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Il Pensiero di Angeli in Astronave

Angeli in Astronave è distaccato da tutti coloro che professano amore…e in realtà guadagnano con la sapienza che non gli appartiene… ribadisco …nomi altisonanti … artefatti di strani effetti speciali …visivi o non… strumentalizzare… gruppi di appartenenza…donazioni … plagio… bugie da effetto… mancanza di umiltà… falsi nel pubblico…violenti nelle mura domestiche… guru e maestri …diffidate da ogni cosa artefatta… l’Amore unisce in semplicità…non ha bisogno di una carta scritta…la Verità non si vende ne si compra…fatene tesoro… Dolbyjack!

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Buona Navigazione Cari Angeli, Namasté..

Video Discosure-Nibiru e Mauro Biglino

Riflessioni

La dottrina e pratica più blasfema della Chiesa Cattolica è quella della transustanziazione e del sacrificio della messa. La transustanziazione (fatta dogma dal concilio Lateranense IV nel 1215, elaborata in seguito da Tommaso d'Aquino e sancita definitivamente dal Concilio di Trento) insegna che: il pane e il vino, al momento della consacrazione vengono dal sacerdote cambiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo (ogni giorno quindi vengono all'esistenza migliaia e migliaia di nuovi Gesù). La Scrittura insegna che nella cena c'è solo la presenza spirituale di Gesù (Luca 22:19-20; Giovanni 6:63; 1 Corinzi 11:26). Inoltre, nell'adorazione dell'ostia, la Chiesa di Roma adora un dio fatto dalle mani di uomini. Questo è il colmo dell'idolatria, ed è completamente contrario allo spirito del Vangelo che richiede di adorare Dio in spirito e verità (Giovanni 4:23-24). Carlo Fumagalli ex prete ed antropologo

Rasoio di Ockam suggerisce che: "tra varie spiegazioni possibili di una data osservazione, quella più semplice ha maggiori possibilità di essere vera".

DA QUANDO E' DIVENTATO REATO AVER CARA LA VITA?

"Nessuna causa è persa finché ci sarà un solo folle a combattere per essa".

Disclose.tv - ANONYMOUS MESSAGE TO NASA ABOUT ETS
http://www.disclose.tv/action/viewvideo/104638/ANONYMOUS_MESSAGE_TO_NASA_ABOUT_ETS/ Agenzia spaziale più importante del mondo, ti abbiamo osservato e ascoltato per molto tempo, siamo contrariati dalle tue costanti smentite e insabbiamenti, sappiamo tutti i tuoi piccoli e sporchi segreti e i trucchetti che usi. Sappiamo come hai falsato tutte le immagini della superfce dei pianeti e dei satelliti che li circondano, sappiamo come hai falsato e nascosto la verità al mondo. Ora abbiamo abbastanza filmati immagini e informazioni che tu non hai. Saremo capaci di mostrare la verità e lo faremo presto, pensi che stiamo bleffando? allora ascolta, la complessità della loro abilità è incomprensibile[...]l'ormeggio dei loro veicoli sembra molto NASA(non diciamo di più) è per i tuoi trucchi?Sappiamo anche come hai rilasciato strani fotogrammi che mostrano dischi che visitano e poi lasciano la terra e hai consigliato agli astronauti di menzionare volta per volta gli ufo, questo è per far credere che sai molto poco di quello che stà accadendo (mentre altri pensano di aver trovato la verità) ma in realtà la verità è così incomprensibilmente vasta e così semplice che sfugge anche ai migliori dispositivi e menti. Ora, sai che facciamo sul serio. Ora ci rivolgiamo a tutti i cittadini del mondo, le entità extradimensionali non sono malvagie come vogliono farvi credere, al contrario, hanno creato il nostro universo quindi sono presenti da prima di noi, non c'è nienti di cui temere, questo è l'inizio della rivoluzione spirituale ed evoluzione della specie umana Traduzione per Angeli in Astronave Raffaele V.

venerdì 15 giugno 2012

Legislatura 16ª - 3ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 179 del 31/05/2012

News Stefano…

 

 

 

Legislatura 16ª - 3ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 179 del 31/05/2012

(3240) Ratifica ed esecuzione del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (MES), con Allegati, fatto a Bruxelles il 2 febbraio 2012

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)  

Riprende l'esame congiunto sospeso nella seduta del 18 aprile scorso.

