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Caldo record a Valencia giovedi 5 Gennaio dove si sono toccati i +26°
Mentre sui versanti esteri delle Alpi, fra la Savoia, la Svizzera, l’ovest dell’Austria e la Baviera, si fanno i conti con le abbondanti nevicate da “stau” (generato dai venti da NO e Nord che continuano a battere e addensare nuvolosità sopra le vette alpine) dei giorni scorsi, in altre aree del vecchio continente c’è chi si è ormai rassegnato all’arrivo della bella stagione e al clima insolitamente mite, più consono per il periodo primaverile. Questo è il caso della Spagna, e in parte pure del Portogallo, che da settimane continua ad essere interessata da condizioni climatiche che non hanno nulla a che vedere con l’inverno. Anzi nelle regioni orientali e meridionali sembra quasi di essere ripiombati in estate, con i termometri schizzati oltre la soglia dei +25° +26° ad inizio Gennaio. Nei giorni scorsi si sono battuti persino diversi record mensili per il mese di Gennaio. Lo scorso giovedi 5 Gennaio, mentre l’intera MittelEuropa era alle prese con la tempesta di vento che ha sferzato l’Italia nel giorno della Befana, in Spagna, un richiamo di aria molto mite, di matrice sub-tropicale marittima, dalle medie latitudini oceaniche, ha determinato un drastico rialzo dei valori termici, sia in quota che nei bassi strati. Come capita spesso in questi casi l’aumento termico si è riscontrato maggiormente lungo la costa mediterranea orientale e sull’Andalucia, dove le temperature massime hanno sfondato il muro dei +25° +26°. Per Gennaio si tratta di cifre a dir poco sorprendenti. La temperatura massima più elevata è stata toccata dalla cittadina di Benalmadena, nella provincia di Malaga, dove si sono raggiunti i +27.7°all’ombra. A Malaga invece, il giorno della Befana, il termometro è schizzato a +25.6°. Ma se andiamo a vedere gli estremi termici di buona parte delle località della Spagna meridionale e orientale noteremo quasi ovunque delle massime sopra i +22° +24° e minime che in alcuni casi non sono scese al di sotto dei +18°. Non possiamo dire che si tratta di valori leggermente sopra le medie del periodo. Ma il dato ancora più sorprendente di tutti è quello di Valencia che ha stabilito il nuovo record di caldo mensile. Difatti, nella giornata di giovedi 5 Gennaio 2012, la stazione dell’aeroporto internazionale di Valencia ha misurato una temperatura max di ben +26.0°, bruciando letteralmente il precedente record di+25.6° del 28 Gennaio 2003, altra annata infernale (poi abbiamo visto tutti come si è presentata l‘estate). Tanto per fare un confronto la media delle massime a Gennaio per la città di Valencia si attesta attorno i +15° +16°. Sempre a Valencia, la stazione della città, ha registrato una massima di +25.2°. L’elevato valore è stato favorito anche da locali condizioni favoniche che si sono presentate nella bella città iberica (capita spesso quando si attiva la ventilazione occidentale). La presenza di una debole-moderata ventilazione occidentale, con una componente fluttuante fra O-SO e O-NO e modeste raffiche di caduta dai rilievi interni, hanno reso l’aria particolarmente secca, con tassi di umidità relativa scesi al18 %, agevolando ulteriormente il rialzo termico per il fenomeno della “compressione adiabatica”.Oltre ai +26.0° di Valencia vanno citati pure i +24.0° di Murcia e i +23.8° di Alicante. Cifre più primaverili che invernali.
Il posizionamento dell'alta pressione delle Azzorre continuerà a penalizzare l'inverno sulla penisola Iberica
Ma come mai sulla penisola Iberica l’inverno è praticamente inesistente ?
Il caldo eccezionale che sta attanagliando la Spagna in questi giorni è da attribuire alle pulsazioni dinamiche dell’alta pressione delle Azzorre, ben spanciata con i propri elementi sul vicino Atlantico, con un robusto promontorio semi-permanente (Centro d’azione) che ingloba l’intera penisola Iberica, assicurando prevalenti condizioni di stabilità, con cieli generalmente sereni o parzialmente nuvolosi e clima molto mite, per non dire insolitamente caldo per la stagione invernale. In base alle interazioni con il vortice polare, che mantiene il proprio caposaldo lungo le latitudini artiche, fra la Groenlandia e la Scandinavia (li dove si vengono a sviluppare i vortici depressioni particolarmente profondi), l’anticiclone dinamico oceanico, di tutta risposta, prova ad estendersi verso la MittelEuropa e il bacino centrale del Mediterraneo, mantenendo il proprio baricentro sul vicino Atlantico, fra Spagna e Francia, con massimi di oltre i 1036-1038 hpa. Questo tipo di configurazione, ma soprattutto la diretta influenza dell’alta pressione delle Azzorre, continuano a penalizzare la Spagna che si ritrova a fare i conti con costanti risalite di aria mite sub-tropicale, sia da Sud che da SE, che favoriscono i rialzi termici. Condizioni che agevoleranno il persistere delle anomalie termiche positive che di diverse settimane continuano a manifestarsi su buona parte del territorio iberico. Anche nei prossimi giorni il clima secco e molto mite proseguiranno a caratterizzare questa parte dell’inverno iberico. Per un radicale cambio di circolazione bisognerà attendere almeno dopo metà mese, quando la formazione di un possente “blocking” sul Pacifico settentrionale, con l’erezione dell’anticiclone delle Aleutine fino all’area artica, potrebbe favorire il tanto invocato “split” del vortice polare, aprendo scenari di certo più consoni alla stagione invernale.
Il richiamo mite sub-tropicale diretto verso la Spagna dove si notano isoterme prossime i +8° +10° a 850
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