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Il Pensiero di Angeli in Astronave

Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!

"Con riferimento al Decreto legislativo 9 aprile 2003, n.70 che si occupa di Attuazione della direttiva 2000/31/CE. Facendo anche riferimento al libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana nei servizi audiovisivi e di informazione COM (96) 483, il presente sito web: (Angeli in Astronave) è fruibile a soli Maggiorenni e pertanto proibito a tutti coloro che siano sofferenti psichici o vulnerabili ad informazioni di questo tipo e quindi influenzabili dal punto di vista psicologico.”

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Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino

Riflessioni

La dottrina e pratica più blasfema della Chiesa Cattolica è quella della transustanziazione e del sacrificio della messa. La transustanziazione (fatta dogma dal concilio Lateranense IV nel 1215, elaborata in seguito da Tommaso d'Aquino e sancita definitivamente dal Concilio di Trento) insegna che: il pane e il vino, al momento della consacrazione vengono dal sacerdote cambiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo (ogni giorno quindi vengono all'esistenza migliaia e migliaia di nuovi Gesù). La Scrittura insegna che nella cena c'è solo la presenza spirituale di Gesù (Luca 22:19-20; Giovanni 6:63; 1 Corinzi 11:26). Inoltre, nell'adorazione dell'ostia, la Chiesa di Roma adora un dio fatto dalle mani di uomini. Questo è il colmo dell'idolatria, ed è completamente contrario allo spirito del Vangelo che richiede di adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4:23-24). Carlo Fumagalli ex prete ed antropologo

Rasoio di Ockam suggerisce che: "tra varie spiegazioni possibili di una data osservazione, quella più semplice ha maggiori possibilità di essere vera".

DA QUANDO E' DIVENTATO REATO AVER CARA LA VITA?

"Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa".

Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.

lunedì 20 luglio 2009

INSOLITI OGGETTI SULLA LUNA

 

INSOLITI OGGETTI SULLA LUNA

http://www.angelsofmars.it/anomalielunari/strutture/index.html

Fin dall' inizio degli anni '50 strani fenomeni ed insoliti oggetti sulla Luna catturarono l' attenzione di astronomi sia dilettanti che professionisti e nonostante la NASA ne negasse l' esistenza, essi continuarono imperterriti a sostenerne l' evidenza. La storia delle strutture lunari artificiali sul nostro satellite, ebbe inizio con le segnalazioni degli astronomi inglesi Percy Wilkins e Patrik Moore. Wilkins, grande studioso della Luna, e direttore della British Astronomical Association, osservò diversi fenomeni sulla superficie del satellite, non solo fenomeni luminosi temporanei, ma anche palesi cambiamenti della superficie tra cui la comparsa di alcune cupole che tempo prima non c'erano. Nel 1953 Wilkins e Moore ne avrebbero individuato circa cento nei crateri Theaetetus, Reinhold, Picard e in Cepheus.

Il geologo della NASA Dr. Farouk El Baz, asseriva che nelle immagini delle missioni americane, si possono scorgere guglie piu' alte di qualsiasi costruzione terrestre, mentre Jooseph Goodavage, abile scrittore ed attento osservatore, ascoltando le registrazioni delle conversazioni tra astronauti e NASA, scopri' che nei loro dialoghi si faceva riferimento ad artifatti presenti sulla Luna.

L' astronauta Alan Shepard, gia' protagonista di alcuni avvistamenti, sceso sul nostro satellite avrebbe trovato strane impronte sul suolo lunare. Le sue parole furono confermate poi dall'astronauta Charles Conrad (Apollo 12), secondo il quale tutti gli equipaggi delle missioni Apollo, ne avrebbero trovato in gran numero. In seguito Conrad, entrato a far parte di una società aeronautica legata alla CIA, smentì di aver mai visto qualcosa sulla Luna che potesse far pensare all'esistenza di forme di vita passata o presente.

