"Io non prevedo i terremoti, possiamo acquisire informazioni che permettono, dalle 6 alle 24 ore, di rilevare l'avvicinarci di terremoti.” - Giampaolo Giuliani, ricercatore esperto in terremoti dell'Aquila, sulla data del terremoto previsto da Bendandi in maggio? "Una data arbitraria. Bruciò molto materiale prima di morire - Non è quella riportata nel carteggio originale"
Giuliani crede nella necessità di divulgare una certa cultura e conoscenza sui terremoti per potersi difendere e limitare, quando si dovessero presentare, le perdite umane.
Il Giornale di Montesilvano ha voluto incontrarlo nella sua casa a L'Aquila, per conoscere meglio le sue teorie, sapere la sua opinione sugli eventi catastrofici che si sono abbattuti sul Giappone, sul piano HAArp, sul suo predecessore Bendandi, notizie sulla sua fondazione, soprattutto conoscere qual è il comportamento da assumere davanti a questi fenomeni.
Giampaolo Giuliani, ricercatore dell'Aquila, esperto in terremoti, tiene a sottolineare: “io non prevedo i terremoti, ma grazie ad uno studio scientifico e monitoraggio continuo delle particelle gamma di radon, possiamo acquisire informazioni che permettono, dalle 6 alle 24 ore, di rilevare l'avvicinarci di terremoti.”
Importante chiarire l'equivoco creato dai mass media, che spesso lo descrivono come una sorta di Druido dalle capacità da veggente. Assolutamente no. Giuliani è un ricercatore scientifico che, attraverso monitoraggi continui, fornisce importanti informazioni sull'argomento.
Lo abbiamo incontrato nella sua casa a L'Aquila, per conoscere meglio le sue teorie, sapere la sua opinione sugli eventi catastrofici che si sono abbattuti sul Giappone, sul piano HAArp, sul suo predecessore Bendandi, notizie sulla sua fondazione, soprattutto conoscere qual è il comportamento da assumere davanti a questi fenomeni.
Foto scattata da Giuliani nell'Osservatorio di Campo Imperatore, "Testa di Cavallo planetaria".
Giuliani, ricercatore dell'osservatorio astronomico di Campo Imperatore, 10 anni fa circa, si cominciò ad appassionare al fenomeno terremoto, “tutto scaturì dal terremoto in Turchia che fece 35mila vittime” racconta. L'Aquila, città soggetta con una cerca ciclicità a questo tipo di evento, è stata la molla che lo ha sollecitato ad approfondire questo tipo di eventi.
Quella di Giuliani, oltre ad essere una ricerca, rappresenta molto più, una missione.
La domanda da cui partirono le sue ricerche fu: osserviamo se è vero che durante i terremoti aumenta il livello di radon.
Da quel momento cominciò un lungo studio su questo gas, che lo incoraggiò a costruire una strumentazione di “rilevatori gamma”, per acquisire quelle informazioni necessarie a prevedere l'arrivo dei terremoti dalle 24 alle 6 ore prima.
Giampaolo Giuliani balzò sui tabloid e le televisioni italiane, improvvisamente, quando annunciò che stava arrivando un forte terremoto in Abruzzo, prima del tragico evento de L'Aquila; il ricercatore abruzzese, dai dati raccolti, dedusse, alcuni giorni prima, che si sarebbe verificato in Sulmona, sempre in Provincia de L'Aquila.
Durante le 24 ore prima del terremoto all'Aquila, Giuliani riuscì a acquisire informazioni tali da capire che sul capoluogo abruzzese si sarebbe abbattuto il terremoto di grande portata e ne diede notizia.
Il resto, purtroppo, è già storia.
Copia Carteggio autentico di Bendandi da cui si evince che la data diffusa dai media "è arbitraria"
Appassionato di Raffaele Bendandi, un ricercatore morto nel 1979, in circostanze misteriose, italiano, esperto in terremoti, a cui dedica parte del suo libro, “La forza della memoria”, Giuliani studia il carteggio fornito dal museo bendandiano, analizzando le date che il noto studioso di Faenza indicò per il verificarsi di terremoti catastrofici; il più vicino, quello previsto nella zona di Roma, nella data dell'11 maggio 2011.
Giuliani tranquillizza, dopo uno studio meticoloso, e annuncia che quella data “è arbitraria”. Ricorda, con carteggio alla mano, che Bendandi ha bruciato molto materiale prima di morire, talmente amareggiato dalle angherie e rifiuti della comunità scientifica. Pertanto il materiale è incompleto e potrebbe portare a supposizioni non esatte. Dubbi anche sulla data scritta sul carteggio, che, “non è comprensibile e chiara, potrebbe anche essere il 10 giugno 2011. Semmai.”
Sul rapporto con questo personaggio, Bendandi, dichiara:“Io sono stato più fortunato per i tempi che sto vivendo, ho avuto i mezzi per la ricerca che mi hanno permesso di difendermi meglio dalle accuse.” E sottolinea: “Possiamo convalidare le intuizioni sulle influenze planetarie sulla crosta terrestre. Le sue intuizioni possono essere prese in considerazione, cosa che negli ultimi trenta anni non è mai stata fatta.”
