Vicini di casa dell’Arca…
Ufo sul Monte Taburno, il CUBMGC approfondisce il caso
17:28 || 14 settembre, 2011 in Società
Il Centro Ufologico di Benevento Mars Group Campano, ancora una volta, con le indagini sugli ufo avvistati sul Monte Taburno, si dimostra un gruppo estremamente dinamico, professionale e preparato. Il CUBMGC, questo è l’acronimo con cui viene designato comunemente si presenta come una realtà abbastanza nuova nel panorama ufologico italiano, dominato fino alla fine del 2010 da grossi enti ufologici nazionale quali il CUN (Centro Ufologico Nazionale) ed il CISU (Centro Italiano Studi Ufologici). La realtà associativa sannita nasce l’8 marzo 2010, proprio in occasione della festa delle donne e di queste ultime rispecchia proprio la combattività e la tenacia caratteriale.
Il team, diretto dal dr. Angelo Carannante è abbastanza variegato nella composizione, annoverando tra i suoi ranghi sia gente di esperienza, che giovani ben motivati: in ogni caso trattasi di persone che da diversi anni studiano gli oggetti volanti non identificati e che proprio nel 2010 hanno deciso di scendere in campo da protagonisti, trovando immediatamente il plauso dei media che hanno intuito il valore del nuovo gruppo di ufologi campani, che in breve si è affermato in Italia divenendo piuttosto conosciuto anche all’estero.
Non ultima è la composizione al suo interno di una commissione di esperti per lo studio dei casi internazionali ed anche qualcuno in Italia: il Centro Ufologico Mediterraneo di cui fanno parte nomi prestigiosi quali lo stesso dr. Angelo Carannante, l’ing. Ennio Piccaluga grande studioso delle anomalie del pianeta Marte e Massimo Fratini noto ufologo romano e massimo esponente del sito www.segnidalcielo.it . Lo scenario è quello del Taburno, noto rilievo campano, fa parte del Taburno Camposauro, un massiccio calcareo isolato dell’ appennino campano.
E’ situato ad ovest di Benevento da cui dista pochi chilometri e nella cui provincia ricade interamente. A nord il massiccio è separato dalle montagne del Matese per mezzo dalla Valle Telesina solcata dal fiume Calore, mentre a sud la Valle Caudina lo separa dai monti del Partenio. Guarda caso tutte le zone citate sono state molto spesso interessate da eventi ufologici ed addirittura da rapimenti alieni., Ma tornando all’avvistamento, si può dire che il caso è molto interessante: sul sito ufficiale del Centro Ufologico di Benevento all’indirizzo www.centroufologicobenevento.com si può trovare il caso sviscerato in ogni suo aspetto ed un interessante trailer (postato sul canale ufficiale CUFOM CHANNEL di youtube cui si può accedere proprio dall’appena citato sito) con tante immagini.
La storia è questa. Due giovani, che hanno preferito mantenere l’anonimato, erano in gita sul Monte Taburno, nel pomeriggio di domenica 10 luglio 2011 Intorno alle ore 18 si trovavano sul cosìddetto “Punto Panoramico” del Monte Taburno, cui si accede da Piano Melaino, vetta dove si trova un’antenna radio. Uno dei due scattava delle foto all’altro con una fotocamera CASIO EXILUS EX-Z16, impostata con data e ora esatte ed risoluzione 5 megapixels. Quando in un secondo momento guardavano gli scatti effettuati, notavano alcune stranezze.
Le tre foto che sono state scattate tutte alle ore 18 e 18 nell’arco pochissimi secondi tra la prima e la terza. Esse riprendono una porzione di spazio pressocchè identica, poichè chi le scattava è rimasto quasi del tutto immobile o perlomeno si è spostato in maniera impercettibile. Non è stato azionato alcuno zoom. Nella seconda delle tre foto scattate in sequenza, si nota chiaramente un ovni (acronimo di oggetto volante non identificato) nel cielo di forma ellittica, scuro e un po’ sfocato, forse per la distanza dal punto di scatto oppure per il movimento dell’oggetto: tale ufo, nonostante il pochissimo tempo intercorso tra una foto e l’altra, non esiste nella prima e terza foto.
Il dato di fatto è stato confermato dal CUBMGC nelle sue analisi. Particolare interessante: i due protagonisti non sono nè esperti in materia di oggetti volanti non identificati e nemmeno sono appassionati di fenomeni ufologici. Addirittura hanno dichiarato che non sanno neppure se credere o meno a simili fenomeni. La porzione di paesaggio inquadrata dalla fotocamera è davvero ampia, per cui è difficile credere che un velivolo di fabbricazione umana sarebbe in grado, in meno di 60 secondi, di attraversare una parte di cielo così vasta. Le foto dall’analisi sono risultate genuine e prive di ritocchi.
Al momento del fatto, i testimoni non hanno udito alcun tipo di rumore e/o suono. Si tenga anche presente che in quelle zone non vi sono volatili di grosse dimensioni. Dalla ricerca del CUBMGC, è risultato che gli uccelli più grandi che vivono sul Taburno c’è il corvo imperiale, che raggiunge comunque dimensioni ragguardevoli, che spaziano fra i 56 ed i 69 cm di lunghezza, per un’apertura alare che può sfiorare il metro e trenta. Oppure la poiana, che ha una lunghezza tipica tra i 51 e i 57 cm con una apertura alare dai 110 ai 130 cm.
Forse l’ovni prima invisibile agli occhi umani lo è diventato successivamente anche per l’apparecchiatura elettronica? Infine, il CUBMGC ha tenuto a chiarire che probabilmente alcuni oggetti nelle istantanee sono proprio dei volatili, mentre altri davvero non hanno alcuna spiegazione convenzionale ed oltretutto piuttosto frequenti nella casistica ufologica.
http://www.megamodo.com/2011105205-ufo-sul-monte-taburno-il-cubmgc-approfondisce-il-caso/
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