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L'AVANA (Reuters) - Il leader rivoluzionario cubano Fidel Castro è ricomparso sulle scene pubbliche a distanza di 3 anni con un'intervista trasmessa sulla televisione nazionale in cui avverte il mondo che lo scontro dell'occidente con l'Iran potrebbe portare a una guerra nucleare.
Il comandante 83enne all'apparenza vigile, seduto davanti a una piccola scrivania e con addosso una giacca a vento scura, ha descritto uno scenario complesso in cui gli Stati Uniti hanno una grande responsabilità.
Ha dichiarato che la guerra nucleare potrebbe esplodere quando gli Stati Uniti, insieme ad Israele, tenteranno di rafforzare le sanzioni internazionali contro l'Iran per le attività nucleari della Repubblica Islamica.
"Quando lanceranno la guerra, sferreranno il loro attacco là", ha detto. "Credo che il pericolo di una guerra sia crescente. Stanno giocando con il fuoco", ha detto.
"Gli Stati Uniti spendono per la difesa più di tutti gli altri paesi", ha detto con disapprovazione, sfogliando alcuni fogli per controllare le sue affermazioni.
Castro, dopo l'operazione d'emergenza all'intestino del luglio 2006, ha ceduto provvisoriamente il controllo del paese al fratello minore Raul. Si è poi dimesso nel febbraio 2008 e il fratello è stato eletto presidente dall'Assemblea Nazionale.
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