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Possibile default ordinato per la Grecia, si rischia l'effetto domino
Di Annalisa Vilardo
Il ministro dell'Economia tedesco, Philipp Roesler, non esclude un default ordinato per la Grecia, che nel fine settimana ha annunciato una nuova manovra da 2 miliardi di euro, per cercare di raggiungere gli obiettivi di riduzione di deficit concordati con i creditori internazionali.
"Per stabilizzare l'euro non bisogna aver il timore di pensare ad alcune opzioni e tra queste anche l'insolvibilità ordinata della Grecia", ha detto il ministro. Secondo indiscrezioni, il ministero delle Finanze tedesco ha chiesto ai funzionari di studiare tutti gli scenari che potrebbero derivare da un default di Atene.
Il primo prevede che la Grecia rimanga nell'area euro, mentre il secondo prevede che il Paese torni alla vecchia valuta, con l'euro che potrebbe essere usato per le transazioni. Il ministero delle Finanze non ha commentato tali rivelazioni, ma ha sottolineato che il governo tedesco sta lavorando a una rapida implementazione dei poteri dell'Efsf.
Intanto Atene ha varato un nuovo pacchetto di austerità, che prevede una tassa sugli immobili di proprietà per coprire il buco da 2 miliardi di euro, che si frappone al raggiungimento dei target sul rapporto deficit/Pil. Il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, ha detto che la tassa sarà imposta per un periodo di due anni, è stata decisa in un Consiglio dei ministri straordinario.
"Abbiamo bisogno di circa 2 mld euro" circa per raggiungere gli obiettivi di quest'anno, ha affermato Venizelos, insistendo sul fatto che il Paese centrerà i propri target sul deficit. Nel fine settimana ci sono state numerose proteste in piazza ad Atene ma il premier greco George Papandreou ha escluso la possibilità di elezioni anticipate e ha avvertito che l'esistenza della moneta unica potrebbe essere messa a repentaglio se un qualsiasi Paese dovesse lasciare l'area euro, mettendo a rischio l'intera Eurozona.
"Se qualche Paese, e non mi riferisco necessariamente alla Grecia, dovesse lasciare l'euro, si potrebbe creare un effetto domino" e questo potrebbe essere "l'inizio del crollo dell'intero sistema", ha detto Papandreou. Fin dall'inizio della crisi del debito europeo, tutti i governi dell'Eurozona inclusa la Germania hanno sempre escluso la possibilità che la Grecia abbandonasse l'Eurozona, sottolineando i costi economici di questa scelta.
Il dossier-Grecia verrà esaminato anche venerdì e sabato in Polonia in una riunione informale dei ministri finanziari della zona euro e dell'Unione europea, per mettere a punto il secondo nuovo piano d'aiuti promesso lo scorso 21 luglio.
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