ALLERTA ONDE ANOMALE ANCHE NELLA SIBERIA RUSSA E ALLE ISOLE MARIANNE
Trema il Giappone, crolli e un morto
Tsunami di 10 metri a Sendai
Serie di scosse di terremoto fino a 8.9 gradi. A Tokyo incendi e feriti. Otto dispersi. Centrali nucleari e aeroporto chiusi. Lo yen cede in borsa
TOKYO - Un terremoto d'intensità devastante (8.9 gradi ) ha investito il Giappone nord-orientale e uno tsunami di dieci metri si è abbattuto sulla costa di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest. Il sisma ha causato come minimo un morto, accertato a est di Tokyo, e un numero di feriti ancora imprecisato ma comunque elevatissimo. Una prima vittima ufficiale è stata registrata nella prefettura di Ibaraki, a nord di Tokyo dove una persona sarebbe rimasta schiacciata sotto tetto crollato di una casa. Almeno 8 persone risultano disperse nella prefettura di Fukushima. Si sono registrate in tutto due scosse (la seconda di 7.8), la prima della durata di oltre due minuti. Il sisma, secondo l'Istituto di Geofisica americano, si è verificato a 24,4 km di profondità alle 6:46 ora italiana (14:46 in Giappone) e circa un centinaio di chilometri al largo della prefettura Miyagi. L'allarme tsunami è stato esteso a tutto il Pacifico, all'Australia, Messico, Nuova Zelanda e America Latina. Le onde telluriche sono state avvertire distintamente fino a Pechino.
LO TSUNAMI - Nel porto di Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, nel nordest del Giappone, testimoni oculari hanno riferito di aver visto abbattersi uno «tsunami» alto ben una decina di metri: esattamente come avevano preavvertito le autorità, ma in un tempo ancora più rapido rispetto alle pur pessimistiche previsioni. La pista dell'aeroporto è stata invasa dalle acque.
TOKYO - A Tokyo molte persone hanno riportato lesioni in seguito al crollo del tetto di una scuola, dove era in corso una cerimonia di consegna dei diplomi alla quale stavano partecipando circa seicento studenti. Bloccati i treni-proiettile, chiuse centrali nucleari e raffinerie: in quella di Iichihara, vicino alla capitale nipponica, si è sviluppato un incendio, così come era già avvenuto in porto, dove si erano innescati almeno sei focolai. Sempre nella capitale è stato chiuso l'aeroporto di Narita. Le immagini in tv mostrano una raffineria in fiamme alle porte di Tokyo. L'aeroporto di Narita, vicino alla capitale, e quello di Sendai, sono stati chiusi. Trenta minuti dopo la scossa di terremoto a Tokyo gli edifici continuavano ad oscillare e le reti di telefoni cellulari non funzionavano. Le fornitura di energia elettrica è saltata in un'ampia parte della piana del Kanto, la grande area di Tokyo: la Nhk ha riferito che circa 4 milioni di abitazioni sono rimaste senza luce a causa delle violentissime scosse.
I RACCONTI - Fumo nero si alza anche da un'area industriale nella zona di Isogo, a Yokohama. Immagini televisive mostrano imbarcazioni, automobili e camion trascinate dall'acqua dopo che uno tsunami di piccole dimensioni ha colpito la cittadina di Kamaichi nel nord del Paese. L'agenzia stampa Kyodo riferisce di incendi nella città di Sendai, nel nordest. «L'edificio ha tremato per un tempo che è sembrato lungo e molte persone nella redazione hanno indossato i caschi e alcune si sono infilate sotto le scrivanie», ha detto la corrispondente Reuters Linda Sieg. «È stato probabilmente il peggiore che ho sentito da quando sono arrivata in Giappone più di 20 anni fa». I passeggeri di un treno della metropolitana a Tokyo hanno urlato e stretto la mano dei vicini. La scossa è stata così forte che è stato difficile restare in piedi, ha detto la giornalista Reuters Mariko Katsumara.
IL PREMIER - Il premier giapponese Naoto Kan ha convocato una riunione d'emergenza. Il ministro della Difesa, Toshimi Kitazawa, ha allertato le forze di autodifesa. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali.
L'ALLERTA - A Miyagi, capoluogo dell'omonima prefettura, l'acqua dal mare si è riversata all'improvviso nelle strade, trascinando via con sè auto e cartelloni pubblicitari. Il porto si è riempito di carcasse di veicoli. Un'onda ha anche inondato l'enorme parcheggio del parco divertimenti di Disneayland, nella regione di Tokyo. Un allerta tsunami è stato ben presto esteso all'intero Oceano Pacifico: dalla Siberia e dalle isole Curili in Russia fino alle Hawaii, e a sud dalle Filippine a Papua-Nuova Guinea, passando per le Marianne e la Micronesia.
LE SCOSSE - La prima scossa ha raggiunto magnitudo 7.9, poi corretta ad 8.8 quindi a 8.9, alle 14.46 locali (le 6,46 in Italia) con epicentro a una profondità di 24,4 km e a 81 miglia da Sendai, nello Honshu. Un'altra forte scossa di 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7,15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 km. La costa nordorientale del Giappone sul Pacifico, Sanriku, in passato è stata colpita da terremoti e tsunami e un sisma di magnitudo 7.2 si era verificato mercoledì. Nel 1933, un sisma di magnitudo 8.1 nella zona provocò la morte di oltre 3.000 persone.
MERCATI - Subito dopo la scossa lo yen ha iniziato a perdere terreno contro il dollaro, arrivando fino a 83,30 da 82,74 prima del sisma. Lo yen ha perso terreno anche contro l'euro a 115,01 da 114,35. Il cross euro-dollaro è a 1,3815. La borsa di Tokyo ha chiuso in forte ribasso. L'indice Nikkei ha lasciato sul terreno l'1,72% a 10.254,43 punti. L'indice aveva comunque già aperto in ribasso dell'1,30%, scendendo sotto quota 10.300 per la prima volta dal 1 febbraio, minato dall'instabilità politica in Medio Oriente.
Redazione online
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