Un numero di vittime cosi’ elevato, secondo Selvaggi, e’ spiegabile con la vulnerabilita’ delle abitazioni: ”E’ il problema fondamentale perche’ le costruzioni sono scadenti. Non conosco Van, so che ci sono costruzioni di buona qualita’ – continua – ma anche molte non sicure. Un terremoto di magnitudo superiore a 7 in una citta’ densamente abitata, in una zona sismica con costruzioni non molto ben fatte e’ una tragedia annunciata”.
”Tutta la fascia che corre dall’Himalaya fino alle nostre Alpi – precisa il direttore del Cnt – e’ soggetta ai movimenti della placca indiano-arabica e africana, che si sposta verso nord rispetto a quella euro-asiatica, dando origine a una collisione che libera l’energia che si trasforma nei terremoti”. L’area di Van era stata gia’ colpita da un terremoto nel 1976, leggermente inferiore come magnitudo (7.0) e che fece circa 4.000 vittime. In Turchia l’evento recente piu’ disastroso e’ quello del ’99 a Izmit, con 20-25 mila morti. Sisma della magnitudo di Van, ricorda Selvaggi, ”ne sono stati registrati parecchi negli ultimi anni. Penso a quello in Cina del 2008, ma anche a quelli in Giappone e Nuova Zelanda dove pero’, grazie alla prevenzione, si e’ riuscito a sopportare meglio il carico distruttivo. Costruire bene – conclude – e’ l’unica vera forma di prevenzione”
http://www.meteoweb.eu/2011/10/terremoto-in-turchia-e-una-catastrofe-lingv-stima-fino-a-10-mila-vittime/93386/
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