La Russia rende pubblici gli avvistamenti di UFO della Guerra Fredda
Da pochi giorni, la marina militare russa ha reso pubbliche interessanti informazioni raccolte nel corso degli anni della guerra fredda sugli avvistamenti di oggetti volanti non identificati nell’area sovietica. Le rivelazioni che offrono questi documenti sono decisamente interessanti.
E’ affascinante osservare che addirittura il 50% degli incontri con UFO avvenuti in quegli anni sono connessi in qualche modo con l’oceano, ed il 15% con dei laghi. Si può affermare insomma che, nel caso della Russia, gli oggetti volanti non identificati siano stati in qualche modo sempre collegati all’acqua.
Un sottocomandante ha raccontato che “In diverse occasioni le letture degli strumenti hanno indicato oggetti che si muovevano a velocità incredibile, secondo i calcoli circa 230 nodi, o 400 chilometri all’ora. Muoversi così velocemente è quasi impossibile già sulla superficie, ma la resistenza offerta dall’acqua e assai più potente. E’ come se gli oggetti in questione sfuggissero alle leggi della fisica. C’è solo una spiegazione: le creature che li hanno costruiti sono molto più avanzate di noi”.
Ma si va anche oltre: secondo le informazioni rese pubbliche, nel 1982 a Bakal, il lago più profondo del mondo, la tre subacquei della marina russa morirono nel tentativo di inseguire quelli che i sopravvissuti hanno descritto come “creature umanoidi vestite in tute argentate”. L’incontro sarebbe avenuto a 50 metri di profondità, e sarebbe costato la vita a tre di sette uomini, mentre gli altri quattro sarebbero rimasti gravemente feriti.
Nel frattempo la gli ufficiali della marina militare russa hanno negato l’esistenza di queste informazioni, e le agenzie di informazione locali hanno tentato di ricondurre tutti gli strani avvistamenti a spiegazioni scientifiche. [via Wired - Danger Room]
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