Il presidente relatore DINI (PdL) comunica che la settimana scorsa insieme al senatore Morando e agli onorevoli e Tempestini e Pianetta si è recato a Berlino sulla base di un invito della Presidente della Commissione Bilancio del Bundestag. E' tale Commissione infatti, presieduta dall'onorevole Petra Merkel del Partito socialdemocratico, ad avere la competenza in sede referente sui Trattati in esame.

I Governi italiano e tedesco avevano sollecitato questo confronto parlamentare, che è nello spirito di quella costruzione di un vero spazio pubblico europeo auspicato dal Trattato di Lisbona, ed esplicitamente previsto, con riferimento alle materie all'esame della Commissione dall'articolo 13 del Trattato sul cd Fiscal compact.

In questa prospettiva è stata condivisa l'idea di procedere in modo parallelo, Parlamento italiano e Parlamento tedesco, all'esame e anche al varo di questi importanti strumenti. 

Nell'esporre la posizione italiana, con il collega Morando, ha segnalato ai colleghi tedeschi la scelta operata dalla Commissione Affari esteri di discutere in modo congiunto sia il trattato istitutivo del Meccanismo di stabilizzazione sia quello sul cd Fiscal compact, benché giuridicamente distinti. Ritiene questi due atti strettamente connessi: sono le scelte contenute e cristallizzate nel Fiscal compact a poter garantire l'azione di un efficace meccanismo di stabilizzazione a livello europeo.

Tale opinione è generalmente condivisa anche dai colleghi tedeschi, anche se vi sono forze, segnatamente i Verdi, che propongono l'approvazione del MES prima e distintamente dal Fiscal compact. Scelta questa operata già peraltro da alcuni Paesi, per esempio la Francia e l'Olanda, che hanno già ratificato il Trattato MES ma non ancora il Fiscal compact.

Si è invece ribadita la stretta connessione tra i due strumenti, il che ha spinto il Parlamento italiano, con una scelta che ha preceduto l'esame stesso di questi Trattati, a procedere alla riforma dell'articolo 81 della Costituzione, poiché si è ritenuto che la garanzia della stabilità finanziaria sia un prerequisito indispensabile per garantire credibilità alla politica economica dell'Unione e dei suoi membri. Si è ricordato quanto sia stata grave la rottura del patto di stabilità del 2003, operata su iniziativa proprio dei Governi tedesco e francese.

A fianco dell'introduzione del principio dell'equilibrio di bilancio nella Costituzione, si sono ricordate le altre azioni intraprese dal Governo e Parlamento italiani per garantire l'obiettivo di un bilancio in equilibrio nel 2013. Oggi l'Italia ha un avanzo primario senza pari in Europa. Si sta chiudendo proprio in queste ore in Senato la prima lettura di un'incisiva riforma del mercato del lavoro. Si è proceduto al completamento della riforma del sistema pensionistico. A queste misure strutturali si affiancano quelle relative alle liberalizzazioni in vari settori dei servizi.

Questo complesso di misure non si può nascondere produrrà tuttavia effetti solo in un periodo medio-lungo. Oggi è indispensabile, non solo per l'Italia ma anche per la Germania e per tutta l'area dell'Euro, procedere ad interventi e misure che con decisione rilancino la crescita a livello europeo.

Personalmente giudica con favore il documento elaborato dal Partito Socialdemocratico tedesco. Invece, nonostante, le molte attese ritiene deludenti le conclusioni del vertice informale di Bruxelles della settimana scorsa. È indispensabile - è stato detto ai colleghi tedeschi - che in vista del Consiglio europeo del 29 giugno si arrivi ad un accordo politico su di un complesso di misure che rilancino la crescita a livello europeo, o che almeno mettano fine alle manovre speculative sulla possibile uscita del sistema euro.

Su tutto ciò sta maturando consapevolezza a livello dell'Unione, come mostrano sia il pacchetto di iniziative, varato proprio ieri dalla Commissione europea, sia l'accordo che si è raggiunto tra Consiglio e Parlamento europeo sui cd project bond nonché il voto del Parlamento europeo su ancor più innovative proposte in materia di eurobond.

Queste misure sono tutte al centro nel dibattito tra le forze politiche tedesche, ma, come si è potuto registrare, non si è ancora raggiunto un accordo.

