Secondo Nikolay Subbotin, capo della stazione di ricerca RUFORS, nel 1980 sono stati trovati dei frammenti di un oggetto che non si è riusciti ad identificare.
La zona del ritrovamento è stata la penisola di Kola. La scoperta è abbastanza interessante per il suo contenuto. Secondo Subbotin, “il materiale trovato contiene il 99,9% di tungsteno e lo 0,1% di impurità e composti atipici. Alla fine del nostro studio possiamo fare due ipotesi sull’origine dei frammenti: provenienza terrestre dovuta ad addestramento militare oppure frammenti derivanti da una nave spaziale extraterrestre. Alle basse temperature il tungsteno ha eccellenti proprietà di semiconduttività, che potrebbe essere anche utilizzato per sistemi di propulsione
La zona di Perm è davvero misteriosa. La popolarità di questa zona anomala iniziò nel 1980, nel mese di giugno, quando un residente locale di nome Sergeyev Pavel guarda la caduta dal cielo di un corpo cosmico. L’oggetto caduto in uno stagno, secondo Sergeyev, sollevò le onde di una decina di metri di altezza. Nel mese di ottobre 1984 avvenne un altro caso. Un geologo notò sollevarsi dal suolo delle “sfere viola”. Secondo lo studioso, nella zona del presunto atterraggio il permafrost di ghiaccio si era scongelato, per un diametro di circa 62 metri. La parte scongelata rivelò elementi rari, come lo scandio e l’ittrio, di tre ordini di grandezza superiori alla norma. Secondo gli studi effettuati negli anni a Perm succederebbero fatti come:
Osservazioni di Unidentified Flying Object (UFO)
Sfere luminose e altri oggetti che denotano un comportamento intelligente, che si allineano tra di loro in maniera geometrica
Osservazioni di strane luci al suolo, compresi umanoidi
Cambiamento del corso del tempo
Modificazione dello stato di funzionamento di batterie e altri dispositivi elettronici
Miraggi sonori
Contatti telepatici e visivi con rappresentanti di civlità extraterrestri
Articolo completo (in russo) su http://apinews.ru/index.php/mistika/mistika/1097-nlo
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