Cosmo-SkyMed, controllo della Terra
Un programma dell?Agenzia Spaziale Italiana per missioni civili e militari
di CONCETTA RUOTOLO. Le catastrofi ambientali rappresentano una delle peggiori minacce per il nostro pianeta; l’irruenza e la furia con cui sconvolgono la vita di chi le subisce e di chi le osserva, ricordano ogni volta quanto sia precaria la vita umana. Tra il 2010 e l’inizio del 2011, una sequenza drammatica di dati ed immagini ha turbato tutti con notizie di terremoti, uragani ed alluvioni verificatisi in diversi angoli del mondo. Haiti, Cile, Giappone e, nelle ultime settimane, Australia e Nuova Zelanda sono solo alcuni dei paesi colpiti, nell’ultimo anno, da calamità naturali come eventi sismici o alluvioni. Gli strumenti di cui disponiamo al momento, purtroppo, non sono talmente sviluppati da lasciarci prevedere con precisione il momento o il luogo in cui può esplodere una nuova situazione di crisi. Tuttavia, però, è oggi possibile sfruttare gli importanti progressi realizzati nello sviluppo delle tecnologie satellitari. Dallo spazio, infatti, arrivano informazioni davvero molto utili per conoscere meglio il nostro pianeta. Un esempio concreto è il sistema di osservazione Cosmo-SkyMed, che si propone proprio come un possibile ed efficiente aiuto in situazioni estreme. Si tratta di un’innovazione tutta italiana, sviluppata dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dal ministero della Difesa, che hanno collaborato con alcune delle aziende più grandi e più tecnologicamente avanzate del nostro territorio. Viene definito un ‘sistema duale’ perché duplice è la finalità per cui esso è stato ideato: missioni civili, ma anche militari. Dal 2007, anno di inizio del progetto Cosmo-SkyMed, sono già partiti quattro satelliti. Il sistema, infatti, è composto da un segmento spaziale, appunto dei satelliti, capaci di acquisire dati da trasmettere al segmento terrestre, che poi rielabora i dati ricevuti dallo spazio. Terremoti, alluvioni, uragani o simili calamità sono sempre accompagnate sia dalla necessità di ritrovare velocemente i dispersi sia, in un secondo momento, dai difficili passaggi legati alla ricostruzione. In questi contesti, l’intervento di organismi come quello della Protezione Civile è indispensabile e Cosmo-SkyMed è uno strumento in grado di facilitare l’arduo compito dei soccorritori. Cosmo-SkyMed è infatti pensato per registrare dati ed immagini ogni 24 ore, ma attraverso il programmi ‘Crisi’ ed ‘Emergenza’ è possibile ottenere riprese ad intervalli di tempo minori e registrazioni su scala regionale e locale, basate, quindi, sulle esigenze del momento. Proprio in virtù della sua flessibilità, questo sistema può fornire utili indicazioni anche in materia di prevenzione, segnalando con precisione tutte le situazioni a rischio e monitorandole per seguirne gli sviluppi, permettendo così di programmare interventi di recupero adeguati. Il satellite, infatti, è capace di riprendere la terra sia di giorno sia di notte ed anche in condizioni climatiche sfavorevoli(forte nuvolosità). Il monitoraggio continuo, inoltre, può essere un valido alleato anche per contrastare i danni all’ambiente creati dall’uomo, come elevati livelli di inquinamento (soprattutto controllando i mari e le coste) o la distruzione delle aree boschive. Possibile, ancora, tenere sotto controllo gli insediamenti urbani, specie in quelle aree dove abbassamenti del suolo o del sottosuolo potrebbero causare frane e crolli. Attraverso le immagini registrate dai satelliti, infine, si potrebbe favorire un nuovo sviluppo della cartografia grazie all’impiego delle immagini tridimensionali. Cosmo-SkyMed, dunque, può diventare un ottimo alleato per conoscere meglio il nostro pianeta e gestire anche gli interventi più critici in caso di difficoltà.
http://www.essenzialeonline.it/costume/Cosmo-SkyMed-controllo-della-Terra_22386.html
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