La missione si è svolta nella giornata del 23 maggio scorso, all'immediata vigilia, non solo dell'incontro informale tra i Capi di Stato e di Governo, ma anche del primo incontro tra la Cancelliera Merkel e le forze politiche parlamentari tedesche per definire i tempi della ratifica dei Trattati. In Germania infatti l'autorizzazione della ratifica di questi Trattati richiede una maggioranza di due terzi; richiede dunque un voto che veda convergere le principali forze politiche del Paese, di maggioranza e di opposizione.

Gli esponenti della CDU, seppure con diversità di accenti, hanno insistito circa la necessità di pervenire ad una ratifica dei due Trattati prima della pausa estiva, gli esponenti della SPD si sono mostrati molto più reticenti circa i tempi, adducendo da un lato motivi di ordine costituzionale (relativi in particolare all'applicazione del principio di pareggio di bilancio ai Laender), ma soprattutto hanno mostrato di voler condizionare il proprio consenso a una decisa apertura da parte del Governo federale sui temi oggetto del documento citato.

Sotto questo profilo, si è avuta l'impressione che l'atteggiamento riservato sui tempi della ratifica (più di un interlocutore socialdemocratico ha detto di non considerare realistica una ratifica entro l'estate) sia piuttosto frutto di ragioni tattiche, che non di dubbi quanto al merito dei Trattati.

Rileva che un primo incontro negoziale tra le forze parlamentari si è svolto nella giornata di giovedì 24 apparentemente senza successo. Il prossimo incontro è fissato per il 13 giugno.

Si è consapevoli, ed è stato segnalato nel corso degli incontri, come i tempi della ratifica tedesca siano strettamente connessi con quelli politico parlamentari francesi. Solo all'inizio di luglio potrà essere operativo il nuovo parlamento francese. Di questo dato occorre tener conto. Si è anche consapevoli che i socialdemocratici tedeschi nei negoziati con il cancelliere Merkel relativi al calendario della ratifica, tengono in particolare conto delle esigenze dei colleghi di partito francesi.

Questo quadro rende particolarmente complesso l'iter della ratifica dei due Trattati non solo in Francia, ma anche in Germania. Di tutto ciò si deve tenere conto. Si è tuttavia consapevoli che la grave situazione in cui versa l'Eurozona richieda oggi decisioni rapide e chiare assunzioni di responsabilità.

In questa prospettiva la posizione che la delegazione parlamentare ha sostenuto a Berlino è stata quella di ritenere opportuna una rapida approvazione dei Trattati, preferibilmente prima della pausa estiva, da accompagnare però con una serie di misure da assumere a livello europeo in favore della crescita.

Su ciò si è auspicata una convergenza tra Parlamento italiano e Parlamento tedesco che potrebbe anche tradursi nell'approvazione, a fianco delle leggi di autorizzazione alla ratifica, di atti di indirizzo che impegnino i Governi a raggiungere un ambizioso accordo al Consiglio europeo del 29 giugno.

Su questa prospettiva si sono avute varie rassicurazioni. In particolare ricorda quanto ha detto il collega presidente della Commissione Esteri del Bundestag Polenz che ha condiviso l'importanza della collaborazione fra i due Parlamenti per trasmettere l'immagine di un'Europa coesa. Polenz ha anche colto l'occasione per esprimere il suo favore sulla proposta recentemente rilanciata dal ministro Schaueble di una designazione del prossimo presidente della Commissione europea da parte del Gruppo politico che risulterà maggioritario in seno al Parlamento europeo. Non è questa una posizione ufficiale del Governo tedesco e tuttavia è il segno di un condiviso impegno per rafforzare la legittimazione democratica delle istituzioni europee, nel segno di quanto anche era stato auspicato approvando delle risoluzioni a gennaio all'immediata vigilia dell'accordo politico che ha portato la firma del Trattato Fiscal compact.

Il relatore MORANDO (PD) nel condividere le considerazioni svolte dal Presidente riferisce a sua volta l'impressione avuta nel corso della missione a Berlino che vi fosse fra le forze politiche tedesche una sostanziale condivisione della scelta di politica economica di incentivare nei prossimi mesi lo sviluppo della domanda interna. Sia da parte della CDU che dell'SPD è stato valutato positivamente l'accordo contrattuale sull'aumento salariale nel settore dell'industria del 4,3 per cento, e in misura pertanto ben superiore al tasso di inflazione. Rileva inoltre che anche immediatamente dopo la visita italiana, affermazioni del rappresentante tedesco alla Banca Centrale europea e la Banca Centrale tedesca non hanno mostrato preoccupazione per il fatto che gli stabiliti aumenti salariali possano indurre ad una crescita dell'inflazione programmata.

