In Giappone rilevato iodio altamente radioattivo in mare
Il tasso è 1.250 volte superiore alla norma ma secondo gli esperti non influenzerà i prodotto ittici
Osaka (Giappone), 26 mar. (TMNews) - Un tasso di iodio radioattivo 1.250 volte superiore alla norma è stato rilevato in mare alcune centinaia di metri al largo della centrale nucleare danneggiata dallo tsunami di Fukushima, nel nordest del Giappone. Lo ha annunciato l'Agenzia giapponese di sicurezza nucleare.
L'Agenzia ha precisato che i test sono stati effettuati dalla società di elettricità che gestisce il sito, la Tepco (Tokyo Electric Power), grazie a campioni di acqua prelevati al largo del reattore 1. "Se bevete 50 centilitri di acqua corrente con questa concentrazione di iodio, raggiungete di colpo il limite annuale che potete assorbire. E' un livello relativamente elevato", ha spiegato un portavoce dell'Agenzia. Ha tuttavia aggiunto che "la radioattività ridotta nel mare si diluirà con la marea, il che significa che occorrerebbe una concentrazione nettamente più importante perché alghe e animali marini l'assorbiscano".
"Inoltre, la concentrazione di iodio si dimezza ogni otto giorni, dunque quando la gente mangerà i prodotti del mare, la sua quantità sarà probabilmente fortemente diminuita", ha precisato.
Martedì, questo tasso di iodio 131 era stato individuato a un livello 126 volte superiore al limite legale fissato dal governo, nell'acqua dell'Oceano Pacifico prelevata nello stesso posto vicino alla centrale di Fukushima Daiichi (numero 1). La concentrazione di iodio radioattivo è dunque decuplicata in alcuni giorni.
fco
http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110326_071435.shtml
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