Buona sera mitici, un articolo importante … sono vegetariano … mangiavo carne quasi tutti i giorni… sto bene…sereno… e se volete scoprire ancora come ci si sente a non toccare più carne… provateci… l’amore si accentua… si vede tutto in maniera diversa… buona lettura…dolbyjack!
Animals
E' necessario superare una visione antropocentrica: non si può affermare che la vita di un uomo vale quanto quella di una farfalla, purtuttavia è opportuno riscoprire il mistero e la sacralità della vita e del cosmo nelle sue differenti manifestazioni, negli animali, nelle piante, persino nei minerali. Bisogna evitare il fanatismo di chi vorrebbe imporre una religione della Terra, cui sacrificare tutte le esigenze delle comunità umane. E' evidente che tra uomo e natura non può essere instaurato un rapporto del tutto armonioso: le contraddizioni si possono smussare, non eliminare del tutto.Nondimeno sarebbe auspicabile un mondo in cui fosse diffusa una coscienza naturale, dove fossero risparmiate inutili e crudeli sofferenze agli animali. Non si tratta di costringere le persone a diventare vegetariane, ma di indurle a riflettere sulle inenarrabili torture che sono inflitte al bestiame. Se si uccidono gli animali, per cibarsi della loro carne, si rinunci ad allevarli in modo inumano. Se si è deciso di macellarli, si eviti loro una morte preceduta da un'atroce e lunga agonia.
Ancora una volta si nota che il tanto decantato progresso corrisponde al suo esatto contrario: difficilmente nel Medioevo i maiali, le oche, i conigli... pativano quanto soffrono oggi negli allevamenti industriali, dove gli animali, costretti in spazi angusti, sono ingozzati di mangimi affinché ingrassino e possano, dopo essere stati scuoiati, disossati e ridotti in quarti, finire sui banchi delle macellerie e sugli scaffali della grande distribuzione.
E' possibile che una parte delle energie distruttive che aleggiano attorno a noi provenga dalle sevizie di cui sono vittime gli animali uccisi nei mattatoi: ogni azione determina delle conseguenze. Emozioni come la paura creano aure grigie e stagnanti, sprigionano energie mortali.
Siamo sinceri: rifuggiamo dall'ecologismo d'accatto dietro cui si nasconde spesso una superficialità estetizzante, se non i loschi scopi di chi fonda un'associazione ambientalista e poi caccia di frodo i rinoceronti in Kenya. Esecrate queste forme ipocrite o dogmatiche di "amore" per la natura, dovremmo veramente imparare ad apprezzare la bellezza di un albero. Dovremmo riconoscere anche negli animali, pure in quelli che ci paiono fastidiosi o insignificanti, delle creature che condividono con gli uomini la (dis)avventura dell'esistenza.
Purtroppo il monito di molte religioni con cui si esortò ad un'empatia con il creato, è quasi sempre caduto nell'oblio. Oggi non solo il pianeta è saccheggiato per il profitto e per un folle impulso di distruzione, ma, rivestiti i disvalori più biechi con orpelli dorati, si agisce per l'annientamento delle coscienze, pontificando di veritas e di caritas.
Non di rado, traditi mortalmente da chi ritenevamo un amico o delusi dagli uomini sub-umani pieni di livida invidia e di astio maligno e bilioso per chi ha cuore, scopriremo negli occhi di un amico animale una silenziosa, solidale fraternità.
http://zret.blogspot.com/2009/07/animals.html
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