Nel 1994 il documentarista svizzero Luc Buergin, redattore dell'ormai scomparsa rivista ufologica "Sign", nel libro "Lampo di Luna", confermo' la veridicità di questi episodi. Buergin, autore di svariate interviste a scienziati vicini alla NASA, dichiaro': "Ho saputo che la sonda Lunar Orbiter 5 ha registrato strane tracce di veicoli sul suolo lunare già nel 1967, e impronte simili furono viste dall'astronauta Harrison Schmitt, dell'Apollo 17, nel dicembre del 1972".

L' episodio piu' famoso che si ricorda e sul quale nacquero numerose ipotesi e teorie, avvenne durante il primo allunaggio americano del 20 Luglio 1969. Un radioamatore sovietico, sintonizzatosi sulle frequenze di trasmissione della NASA, sarebbe riuscito ad intercettare una comunicazione riservata tra gli astronauti scesi sul suolo lunare e la base americana, durante la quale un esterefatto Neil Armstrong affermava: "Questi oggetti sono spaventosi, enormi. Non ci credereste. Ci sono delle sonde spaziali laggiù. Sono in fila sul fondo del cratere, sul lato opposto al nostro. Sono sulla Luna e ci stanno osservando", "... mio Dio è incredibile. È una forma di vita quella lì", mentre Houston rispondeva "Andate dall'altra parte, sappiamo di loro, andate dall'altra parte e cambiate canale di trasmissione".

Nell' anno 1976 venne pubblicato il libro "Somebody else is on the Moon" dello studioso americano George H. Leonard. Anni dopo, il suo connazionale Fred Steckling lo segui' con il libro "We discovered Alien Bases on the Moon". Leonard cosi' come Steckling, si dichiararono certi della presenza di strutture artificiali sulla Luna. Dopo aver analizzato numerose fotografie dalle missioni NASA, Leonard dichiaro' "si vedono chiaramente cupole abitative, macchine al lavoro e strutture, che dimostrano l'esistenza di vita intelligente sulla Luna". Le convinzioni di Leonard si basavano fondamentalmente sulla testimonianza di un tale Samuel Wittcomb pseudonimo dietro il quale si sarebbe celato uno scienziato della NASA in possesso di documenti oggetto di cover-up.

Fred Steckling nel suo libro "We discovered Alien Bases on the Moon" porto' all' attenzione numerose immagini della NASA tra cui la Nr. 1033, ripresa nella faccia nascosta della Luna dal Lunar Orbiter V. In questa immagine, riprendente il Mare Moscoviense, ritiene evidente la presenza di oggetti a forma di sigaro, un oggetto, a forma di girino, sul bordo di un cratere ed un enorme cupola vicino ad esso. Nell' immagine MR 213, del Lunar Orbiter II, si noterebbe una costruzione simile ad una cupola e 2 oggetti ovali.

Nell' immagine 67-H-1135 dell' Apollo 16, appaiono le cosiddette "rolling stones" (Fig. 1). Steckling le descrive come veicoli cingolati che lasciano lunghi solchi sul suolo dei crateri. Egli stima che alcuni di questi veicoli possano raggiungere la larghezza di quasi 23 metri e possano essere assimilati a mezzi per escavazioni minerarie. In diverse immagini dell' Apollo 16, alcuni di questi mezzi hanno rullato qualcosa come 48 km di suolo lunare, fuori e dentro il cratere.

Fig. 1 - Rolling Stones - Immagine 67-H-1135 - Apollo 16

Fra le prove individuate, invece, da George Leonard, spiccavano i "superimpianti" già segnalati da Wilkins. Leonard, corroborato da Samuel Wittcomb, sosteneva che tali impianti fossero dei macchinari robotici telecomandati che scavavano la superficie lunare.

Leonard affermo' "Me ne sono convinto anche analizzando attentamente diverse fotografie di una stessa zona. In alcune foto si vedono i servomeccanismi che sollevano della polvere, mentre in altre immagini scattate in altri momenti della giornata non appare nulla, né polvere, nebbia o vapore. In una foto NASA, la 72-AH-1109, si vedono diversi servomeccanismi abbandonati ad est del Mare di Smith e nei pressi del cratere Saenger. Altri, alcuni dei quali a forma di croce greca, si trovano nel cratere Copernico, nella Valle delle Alpi e nei crepacci di Hyginus". L' astronauta Shepard, riferendosi all'avvistamento di un impianto in attivita', si sarebbe rivolto cosi' ai colleghi Mitchell e Roosa: "Guarda laggiù. A Houston non ci crederanno. Guardate quelle tracce che scendono nel cratere". Roosa replico': "Come si fa a non vedere una cosa del genere? Obiettivi, non traditeci proprio ora!".

