La Meditazione di Yolanda
“La Meditazione di Yolanda” è il primo esperimento di meditazione in rete nonché la primissima prova net.art di ConiglioViola.
Realizzato a Barcellona nel 2001 il sito propone un insolito percorso di meditazione sui Sette Chakras attraverso suoni e immagini ipnotiche e sotto la guida di una maestra di Yoga virtuale di cinematografica memoria…
Si tratta di una reinterpretazione in chiave digitale della tradizione orientale dei Chackras che propone un perfetto sistema di corrispondenza tra punti energetici dell'organismo umano, funzioni vitali, funzioni psichiche, suoni, forme e colori.
Utilizzando questo schema Coniglioviola ha creato per ciascuno dei 7 chackras delle brevi animazioni che si ripetono in loop utilizzando i colori e i suoni indicati dalla tradizione yoga.
Come guida a questo percorso meditativo/ipnotico si è scelto di utilizzare, in luogo del Buddha che compare nell'iconografia tradizionale, l'immagine del Robot di “Metropolis” di Fritz Lang.
E' proprio la presenza del Robot a segnalare un primo intento provocatorio (e ironico) dell'opera che porta, in maniera apparentemente paradossale, un fatto intimo e spirituale come la meditazione, sullo schermo di un computer. In fondo, però, il rapporto con il proprio computer assomiglia sempre più al rapporto con una parte di sé, un alter ego forse, un inconscio digitale. Questo spiega forse come nessuno abbia gridato allo scandalo e come La Cybermeditazione sia stata largamente utilizzata e richiesta dal popolo dei seguaci delle discipline orientali come pure da molti psicologi/ipnologi.
L'altra provocazione è rivolta alla cultura della net.art attraverso la quale si è definito un circuito di siti web come opere d'arte e la cui fruizione spesso è circoscritta agli adoratori di questa “nuova musa”.
La cybermeditazione di Yolanda, con il pretesto di essere un'opera “utilizzabile” e sfruttando la popolarità delle correnti new age, è riuscita a raggiungere un grande pubblico, a portare la “net.art” anche a chi non ne ha mai sentito parlare.
Nel dicembre del 2003 – in occasione dell'inaugurazione della Mostra Coldexplosion – Coniglioviola dà alla luce una nuova versione della cybermeditazione arricchita da un nuovo allucinante capitolo, “Il tempio di Yolanda”, in cui le citazioni da “Metropolis” si fanno ancora più evidenti.
Gli utenti/adepti hanno ora la possibilità di svolgere la meditazione seguendo un percorso iniziatico guidato al termine del quale vengono condotti all'interno del Tempio di Yolanda, con un meccanismo che ricorda quello dei videogames.
All'interno del Tempio si raggiunge un livello superiore di autosuggestione ipnotica e al concludersi dell'esperienza l'adepto è invitato a compilare un form nel quale può specificare un suo pensiero che sarà l'obiettivo implicito delle sue future pratiche di meditazione virtuale. I risultati del form vengono automaticamente inviati a un database in rete il cui contenuto rimane criptato e inaccessibile che costituirà così una sorta di inconscio digitale collettivo.
INZIA LA MEDITAZIONE:
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