È emersa invece nel corso degli incontri una difficoltà da parte tedesca nel definire, tra le varie forze politiche, una posizione chiara e univoca circa le misure da adottare per garantire chiare prospettive di crescita. Al riguardo il dibattito tra le forze parlamentari sembra essere, come segnalato dal Presidente, condizionato da elementi tattici legati a ragioni di politica interna.

Tutto ciò incide negativamente sul ruolo di leadership che la Germania deve necessariamente svolgere a livello dell'Unione.

Giudica invece importante l'affermazione del Presidente Polenz, ricordata dal presidente Dini, del favore con cui questo esponente del Parlamento tedesco giudica la proposta avanzata dal ministro Schaueble.

Auspica al riguardo che il Parlamento italiano, in occasione della ratifica dei trattati in titolo, possa formulare un indirizzo di sostegno verso tale ipotesi.

Il presidente relatore DINI (PdL) ribadisce la coerenza delle posizioni del Parlamento italiano e di quello tedesco sulla necessità di approvare contestualmente i Trattati in titolo, accompagnandoli con misure per rilanciare la crescita. Si tratta di misure da adottare con assoluta urgenza. Il prossimo vertice del 29 giugno rappresenta una data che rischia di essere troppo lontana, occorrendo fornire risposte tempestive alle preoccupazioni dei mercati.

Il senatore MARINI (PD) apprezza il prezioso lavoro svolto dalla delegazione parlamentare che si è recata a Berlino, condividendo a sua volta la preoccupazione del presidente relatore circa la necessità di adottare tempestivamente misure a tutela della moneta unica contro le manovre speculative dei mercati. A suo avviso, non è sostenibile per l'economia italiana emettere titoli del debito pubblico ad un tasso così elevato. Il sistema industriale ne risentirà inevitabilmente e potrebbe aumentare la tendenza alla delocalizzazione delle produzioni. Il Governo italiano, forte della sua riconosciuta autorevolezza, dovrebbe a suo avviso intraprendere ogni necessaria azione nei consessi internazionali affinché vengano adottate efficaci misure a tutela dell'economia europea in questo delicatissimo passaggio, segnatamente misure che permettano forme di mutualizzazione dei debiti pubblici dei Paesi europei.

Il ministro MOAVERO MILANESI rileva in premessa che mai come oggi si sta verificando in seno alle istituzioni dell'Unione europea e a livello bilaterale tra i partner un dialogo costruttivo su tutti i dossier. Tuttavia, la drammaticità della congiuntura economica impone l'adozione di decisioni incisive ed urgenti.

Si registra in numerosi Paesi europei una diffusa preoccupazione dei cittadini e dell'opinione pubblica, chiaramente evidente dal tasso di astensionismo e dalla discontinuità nel voto nelle consultazioni elettorali. Dal canto loro, sono comprensibili le ragioni che motivano oggi l'orientamento dei mercati.

L'impianto istituzionale dell'Unione sta mostrando, in questa difficile congiuntura, tutti i propri limiti. Se le istituzioni dell'Unione si stanno in questa fase muovendo correttamente, a livello dei Governi non si riesce, nonostante l'intenso dialogo, a pervenire a soluzioni che forniscano risposte chiare alla crisi in atto.

In numerosi Paesi europei si vive peraltro una delicata stagione politica per la concomitanza di consultazioni elettorali. Ciò non dovrebbe comunque far perdere di vista la necessità di tutelare il superiore interesse comune dell'Europa. Un dato significativo in tal senso è l'attenzione dimostrata anche dall'Amministrazione statunitense rispetto alla situazione europea.

Ritiene che l'Italia debba procedere con convinzione sulla via della partnership con la Germania tanto nella tempistica comune di autorizzazione alla ratifica dei Trattati in titoloquanto nel perseguire misure concrete a sostegno della crescita economica dell'Unione. L'aspetto economico risulta infatti al momento attuale certamente quello che richiede interventi più urgenti.

