. alle 17,00 circa con indice di magnitudo 3,2 Richter, nonché altre repliche che hanno sfiorato magnitudo 2.
Il Molise, come tutta la dorsale appenninica, è un’area con rischio sismico piuttosto elevato. La storia ricorda il terremoto del 1293 (magnitudo stimata 5.9), del 1456 (magnitudo stimata 6.9) del 1688 (magnitudo stimata 6.7) e del 1805 (magnitudo stimata 6.6). La zona più a rischio è la Piana di Bojano, caratterizzata da sedimenti lacustri ed alluvionali che amplificano gli effetti di un’eventuale sisma.
La situazione: premesso che, allo stato attuale prevedere i terremoti non è possibile, al fine di capire l’evoluzione dello sciame sismico che sta caratterizzando la provincia di Isernia, è necessario attendere il trascorrere di altre ore.
In generale, gli sciami sismici terminano e non hanno seguiti rispetto all’evento principale. Un aumento di magnitudo, porterebbe a pensare ad una realtà più complessa, in quanto non potrebbe più essere escluso il verificarsi di eventi a magnitudo maggiore.
Conclusione: possiamo concludere ribadendo che il Molise è a rischio sismico e l’arma migliore che abbiamo a disposizione è la prevenzione, specialmente rivolta alla necessità di costruire meglio e di mettere in sicurezza ciò che è considerato a rischio.
E’ opportuno ricordare ai sindaci ed alle comunità tutte che su tutto il territorio italiano esistono a supporto delle istituzioni efficienti organizzazioni di volontariato di Protezione Civile, da cui attingere gratuitamente informazione al riguardo.
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