Quelle che seguono, sono 6 immagini delle Missioni Apollo, succedutesi tra il 21 Dicembre 1968 e il 7 Dicembre 1972, nelle quali e' possibile osservare diversi oggetti che non dovrebbero trovarsi sul nostro satellite. Faccio riferimento al fotogramma AS08-13-2320 (Apollo 8), AS10-31-4640, AS10-31-4646, AS10-32-4821 (Apollo 10), AS16-118-18957 (Apollo 16), AS17-150-22959 (Apollo 17).

MISSIONE APOLLO 8

La Missione Apollo 8 (21 Dicembre, 1968) fu il primo viaggio con equipaggio umano verso un corpo celeste. Il suo equipaggio Frank Borman, James Lovell, e William Anders fu il primo a vedere la faccia nascosta della Luna. Nel Fotogramma AS08-13-2320 viene ripresa la regione lunare con coordinate: Latitudine 15° S - Longitudine 170° W. L' oggetto anomalo individuato (Fig. 2) mi fa immediatamente venire alla mente un' antenna, essa appare con una colorazione chiara ed in netto contrasto con il paesaggio circostante. Anche nel fotogramma AS16-118-18957 (Fig. 6) e' presente una struttura molto simile.

Fig. 2 - Fotogramma AS08-13-2320

MISSIONE APOLLO 10

L' Apollo 10 (18 Maggio 1969) fu la quarta missione con equipaggio umano nel programma Apollo ed il secondo ad orbitare intorno alla Luna. La missione incluse anche il test del modulo nell' orbita lunare, arrivando a 15.6 km dalla superficie del satellite.

Il fotogramma analizzato e' l' AS10-31-4640. La zona ripresa ha coordinate Latitudine 5.8° N - Longitudine 16.2° E ed e' il luogo dove si trova la Rima Ariadaeus. Il termine Rima è un termine latino che significa "frattura" e viene utilizzato per designare formazioni geologiche presenti sulla superficie della Luna simili a fenditure nel terreno. A Sud della Rima Ariadaeus troviamo il cratere Silberschlag e a Nord il cratere Boscovich.

L' anomalia individuata e' ripresa da 2 diverse angolazioni: nel Fotogramma AS10-31-4640 (Fig. 3) e nel Fotogramma AS10-31-4646 (Fig. 4). A prima vista, essa appare essere un oggetto "estraneo" dal resto del paesaggio lunare, mi viene l' idea di un macchinario/velivolo/veicolo in parte coperto da materiale lunare. Nelle Figure 3 e 4 si nota come la porzione che spunta al di fuori del terreno, non abbia una forma per cosi' dire "naturale" ma piuttosto "artificiale", essa e' infatti caratterizzata da linee dritte e precise che ne sottolineano l' artificialita'.

Nel Fotogramma AS10-31-4646 (Fig. 4), riprendente lo stesso oggetto ma da un' angolazione differente, si nota un particolare, nella sua parte centrale, simile ad un' ala a forma di S. La posizione dell' oggetto ed il fatto che sia in parte coperto da materiale lunare, ne potrebbe indicare l' eta' particolarmente avanzata, riallacciandosi all' ipotesi di una passata ed avanzata civilta' che colonizzo' la Luna.

Fig. 3 - Fotogramma AS10-31-4640

Fig. 4 - Fotogramma AS10-31-4646

Un altro fotogramma dell' Apollo 10 che si rivela particolarmente interessante e' l' AS10-32-4821. L' insolita anomalia individuata si trova nei pressi di Sinus Medii e del cratere Triesnecker. La regione lunare ripresa nel fotogramma dell' Apollo 10 ha coordinate: Latitudine 8.3° N - Longitudine 0.5° W. Questa zona presenta numerosi oggetti anomali tra cui segnalo un veicolo/macchinario (Fig. 5) rassomigliante ad un nostro carro armato. Si nota una protuberanza nella parte superiore dell' oggetto paragonabile ad un cannone. Da notare e' anche la struttura molto simile. Una parte superiore piu' piccola ed una parte inferiore piu' lunga e larga.

