Per mercolediì 26 ottobre, possibili aurore 'marziane'.
L'eruzione che scatena la tempesta solare su Marte (Soho, NASA) |
Le immagini della corona solare riprese sabato dall'osservatorio Soho della Nasa hanno subito dato l'impressione che l'espulsione di massa coronale (Cme), ossia lo sciame di particelle liberato da una potente eruzione avvenuta superficie del Sole, si muovesse in direzione di Marte. Se si dovessero avverare le previsioni 'meteo' elaborate dagli esperti del Goddard Space Weather Lab della Nasa, la tempesta raggiungerà in due giorni il pianeta, che 'festeggerà' l'evento generando delle vere e proprie aurore marziane.
Quelle che investono Marte sono tempeste solari molto diverse da quelle terrestri a causa della particolare struttura del campo magnetico del Pianeta rosso. A differenza della Terra, che è avvolta nella sua interezza dal proprio campo magnetico, Marte è solo parzialmente coperto da dozzine di 'ombrelli magnetici', i resti di un campo magnetico che in passato avvolgeva tutto il pianeta e che è decaduto alcuni miliardi di anni fa.
Quando Marte viene investito da una espulsione di massa coronale, le tempeste magnetiche si sviluppano quindi solo in corrispondenza degli 'ombrelli'. Come ampiamente dimostrato negli anni '90 dalla sonda spaziale Mars Global Surveyor, la parte più alta degli ombrelli magnetici si 'accende' con delle luminose aurore di raggi ultravioletti. Poichè questi residui del campo magnetico sono distribuiti in varie zone del pianeta, le aurore possono apparire ovunque, anche all'equatore.
Nessun commento:
Posta un commento