Ricorda che nello scorso vertice dei Capi di Stato e di Governo del 23 maggio si è apertamente affrontato il dossier eurobond e la questione del ruolo della Banca Centrale europea. Si è registrato sul punto il coagularsi di una maggioranza di Stati sulla mutualizzazione del debito; si tratta tuttavia di decisioni che devono essere assunte all'unanimità. Interessante appare la posizione inglese di deciso sostegno all'assunzione di decisioni di tale segno, pur non aderendo il Regno Unito all'eurozona, ma costituendo quella di Londra una delle più importanti piazze finanziarie mondiali che sarebbe penalizzata da una crisi dell'eurozona.

Riferisce quindi sulle possibili azioni da intraprendere con immediatezza.

Rispondendo ad una domanda del relatore   MORANDO (PD) fa presente che vi è un sostanziale accordo politico sull'emissione deiproject bond non essendo tuttavia ancora chiaro chi li emetterà. Le alternative possibili sono la Banca europea degli Investimenti stessa, ovvero l'ESM oppure soggetti privati che fruiscano di una garanzia pubblica europea. Quest'ultima è l'opzione preferita dai tedeschi. Il Governo di Berlino si è espresso a favore di una prima sperimentazione di questo strumento.

Con riferimento al futuro aumento di capitale della BEI, sarebbe importante procedere con sollecitudine per mantenere la valutazione del rating e la capacità di prestito dell'Istituzione. Occorrerà peraltro un contestuale accordo sulla contabilizzazione dei contributi dei singoli Stati nell'ambito del bilancio pubblico.

Per quanto concerne le ipotesi di ridefinizione della regola aurea classica, si tratta di un tema che viene discusso in sede europea senza posizioni invalicabili e nella consapevolezza della necessità di sostenere la domanda interna valutando attentamente la situazione economica dei partner europei più deboli. Già nelle ipotesi di finanziamento delle reti di trasporto transeuropee, il dibattito sui project bond è in fase avanzata e si tratta di uno strumento che nel medio lungo periodo potrebbe produrre risultati molto positivi. Inoltre, è di particolare interesse per l'Italia il dibattito sulla qualificazione come aiuti di Stato o meno dei fondi per la ricostruzione delle zone afflitte da calamità naturali.

Passando al tema degli eurobond, fa presente che le prospettive possibili sono molteplici. Si va dall'eventualità di emissione comune di uno stock di debito pubblico, all'emissione di titoli ad hoc per finanziare la parte di debito pubblico eccedente il 60 per cento del PIL alla individuazione di una cesura temporale che affidi il debito pubblico attuale alla responsabilità dei singoli Stati, mettendo invece in comune le future emissioni di titoli del debito pubblico. A tale ultima ipotesi osterebbe la giurisprudenza della Corte Costituzionale tedesca che individua in ciò una violazione dei trattati vigenti.

Questa obiezione a suo avviso potrebbe essere superata attraverso una puntuale ratifica dei trattati per i quali si può ricorrere anche ad una rapida procedura semplificata.

Riferisce quindi della situazione francese, ove si sta attraversando una delicata fase politica con il delinearsi di nuovi equilibri, e di quella spagnola, sempre più rischiosa per la condizione delle banche e del settore immobiliare. La posizione olandese è influenzata dalla prossima imminente consultazione elettorale. I Paesi nordici, dal canto loro, hanno le posizioni più intransigenti in materia, anche se considerano con grande attenzione e rispetto l'azione di risanamento intrapresa dal Governo italiano.    

Nei prossimi appuntamenti europei i temi più urgenti saranno quindi quelli delle misure da adottare per fronteggiare la delicata situazione economica, nell'auspicio che si crei una convergenza politica nel rispetto dei Trattati vigenti, ovvero ipotizzando, se necessario, limitate modifiche agli stessi.

Il presidente relatore DINI (PdL) ritiene che il prossimo vertice dei Capi di Stato e di Governo programmato per il 29 giugno sia una data troppo lontana, mentre sarebbe necessario un confronto più anticipato a livello europeo. Condivide infatti il rilievo del senatore Marini per cui l'emissione di debito pubblico italiano decennale ai tassi attuali sia insostenibile nel lungo periodo. 

Il ministro MOAVERO MILANESI fa presente che la data del 29 giugno è stata già fissata come la prima ulteriore consultazione a livello di Unione. Nel frattempo, tuttavia, il 17 giugno sarà una data significativa per lo svolgimento di decisive tornate elettorali in Grecia e in Francia.

Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.

La seduta termina alle ore 9,30.

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=16&id=00663290&part=doc_dc-sedetit_isr-ddlbl_as3240reedtciimedsmcaf&parse=no

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