Giappone, può esserci una correlazione tra questi terremoti forti e produrre sismi in altre zone? Giuliani pensa di sì. “Quando accadono questi forti terremoti si produce un'energia tale che deve dissipare. Faglie più piccole si caricano di energia prodotta dal forte terremoto che può essere rilasciata sotto forma di terremoti minori o continuerà a caricarsi per essere rilasciata in periodi diversi.”
In ogni caso Giuliani fa notare che “oggi esiste la tecnologia per dare risposta a questi fenomeni” e comunque “è possibile avere informazioni che prima non si avevano”. Purtroppo il meccanismo di eventi di questo tipo si è innescato nel 2008 e il ricercatore sospetta che “non termineranno prima del 2012”.
“C'è una certa ciclicità in questi fenomeni che si ripresenta”.
Il Piano HAARP: terremoti e tsunami, possono essere provocati dalla mano dell'Uomo?
Giuliani, che conosce colleghi che lavorano in questi laboratori, spiega “ so solo che lì si studiano come influire sulle variazioni climatiche.” In teoria “potrebbe essere possibile influire su certi eventi”, ipotizza il ricercatore aquilano ma “non oggi”. Il motivo? “Dovrebbe essere impiegata una energia tale che sulla Terra stessa per il momento non si può proprio reperire.”
Attualmente collabora con la comunità scientifica greca, la Chapman University, in Los Angeles e altri Paesi nel mondo, dove conduce studi e monitoraggio sul radon e i terremoti.
Giuliani durante un importante ricerca marina, condotta sulle coste adriatiche, sul radon.
Inoltre si sta battendo fortemente per diffondere la cultura e le informazione su come affrontare i terremoti e limitare le perdite di vite umane. “Se si muovono i suppellettili è chiaro che è una scossa importante, dovete uscire di casa ma per chi abita al mare, mai andare in spiaggia!Perché non si sa da dove proviene il terremoto, potrebbe essere rischioso. Andate in collina o verso la montagna”.
Nel Mediterraneo sono stati osservati dei vulcani sottomarini che, per ipotesi, potrebbero contribuire a provocare fenomeni come onde anomale. Per questo Giuliani ribadisce: " Mai andare in spiaggia".
E poi propone di indicare quali siano i luoghi da raggiungere per le persone, nelle zone soggette a questo fenomeno, per creare un'adunata, in diversi posti della città, o paese, in modo tale da suggerir comportamenti che limitano i rischi e le vittime dei terremoti.
“Quello che bisogna fare è cercare di evitare le ecatombe”
Attrezzatura progettata e costruita da Giuliani e il suo team, tra i quali il prezioso Roberto, suo figlio.
Importantissimo è lo scopo della sua Fondazione, che cerca non solo di aiutare i giovani ricercatori, ma anche per una campagna informativa sui terremoti, “ in Italia né la popolazione, tanto meno le amministrazioni hanno questa cultura”.
Giuliani sta rivoluzionando il modo di fare ricerca. In prima persona ha il coraggio di mettersi avanti, rischiare, proseguire nei studi, consapevole delle difficoltà che troverà ancora sulla sua strada ma sicuro che quello che gli studi da lui condotti segneranno un passo ulteriore nella storia dell'Umanità per potersi difendere dalle catastrofi naturali.
La storia di Giuliani è esempio, un insegnamento, soprattutto per coloro che pur consapevoli di poter dare qualcosa alla ricerca, non sono abbastanza coraggiosi per intraprendere un percorso come il suo.
Carmen Battaglia nella foto mentre intervista Giuliani - s ringrazia l'Arch. Carmen Battaglia per la sua ricerca sull'argomento che ha permesso di condurre una buona indagine.
Il Piano HAARP: terremoti e tsunami, possono essere provocati dalla mano dell'Uomo?
RispondiEliminaCredo proprio che, il Sig.Giuliani conosca molto bene quello che è il diabolico progetto HAARP e quali siano le sue terribili potenzialità.
Credo anche che,Lui abbia paura,ecco perchè ha risposto alla domanda così "evasivamente"..ed anche perchè è tutto tenuto sotto il più STRETTO SEGRETO MILITARE..!
Il Gen.Fabio Mini è di tutt'altro parere.
Grazie ragazzi,un caro saluto da Genova
Ciao Doriano 54, lasciamoli fare... noi per quelli che ci credono...si prepareranno , FEMA e NASA danno avviso... a chi stiamo a sentire...?
RispondiEliminaMeno male che non durerà molto...
Con Affetto Dolbyjack!
Ciao Dolbyjack, siamo messi veramente male...! Io per natura non sono mai stato pessimista,anzi..ma a questo punto,non sappiamo veramente più a chi dare ascolto..hai veramente ragione,ne sono amaramente convinto anch'io che il tempo a ns. disposizione sia ormai arrivato agli sgoccioli.!
RispondiEliminaLa ns.esistenza e sopravvivenza su questa "PICCOLA TERRA" è tutta nelle mani di delinquenti senza scrupoli dalla mente contorta..!
Che dire di più..!
Un abbraccio Doriano54