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Un oggetto oscuro potrebbe vagare nelle regioni remote del nostro Sistema Solare, mandandoci di tanto in tanto qualche cometa o sasso spaziale verso la Terra. Definito “Nemesis” o “The Death Star”, questo oggetto non ancora rilevato e per ora solo ipotizzato potrebbe essere una nana rossa o bruna, o un oggetto ancora più scuro dalle dimensioni diverse volte superiori a quelle di Giove. Perchè gli astronomi credono alla presenza di questo corpo? Inizialmente Nemesis era stato ipotizzato come causa principale delle estinzioni di massa sulla Terra. David Raup e Jack Sepkoski hanno avanzato l’ipotesi che negli ultimi 250 milioni di anni il nostro pianeta abbia sperimentato cicli di estinzione al ritmo di uno ogni 26 milioni di anni circa. Questo ciclo di estinzioni sarebbe principalmente dovuto all’impatto di corpi cometari, anche se la durata del ciclo stesso e l’ipotesi dell’impatto di comete è ancora molto dibattuta, dato che per ora non c’è alcuna prova concreta che le estinzioni di massa si verifichino con questa regolarità. Il nostro Sistema Solare è circondato da una vastissima nube di corpi oscuri e ghiacciati, chiamata Nube di Oort. Se il nostro Sole è parte di un sistema binario, come lo sono molti sistemi solari osservati attorno a noi, potrebbe esserci un corpo oscuro che interagisce con la Nube di Oort, scagliando comete verso il centro del nostro sistema planetario grazie alla forza gravitazionale che esercita su di esse. Una sorta di enorme cannone spaziale puntato verso di noi. I sistemi binari sono infatti molto comuni. Si calcola che almeno 1/3 delle stelle della Via Lattea abbia una compagna, o sia parte di un sistema multiplo di stelle. Le nane rosse sono molto frequenti nella nostra galassia. Anche le nane bruno sembrano esserlo, ma quelle note sono solo qualche centinaio, contro le migliaia di nane rosse conosciute. Queste stelle sono entrambe più oscure rispetto al Sole, oltre che decisamente più fredde, il che renderebbe difficile scoprirle anche se si trovassero nelle regioni oltre la Nube di Oort, a distanza relativamente ravvicinata rispetto alla stella più vicina, Proxima Centauri. Perchè quindi si è giunti all’ipotesi di Nemesis, nonostante sembra non ci siano prove a supporto? La chiave è Sedna, un pianetucolo che ha un orbita definita “senza senso” da Mike Brown, astronomo della Caltech: “Sedna non dovrebbe essere lì. Non c’è modo di posizionare Sedna a quel punto. Non arriva mai così vicino al Sole da esserne attratto, ma non va mai lontano a sufficienza da essere influenzato da altre stelle“. Ecco quindi che spunta Nemesis: la spiegazione della bizzarra orbita di Sedna potrebbe essere quella di un corpo oscuro e di grande massa che ne influenza l’orbita. John Matese invece, professore emerito di fisica all’Università della Lousiana a Lafayette, sospetta che Nemesis possa esistere per un altro motivo: le comete che entrano nel Sistema Solare sembrano provenire per la maggior parte dalla Nube di Oort, e Matese sostiene che l’influenza gravitazionale di un corpo oscuro stia disturbando la nube, scagliando comete verso l’interno del Sistema Solare. Secondo i calcoli di Matese, il corpo oscuro dovrebbe essere grande dalle 3 alle 5 volte la massa di Giove, e trovarsi ad una distanza di 25 Unità Astronomiche (circa 1/3 di anno luce). Ma come scoprire se l’ipotesi di Nemesis è reale o si tratta solo di congetture? La speranza è ora riposta in WISE, che sta scansionando l’Universo su diverse frequenze di infrarosso. Se c’è un corpo più caldo di un pianeta oltre il nostro Sistema Solare, è molto probabile che WISE lo scoprirà nei prossimi 2-3 anni. Tutto sta nell’aspettare che WISE scatti due fotografie della stessa porzione di spazio in momenti differenti a distanza di uno o più anni l’una dall’altra, in modo tale da consentire agli astronomi di osservarne le differenze per tentare di scoprire se il nostro Sole ha una compagna sulla cui esistenza siamo sempre stati all’oscuro. Dovremo aspettare fino al 2013, non ci resta che avere pazienza e sperare che Nemesis, ammesso che esista, non ci mandi qualche regalino nei tre anni che rimangono.
Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/03/nemesis-la-probabile-compagna-del-sole.html
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