E' durato meno di tre settimane. Lo aveva scelto il sindaco di Roma, facendo arrivare tende da boyscout. Tutti trasferiti gli ospiti
Già al battesimo il Campo Roma non prometteva nulla di buono: gli ospiti, tutte persone con la casa gravemente danneggiata dalle scosse, sono rimasti per tre giorni senza servizi igienici, né luce, né acqua. E nei giorni successivi la situazione non ha fatto altro che peggiorare. Pozzanghere di fango vicino ai bagni e un’aria soffocante. La maggior parte degli sfollati non dormiva nelle tende blu in dotazione al ministero dell’Interno per le emergenze, ma in semplici tende da campeggio. Piccole e prive di teloni per ripararsi dal sole. Per questo, con il caldo degli ultimi giorni, la temperatura interna ha raggiunto i 47 gradi centigradi. Impossibile dormire e addirittura respirare bene.
Praticamente un inferno, che ha costretto la Protezione civile a correre ai ripari, allestendo in fretta e furia un’altra tendopoli al campo sportivo di Rovereto: 350 posti (di cui al momento 90 occupati) in una zona definita dal Comune “a maggiore ricettività, più vicina al centro e con un comfort abitativo e servizi migliori rispetto a quello precedente”. Qui, oltre alle cucine gestite dalla Croce Rossa e ai servizi di assistenza psicologica, arriveranno presto anche i condizionatori. Indispensabili per portare un po’ di sollievo a chi, oltre ad avere perso la propria casa, in questi giorni deve fronteggiare un caldo africano.
Di Alemanno, dopo la visita dei primi giorni, si è persa traccia. A futura memoria della sua tendopoli invece rimangono solo alcuni container abbandonati al sole e i costi dell’allacciamento alla rete elettrica e d’allestimento delle fognature, tutti a carico del comune di Novi di Modena.
di Giulia Zaccariello | Rovereto di Novi (Modena) | 19 giugno 2012
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/19/terremoto-smantellato-il-campo-di-alemanno-nelle-tende-fino-a-47-gradi/268660/
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