Grigi, Rettiliani e Abduction
di Roberto Morini
Quello che si legge e sente in giro ha dell’incredibile! Pare d’essere alla “Fiera della Stupidità” più assoluta e che si gareggi a chi le “spara più grosse” e mi chiedo che fine abbia fatto l’intelligenza, la logica e la lucidità mentale (facoltà che non richiedono un supporto scientifico, ma solo un sano collegamento col cervello).
Chi sono i Grigi, i Rettiliani e a chi sono effettivamente attribuibili le cosiddette Abduction? Chi ha le prove concrete che questi esseri siano come sono descritti e che siano responsabili dei rapimenti (sempre che siano tutti reali)?
Ciò che sconcerta maggiormente è che ci sono scienziati, ricercatori e studiosi di vario calibro che supportano e diffondono un quadro comune, assolutamente negativo nei loro confronti e addossano loro la maggior pare di questi pseudo rapimenti, fomentando paure e quel che è peggio, un’irrefrenabile e quanto mai vergognosa fobia del “diverso”.
Quest’ennesima “New Age”, poi, che inneggia ai “Fratelli delle Stelle” come a dei salvatori dell’umanità, pur non avendone mai visto uno solo in faccia, cosa fa? Se li immagina tutti solo: alti, belli, biondi e con gli occhi azzurri ed equipara il loro grado evoluivo in base all’aspetto fisico? Se i parametri fossero questi, al nostro livello, quanti umani dovrebbero scomparire dalla faccia della Terra?
Ma c’è di più! In tema di rapimenti “ alieni”, si arriva addirittura a tradurre in tesi il fatto che la maggior parte di noi umani non possegga l’Anima. Un quadro scioccante, non c’è che dire!
Per fortuna, il processo creativo ed evolutivo archetipico smentisce questa tesi seguendo una costante universale, per cui non esistono (e non possono esistere nel modo più assoluto) elementi senza una cosiddetta Anima(1), giacché stato intermedio indispensabile al processo finale di cristallizzazione dell’Energia: la Materia. Inutile rammentare che senza una “Intelligenza Guida” non potrebbe nascere, svilupparsi e, in una parola, esistere quella perfetta “macchina” che è il nostro corpo (basti pensare all’organizzazione cariocinetica cellulare, al DNA, RNA, ecc.). Per la legge di conservazione dell’energia, poi, vanno prese in esame le eterne particelle elementari, tra cui l’elettrone, che racchiude nel suo micro-universo uno spazio capace di accumulare l’informazione e di renderla disponibile a ogni pulsazione del suo ciclo per mezzo di un vero e proprio fenomeno di “reminiscenza”, essendo in grado così di “pilotare” delle operazioni complesse, comunicando e agendo congiuntamente con tutti gli altri elettroni del sistema che cerca di organizzare in base al campo magnetico indotto dal progetto eterico (Anima). In una parola, sul piano della fisica, l’elettrone possiede tutte le caratteristiche richieste per essere la particella portatrice dello “Spirito dell’Universo” (quello che pensiamo di portarci appresso come bagaglio esperienziale, infatti, non è solo frutto della nostra esperienza, ma si completa col retaggio trasmessoci dai nostri antenati attraverso il DNA e con quelli provenienti da tutti gli altri sistemi organizzativi di cui l’elettrone ha fatto parte nel suo escursus).
1 Anima = Progetto eterico. Generatore dei monopoli che, con la loro specifica frequenza, individualizzano la forma rapportandola all’ambiente dove deve esprimersi e supportano la dinamicità di un qualunque corpo fisico, compresi i minerali per quanto possano apparire, ai nostri sensi limitati, statici.
La logica ci suggerisce che è possibile concepire il raggiungimento di un elevato grado di tecnologia senza che, di pari passo, si sia raggiunto un altrettanta evoluzione spirituale (ovvero che si possa anche precipitare in uno stato involutivo, come si vuole supporre per la fine fantomatica di Atlantide). Così come sarebbe naturale presupporre che una qualunque razza, non terrestre possa essere composta, come noi, da individui non propriamente dediti all’altruismo. Ma da qui ad assolutizzare atteggiamenti ostili nei nostri confronti, senza uno straccio di prova concreta, prima fra tutte sull’esistenza(2) di queste entità, ce ne corre!
