pensiero del mercoledì 17 marzo 2010 | |
"L'Intelligenza cosmica è paziente, ma non ci si può opporrre impunemente alle Sue leggi; fatalmente arriva il momento in cui si viene distrutti. "L'Intelligenza cosmica è ben crudele - direte - se annienta le creature che Le si oppongono". No, l'Intelligenza cosmica non è crudele e non ha mai voluto distruggere nessuno. Ma se, per ignoranza o cattiva volontà, l'uomo va contro l'ordine che Essa ha stabilito, si scontra con forze talmente potenti che ne viene travolto. Un povero diavolo che pensasse di poter tener testa a un'intero esercito verrebbe presto annientato; e se l'uccello, dopo aver urtato più volte contro un vetro cade a terra tramortito, il responsabile non è il vetro. Gli esseri umani agiscono con la stessa imprevidenza dell'uccello: lottano contro le leggi divine, contro lo splendore dell'Universo, senza sospettare che ad attenderli è lo smembramento. Ad annientarli non è l'Intelligenza cosmica, non è Dio, bensì loro stessi, poiché hanno creduto di poter lottare contro potenze che li superano." |
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