Manca l’acqua da oggi in diverse zone della capitale indiana di Nuova Delhi, stretta nella morsa delcaldo estivo, a causa della decisione di interrompere i rifornimenti idrici da parte di uno Stato vicino. La capitale, dove 16 milioni di abitanti sono alle prese con una temperatura di 43 gradi, dipende da quattro Stati vicini per l’approvvigionamento idrico: l’Haryana, l’Uttar Pradesh, il Punjab e l’Uttarakhand. Il suo fornitore più importante, lo Stato di Haryana, da ieri ha chiuso i rubinetti, lasciando a secco totalmente o in parte circa tre milioni di persone a Nuova Delhi, secondo la Delhi Jal Board, agenzia governativa responsabile per l’approvigionamento idrico. Delle zone fra le più ricche della capitale figurano fra i quartieri colpiti. “L’Haryana si è rifiutato di fornire l’acqua a Nuova Delhi“, ha denunciato un responsabile della Delhi Jal Board, in condizione di anonimato. “Stiamo combattendo su tutti i fronti. Ogni minuto ci arrivano nuove proteste per la mancanza d’acqua“, ha aggiunto. Il capo del governo di Nuova Delhi, Sheila Dikshit, da parte sua, ha accusato lo Stato di Haryana, che si è difeso asserendo di voler risparmiare l’acqua per i propri abitanti, di “comportarsi assurdamente” con la capitale. “Non chiediamo nessun favore. Vogliamo quello che ci è dovuto“, ha tuonato in un comunicato. Nel culmine dell’estate, quando le temperature possono superare i 45 gradi, Nuova Delhi ha bisogno di 5 miliardi di litri d’acqua al giorno, secondo la Delhi Jal Board ma le imprese pubbliche di distribuzione sono in grado di assicurarne solo 3,8 miliardi di litri. Secondo un rapporto del governo federale che risale al 2010, il consumo pro capite di acqua a Nuova Delhi è più elevato che nella maggior parte delle città europee.
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