2 La possibilità che esistano le più svariate forme di vita intelligenti sono indubbie, giacché riconducibili all’adattamento e allo sviluppo relativi al luogo di origine. Mi piace ricordare, a questo proposito, l’esperimento fatto in Svizzera da alcuni ricercatori a metà degli anni ’70, laddove fu fecondato un ovulo di carota con seme umano. Il risultato fu la nascita di una forma di vita intermedia che, per l’orrore, si disse fosse stata distrutta dopo tre mesi.
È stupido, quindi, cercare di addossare ad altre forme di intelligenza (sicuramente superiori alla nostra e senza ombra di dubbio superiori a quanti cercano di discriminarle già con l’appellativo: Aliene(3)) il nostro asservimento per carpirci l’Energia o quant’altro, per il semplice fatto che apparirebbero (sempre che chi ne parla ne abbia mai visto uno direttamente) fisicamente diversi da noi, perché non ne avrebbero assolutamente bisogno in quanto originati dallo stesso stato archetipico.
3 Alieno = “Essere che abita mondi extraterrestri, specialmente quando appaia ripugnante o pericoloso e ostile” (Vocabolario della Lingua Italiana di N. Zingarelli)
Di altro avviso, se si volessero prendere in considerazione entità (che nulla hanno a che vedere coi cosiddetti Grigi, o Rettiliani, se con questi pseudonimi vogliamo identificare una parte delle creature esistenti nell’Universo non simili a noi fisicamente) che fossero generate dalle nostre paure, in quanto co-creatori.
La sperimentazione, in fisica quantistica, ci dà questa certezza circa le facoltà del nostro pensiero e delle nostre convinzioni di creare/modificare la realtà, debellando l’assunto della scienza ordinaria, per cui la dimostrazione di un evento debba essere costante e ripetibile nel tempo. Lo sperimentatore, infatti, entrando in simbiosi con l’oggetto sperimentato, ne altera continuamente lo stato in base alle sue aspettative.
Questo, ci permette di formulare un pensiero logico sulla possibilità che, nel corso degli eoni, le nostre costanti paure comuni abbiano dato vita a forme d’energia che le rappresentassero, ponendole su un piano fisico diverso dal nostro, ma dipendente e, quindi, interagente per la loro possibile volontà di supposta sopravvivenza.
Solo parlando di queste entità (i nostri demoni, per chiamarli col loro vero nome), in quanto non soggette al processo di creazione archetipico, la cui esistenza è effimera, giacché direttamente dipendente dalle nostre emozioni, potremmo ipotizzare che vogliano “carpirci l’Energia vitale”, sempre che riconosciamo loro l’indiscussa capacità di auto-riconoscimento di questo stato effimero d’esistenza, accompagnato da un desiderio d’emulazione circa la nostra immortalità.
Per logica, ancora, non possono avere a monte un’Anima/progetto in quanto, come suddetto, non soggette al processo archetipico. Ergo non possono avere un corpo fisico, ma la loro componente eterea è anch’essa formata da particelle intelligenti e reminiscenti che cercano di organizzare un sistema (vita), indipendentemente dai fini e dallo stato di cui fanno parte.
Per chiudere, quindi, questo circolo palesemente divenuto vizioso, in cui l’evidenza deve renderci consapevoli che abbiamo paura dei fantasmi delle nostre stesse paure, abbiamo un solo modo: liberarcene! E se non ci riusciamo, almeno evitiamo (fino a prova palesemente contraria) di addossare uniformemente (dato che la possibile eccezione non fa la regola) a chi non è come noi, discriminandolo, le nostre stesse responsabilità, giacché la Vita è Sacra e va rispettata in ogni sua manifestazione.
Fonte dell'immagine: (Reproduction by Jeffrey Pratt from a lower-quality scanned image)
Nessun commento:
Posta un commento