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L'allarme del Fmi: "In Europa
300 miliardi di crediti a rischio"
Secondo l'ultimo Global financial stability report del Fondo monetario gli istituti di credito hanno urgente bisogno di robuste iniezioni di capitale per rassicurare gli investitori e tornare a finanziare l'economia reale
di MARCO MASCIAGAMILANO - Secondo il Fondo monetario internazionale la crisi economica ha generato 300 miliardi di euro di crediti a rischio nelle banche del Vecchio continente, rendendo indispensabile una robusta iniezione di liquidità negli istituti. La stima è contenuta nel Global financial stability report pubblicato oggi.
Secondo l'organizzazione guidata da Christine Lagarde le divisioni tra i leader politici europei circa i modi e i tempi con cui combattere la crisi stanno accrescendo il rischio di default dei governi più indebitati. Di riflesso numerose banche europee si trovano di fronte a grosse difficoltà nella raccolta di fondi perché i potenziali investitori sono preoccupati dalle possibile perdite degli istituti di credito sul fronte obbligazionario.
"Alcune banche devono raccogliere ulteriori capitali per potersi guadagnare la fiducia dei loro creditori e correntisti", scrive l'Fmi. Senza ulteriori ammortizzatori sul fronte dei capitali, le difficoltà di accesso ai capitali rischiano di spingere gli istituti a tagliare i loro prestiti alle imprese".
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