Fig. 5 - Fotogramma AS10-32-4821

MISSIONE APOLLO 16

L' "insolita struttura" lunare, individuata nel fotogramma AS16-118-18957 (Fig. 6), si trova nei pressi del cratere Kohlschutter con coordinate Latitudine 19.2° N - Longitudine 149.8° E.

E' insolita, perche' se dovessimo dare ascolto alle tesi ufficiali che negano la presenza di strutture artificiali, sarebbe sicuramente uno di quegli oggetti che non dovremmo mai trovare sulla Luna. Questo fotogramma fu scattato dalla missione Apollo 16 (16 Aprile, 1972) che fu la decima missione con equipaggio umano del programma Apollo e la quinta missione ad atterrare sulla Luna. La struttura individuata appare essere inequivocalmente un' antenna/pilastro di colore verde che si erge dal bordo del cratere. La sua funzione operativa o il "cosa ci fa li'?" puo' essere oggetto di numerose ipotesi. Da notare e' sicuramente il colore verde della struttura, forse dovuto al materiale con cui e' stato costruito.

Fig. 6 - Fotogramma AS16-118-18957

MISSIONE APOLLO 17

Nella Figura 20, possiamo notare un' altra anomalia interessante. Il fotogramma AS17-150-22959 fu scattato dalla missione Apollo 17 che fu la undicesima missione con equipaggio umano e la sesta ed ultima missione ad atterrare sulla Luna del programma Apollo. Ad oggi (2008) rimane la piu' recente missione con equipaggio umano ad essere atterrata sulla Luna, missioni segrete della NASA escluse.

L' anomalia individuata nel fotogramma AS17-150-22959, si trova nel cratere Birkeland (82 km di diametro). La zona ripresa ha coordinate Latitudine 23.6° S - Longitudine 173.5° E e piu' precisamente Birkeland si trova sulla faccia nascosta della Luna ed e' confinante con il cratere Van de Graaff (270 Km diametro). Quest' ultimo appare come un' insolita formazione lunare a forma di 8, formata dall' unione di 2 crateri. Nei pressi del cratere Birkeland, si trova il Mare Ingenii, il cratere Aitken, Nassau e Thomson.

Trovandosi, tale anomalia, nella faccia nascosta, balzano immediatamente alla mente le innumerevoli teorie "cospirazioniste", che ipotizzano la presenza di basi ed altre strutture artificiali sulla parte della Luna che non vediamo. Si passa dalle ipotesi di basi costruite da razze non terrestri a quelle di basi realizzate dagli USA/URSS per missioni segrete su Marte. La fiction Alternative 3, risalente all' anno 1977, descrive quest' ultima ipotesi in modo esaustivo.

Analizzando il fotogramma AS17-150-22959, sorge in effetti il dubbio che i "cospirazionisti" abbiano in un certo senso, centrato il bersaglio o quanto meno ci siano andati vicini. Infatti, ai bordi del cratere Birkeland si trova cio' che appare essere un velivolo (Fig. 7), particolarmente somigliante ad una "Moon Mobile" o velivolo lunare. Nella Figura 7 lo si puo' notare comparato ad una ricostruzione di una "Moon Mobile" apparsa nelle serie televisive. La rassomiglianza e' piuttosto chiara, sia nella parte frontale "appuntita" che nel resto della sua lunghezza. Il velivolo sembra appoggiato sul terreno del cratere grazie a dei carrelli di atterraggio che si possono intravedere nella parte inferiore. Osservando le proporzioni tra il cratere Birkeland che ha un diametro di 82 km ed il presunto velivolo, si puo' capire come quest' ultimo possa essere lungo svariati km.

