di Carl Johan Calleman
Antiche tradizioni del nostro pianeta quasi universalmente hanno considerato le quattro direzioni geografiche come Sacre. L’origine di questa sacralità delle direzioni è dovuta al fatto che dall’inizio del tempo hanno avuto un ruolo nella creazione del nostro pianeta e nell’evoluzione della coscienza. Naturalmente poi, molte persone in tutto il mondo hanno fatto delle cerimonie per onorare queste quattro direzioni. Le quattro direzioni erano associate a qualità spirituali diverse e quindi erano spesso simboleggiate da un angelo custode come descritto ad esempio nel Libro della Rivelazione. Da molte tradizioni, come quella Maya, è anche chiaro che le quattro (e qualche volta sei, se consideriamo anche “sopra” e “sotto”) direzioni provengono dall’Albero della Vita. L’Albero della Vita è il più diffuso di tutti i miti antichi ed è stato visto come il centro delle quattro direzioni. Alcuni esempi di come le energie delle quattro direzioni erano organizzate intorno ad un centro possiamo trovarli nelle Ruote di Medicina in Occidente o nei Mandala in Oriente.
In epoca moderna la conoscenza dell’Albero della Vita e delle Quattro Direzioni Sacre è sostanzialmente scomparsa ed è stata sostituita da un sistema GPS puramente quantitativo. Mentre l’uomo moderno in genere riconosce per esempio la differenza culturale tra Oriente ed Occidente è raro che la veda come legata all’Albero della Vita. Il risultato è stato quindi che molti sono diventati insensibili agli spostamenti delle energie nel tempo ed al modo in cui queste influenzano l’evoluzione dell’umanità. Solo alcune culture indigene hanno conservato la tradizione delle qualità spirituali delle quattro direzioni. Eppure, nel Libro della Rivelazione è descritto come il nuovo mondo emergente alla fine del tempo avrà al centro un Albero della Vita che nutrirà i suoi abitanti tutto l’anno. Forse stiamo ora infatti cominciando a vedere un ritorno di questo Albero della Vita anche nella cultura popolare come ad esempio nel film Avatar.
Cos’è allora l’Albero della Vita? E’ difficile credere che un fenomeno che è stato venerato in tutto il mondo da quasi tutte le tradizioni non sia qualcosa di più di un mito o un simbolo. Sembrerebbe quindi debba esserci un qualche cosa di reale dietro questo simbolo. Ritengo che si tratti di una struttura eterica tridimensionale da cui emanano tutte le energie che creano l’universo. Eppure, non è solo uno l’Albero della Vita. L’Albero della Vita è più simile ad una gerarchia nidificata di ologrammi ed esiste a vari livelli collegati dell’universo che sono in risonanza tra loro sostanzialmente secondo il principio ‘Come sopra - Così sotto’. Il livello più alto è il cosmo, chiamato il Cuore del Cielo dai Maya, il secondo livello più basso è la galassia, il terzo è il sistema solare, il quarto la Terra, il quinto gli esseri umani stessi (e tutti gli altri organismi) e poi ancora più in basso fino al livello delle particelle elementari. Ognuno di questi livelli ha un asse centrale, un Albero della Vita, che è al centro di tutti i sistemi della sua rete energetica (rami). A livello della nostra Terra, l’Albero della Vita è l’Asse Polare* e siccome noi stessi subiamo l’influenza delle energie del calendario Maya attraverso la nostra risonanza con le polarità che genera l’Albero della Vita è ora fondamentale prepararsi per l’inizio della nona onda. Per essere in grado di farlo comunque credo che sarà utile se siamo in grado di ricreare ritualmente l’Albero della Vita dopo secoli di oblio.
