E’ dura la vita degli astronomi. Adesso si dovranno riunire d’urgenza a congresso per discutere “come prevenire la distruzione della civiltà nei prossimi anni per colpa delle tempeste solari”. Si apre oggi infatti il Forum sul Clima Solare a Washington, D.C., happening promosso dalla NASA, in cui si dovrà necessariamente discutere del picco dell’attività solare, previsto di qui a tre anni.
ONDA ENERGETICA - In un mondo come il nostro in cui le reti energetiche e informatiche sono oramai un assunto insostituibile, che condizionano la nostra civiltà e il nostro modo di vivere, il picco delle radiazioni stellari di cui si discute non è per niente una buona notizia. Per Richard Fisher, scienziato dell’Agenzia Spaziale, “la nostra società tecnologica ha sviluppato una sensibilità alle tempeste solari senza precedenti”. E la massiccia ondata di particelle solari, se effettivamente rilasciata, potrebbe mandare in tilt la maggior parte dei satelliti che orbitano attorno al nostro pianeta, lasciandoci tutti al buio, isolati e bloccati: uno scenario terribile.
LA DEVASTAZIONE – Tom Bogdan, che ha sviluppato il worst-case scenario riguardo la futura tempesta, non ha dubbi: saremmo davanti ad una “nuova Katrina”. Secondo il modello matematico elaborato, infatti, “il primo segno di pericolo verrebbe quando le radiazioni iniziassero a disturbare segnali radio e dispositivi GPS. Dieci o venti minuti dopo, i satelliti commerciali che trasmettono conversazioni telefoniche, TV ed informazioni di ogni genere sarebbero praticamente spazzati via”. Il giorno dopo, toccherebbe alle linee elettriche: le radiazioni solari sarebbero infatti in grado di indurre corrente dentro le linee ad alto voltaggio “distruggendo praticamente tutti i trasformatori sul pianeta”. Senza elettricità, continua lo scienziato, giù anche l’acqua, il riscaldamento e il telefono. E la parte peggiore del disastro sarebbe il fatto che tutto questo succederebbe simultaneamente su tutta la superficie del globo, diversamente dunque da una catastrofe naturale “classica” – uragani, terremoti – che affliggono una sola area.
ARMAGEDDON – Resta solo un dubbio. Se i Maya hanno ragione, e il mondo finirà nel 2012, che rischio può rappresentare una tempesta solare in arrivo per l’anno dopo? Ci aspettano anni duri, questo è sicuro: i media americani si chiedono se non sia il caso di reclutare Bruce Willis d’urgenza.
fonte: http://www.express-news.it
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