Fig. 7 - Fotogramma AS17-150-22959

Tornando a George Leonard ed al suo libro "Somebody else is on the Moon", egli riteneva che venti cupole apparissero in fondo al cratere Tycho; si stimò avessero un diametro di circa quattrocento metri; altre cupole erano state fotografate nel 1964 dalla sonda Ranger VII, a trecentocinquanta chilometri dal cratere Bullialdus; a suo parere la sonda americana era stata inviata intenzionalmente in quella zona. Sempre su Tycho si troverebbero glifi e costruzioni.

Il cratere Tycho, in effetti, si rivela essere particolarmente interessante. Se ne parla gia' nel capolavoro di Kubrick 2001: Odissea nello Spazio. Gli studiosi di questa pellicola, si sono resi conto che nella scena in cui il dottor Floyd viene trasferito sulla Luna, gli viene consegnata una mappa lunare nella quale appare il cratere Tycho (Fig. 8 e Fig. 9), dove gli astronauti hanno rinvenuto il Monolite. Nella stessa mappa è marcato il punto 45° sud e 10° est, e tre punti attorno al cratere appaiono evidenziati. Uno è la zona del ritrovamento del monolite, mentre degli altri due non se ne fa cenno.

FOTO CRATERE LUNARE TYCHO
TRATTA DA "2001 ODISSEA NELLO SPAZIO"

Fig. 8

FOTO MAPPA LUNARE CON I PUNTI SEGNATI IN
"2001 ODISSEA NELLO SPAZIO"

Fig. 9

Tycho (Fig. 10 e Fig. 11) e' un cratere da impatto con un diametro di 85km. E' situato nella parte meridionale della faccia visibile della Luna. A Sud si trova il cratere Street, ad Est il cratere Pictet ed a Nord, Nord-Est troviamo il cratere Sasserides. La superficie intorno ad esso abbonda di crateri di varie dimensioni, molti dei quali sovrapposti a crateri ancora piu' antichi. E' un cratere relativamente molto giovane, con un' eta' stimata di 108 milioni di anni. Tale stima si basa sulle analisi dei campioni di roccia recuperati durante la missione Apollo 17. Alcuni studi danno una probabilita' del 70% che il cratere Tycho sia stato creato da un frammento dell' asteroide 298 Baptistina. Un asteroide piu' grande, proveniente dalla stessa famiglia, puo' essere stato il responsabile della creazione del cratere terrestre Chicxulub, 65 milioni di anni fa, causando l' estinzione dei dinosauri. Il terreno del cratere e' piuttosto accidentato e dunoso. Le immagini a multi-spettro ottenute dalla Missione Clementine (Fig. 12), mostrano come la vetta centrale di Tycho (1.6 Km) sia formata da materiale con diversa composizione rispetto al materiale circostante, presumibilmente materiale originatosi ad un' elevata profondita' della crosta lunare.

Fig. 10 - Il cratere Tycho

Fig. 11 - Cratere Tycho - Lunar Orbiter - Immagine V-125M

Fig. 12 - Immagine a multi-spettro della Missione Clementine

Proprio nei pressi di Tycho, e' possibile riconoscere una curiosa formazione rocciosa somigliante ad una scultura scolpita sul bordo del cratere (Fig. 13). Tuttavia, prima di analizzare tale anomalia, e' bene fare qualche cenno a Daniel Ruzo, archeologo peruviano che scatto' oltre 5000 immagini di Markawasi (Peru'), scoprendo che la luce che colpiva i monumenti del sito, in determinati momenti della giornata ed in determinati giorni dell'anno, dava forma e vita alle rocce, un' Architettura Organica che ha trovato il suo massimo esponente moderno in Frank Lloyd Wright. Di Markawasi, si ricorda il Monumento all'Umanita' (Fig. 14), composto da 14 facce visibili alla luce del Sole e due visibili solo con la luce della Luna, il Condor e il Felino, visibile solo nel solstizio d'inverno.

Fig. 13 - Ingrandimento della zona di Tycho dove si trova l' anomalia individuata

Fig. 14 - Markawasi, Monumento all' Umanita'.

L'anomalia individuata, come detto, assomiglia ad una grande scultura scolpita nella roccia del cratere (Fig. 15) e considerato il diametro di Tycho (85km), deve avere notevoli dimensioni. Raffigura, a mio parere, un uomo con barba e copricapo, vicino ad un dinosauro, molto somigliante ad un Triceratopo. Il suo nome significa "volto dai tre corni"; uno nasale più grosso e due sopraorbitali dritti in avanti.

