PECHINO - Almeno 67 persone sono morte in seguito ad un violento terremoto di magnitudo 7.1 che ha scosso oggi la provincia cinese del Qinghai. Lo riferisce l'agenzia Nuova Cina, precisando che ''altre persone sono sepolte sotto le macerie''. Secondo la tv pubblica, invece, le vittime sarebbero 300.
Il sisma è stato registrato dal Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) alle 7:49 ora locale (l'1:49 in Italia) ed è stato seguito da tre repliche di magnitudo rispettivamente 5.3, 5.2 e 5.8. Secondo i rilievi dell'Usgs, l'epicentro della prima forte scossa è stato a 10 km di profondità, a una distanza di 375 km dalla città di Golmud e 240 km dal centro tibetano di Chamdo.
''Molti sono stati seppelliti dai crolli e molti feriti sono stati portati negli ospedali'', ha dichiarato un funzionario locale all'agenzia Nuova Cina. Nella cittadina piu' vicina all'epicentro, Jiegu, sono crollate l'85% delle case, ha aggiunto il funzionario. Tra le vittime ci sarebbero molti bambini di una scuola elementare. ''Non abbiamo scavatrici - ha proseguito la fonte - e dobbiamo scavare con le mani. Non abbiamo neanche sufficienti attrezzature mediche''. Jiegu si trova in una Prefettura autonoma tibetana nei pressi del confine con la Regione autonoma del Tibet. Circa 90% degli abitanti sono tibetani. Le autorita' cinesi hanno stimato la magnitudo del sisma in 7.1 gradi.
Nel maggio del 2008 la provincia cinese del Sichuan, confinante a nordovest col Qinghai, è stata colpita da un terremoto di magnitudo 8 che ha causato oltre 87.000 morti.
Fonte:ANSA
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