Il nostro pianeta e le sue culture umane sono così emerse attraverso gli effetti delle polarità delle energie provenienti dall’Albero della Vita. Lo stesso si può dire riguardo allo squilibrio tra maschile e femminile che ha dominato per circa 5000 anni e non è un caso che nella storia della creazione Giudaico-Cristiana della cacciata dal Giardino dell’Eden, e la conseguente separazione dei sessi, l’Albero della Vita svolge un ruolo cruciale. Secondo il calendario Maya, che si basa sullo spostamento delle polarità dell’Albero della Vita, sappiamo comunque che questi squilibri stanno ora per essere riequilibrati ed alla fine si risolveranno in una coscienza unitaria se la nostra risonanza con l’Albero della Vita è abbastanza forte. Queste polarità sono introdotte lungo diversi piani perpendicolari. Uno di questi piani è quello equatoriale e separa gli emisferi settentrionale e meridionale, un altro passa attraverso Berlino, Roma e Città del Capo e separa gli emisferi occidentale ed orientale del pianeta ed un terzo piano attraversa Washington, DC e separa l’emisfero anteriore (Pacifico) da quello posteriore (Europa/Africa) del pianeta. Attraverso l’influenza delle polarità Yin/Yang provenienti dall’Albero della Vita il pianeta si è quindi evoluto in un cervello globale, in cui l’emisfero occidentale corrisponde alla metà sinistra del cervello e quello orientale alla metà destra del cervello.
Idealmente, per ricreare l’Albero della Vita del pianeta ci piacerebbe che alcune persone si riunissero per svolgere cerimonie al polo nord e al polo sud, ma poiché questo non sembra realizzabile il Nord e il Sud saranno rappresentati da incontri rispettivamente in Scandinavia e Sud Africa. Per ricreare l’Albero della Vita a livello mondiale questi incontri saranno integrati con incontri sul piano equatoriale in Occidente in Guatemala e in Oriente a Singapore / Bali. In ciascuna di queste direzioni parteciperanno rappresentanti di tradizioni culturali per le quali la sacralità delle quattro direzioni è rimasta una realtà vivente (Sami nel Nord, Cinese / Indù in Oriente, Boscimani nel Sud e Maya in Occidente). Il 18 luglio alle 7 del mattino (ora del Pacifico, per altri fusi orari vedere http://www.timeanddate.com/worldclock) persone in tutto il mondo avranno così la possibilità di connettersi con gli incontri in questi punti nodali per le quattro direzioni in una cerimonia globalmente sincronizzata. Anche se i dettagli dovranno essere sviluppati a livello locale è consigliato che una parte della cerimonia riguardi il ricreare l’Albero della Vita a livello mondiale ed il rafforzare il rapporto tra i partecipanti con questa fonte creativa. Una seconda parte può riguardare l’unificazione delle energie e delle popolazioni delle quattro direzioni. La Convergenza Consapevole è come la costruzione di un campo base per salire sulla nona onda e parte di quello che si fa in un campo base è quello di assicurarsi di essere preparati. Questo discorso vale anche per la cerimonia delle Direzioni Sacre. Come la Nona onda del calendario Maya sarà attivata il 9 marzo 2011 verrà introdotta una vibrazione di nuova frequenza ed una nuova polarità della coscienza proveniente dall’Albero della Vita, per questo motivo dobbiamo essere preparati. La Convergenza Consapevole si rivolge a coloro che vogliono essere co-creatori con il piano divino e così i giorni 17-18 luglio non sono altro che il punto di partenza di un percorso diretto verso una coscienza unitaria e per questo la ricreazione del nostro Albero della Vita planetario svolge un ruolo fondamentale (www.theconsciousconvergence.com ).
Carl Johan Calleman
Seattle, 5 luglio (1 Ahau)
* Notate che io qui sto parlando di cambiamenti di polarità della coscienza. Questo non ha nulla a che fare con le molte speculazioni infondate su un cambiamento della posizione dell’asse polare o su uno spostamento del polo geomagnetico nel 2012. Per il punto di vista di uno scienziato su questo tipo di speculazioni vedete ad esempio http://www.youtube.com/watch?v=dHGaZMC8E0U. In realtà, la sola comprensione del calendario Maya che nessuno scienziato può respingere è che si basa sull’evoluzione della coscienza.
Articolo in lingua originale:
Tradotto da *Michela* per stazioneceleste.it
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