Fig. 15 - Anomalia individuata

Si stima che i triceratopi raggiungessero una lunghezza di 8 - 9 metri, 3 metri in altezza ed un peso tra le 6 e le 12 tonnellate (Fig. 16-17-18). Caratteristica peculiare e' senza dubbio la grossa testa che poteva arrivare fino a 2 metri in lunghezza e raggiungere circa un terzo della lunghezza dell' animale. Il triceratopo aveva un singolo corno sopra le narici e 2 corni di lunghezza approssimativa di 1 metro sopra gli occhi. Nella parte posteriore della testa disponeva di una solida frangia in osso.

Fig. 16 - Raffronto tra un uomo di altezza pari ad 1,80m ed un triceratopo

Fig. 17 - Modello di Triceratopo - Royal Belgian Institute of Natural Sciences, Brussels

Fig. 18 - Teschio di Triceratopo, Oxford University Museum of Natural History

La Figura 19 mostra, invece, un' elaborazione dell' immagine originale, con la quale si e' cercato di dare una maggiore "tridimensionalità" all' anomalia. Nella Figura 20, si puo' osservare una mia personale interpretazione ossia un uomo con barba e copricapo, vicino ad un Triceratopo.

Fig. 19 - Elaborazione dell' immagine della Missione Clementine

Fig. 20

Nella Figura 21 si puo' vedere un raffronto tra una testa di triceratopo ricostruita graficamente e l'anomalia individuata su Tycho. La somiglianza tra i due, a parer mio, e' piuttosto chiara, difficilmente spiegabile con la pura e semplice coincidenza. Dal raffronto (Fig. 21) emergono 7 particolari comuni. L' occhio, la congiunzione tra mascella superiore ed inferiore, l' estremita' della parte inferiore del muso, l' estremita' della parte superiore del muso, il corno nasale, i corni sopraorbitali, la frangia ossia la parte posteriore della testa.

Fig. 21 - Raffronto tra un teschio di triceratopo ricostruito graficamente e l'anomalia individuata sul cratere Tycho
1: Occhio - 2: Congiunzione tra mascella superiore ed inferiore - 3: Estremita' appuntita della parte inferiore del muso
4: Estremita' appuntita della parte superioredel muso - 5: Corno Nasale - 6: Corni Sopraorbitali - 7: Frangia, parte posteriore della testa.

Fig. 22 - Pietra di Ica, raffigurante un uomo sopra un dinosauro. La pietra e' datata 60-70 milioni di anni fa.

Un' immagine molto simile a quella della scultura nel cratere Tycho, e' incisa su di una Pietra di Ica (Fig. 22). Le Pietre di Ica ed alcuni ooparts dimostrerebbero che uomo e dinosauri avrebbero convissuto. La veridicita' e l' origine di tali pietre e' purtroppo controversa. Certo e' che quest' altra coincidenza, la presenza di un' immagine simile sia sul cratere Tycho, sia su una pietra terrestre, fa quanto meno sorgere il sospetto che possano esistere spiegazioni del nostro passato e del nostro presente, diverse da quelle comunemente accettate. La stessa Agatha Christie affermava: "Una coincidenza e' pura coincidenza, due coincidenze, un sospetto, tre coincidenze, una prova". In conclusione, non mi resta che segnare un punto a favore di chi sostiene la possibilita' di spegazioni diverse da quelle fornite dalla NASA riguardo a cio' che e' accaduto e sta accadendo sulla Luna. Studiando attentamente i fotogrammi delle missioni lunari americane e' possibile individuare oggetti e strutture che non dovrebbero esistere. Tracce di un presente e di un passato misterioso, degno di ulteriori studi. Spontanee sorgono innumerevoli domande, fondamentali per continuare la Nostra Ricerca.

Davide Toscani
www.angelsofmars.it

Articolo pubblicato su "Area di Confine" n.33 Giugno 2008 - Acacia Edizioni

http://www.angelsofmars.it/anomalielunari/strutture/index.html

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