ROMA - Le somiglianze economiche e finanziarie tra l’Italia e la Grecia stanno cominciando a delinearsi in maniera preoccupante. Il Fondo Monetario Internazionale ha rialzato le previsioni di crescita del PIL mondiale in generale e dei paesi industrializzati in particolare, ma ha abbassato le previsioni per l’economia italiana. Secondo il FMI il PIL mondiale crescerà del 4,2% quest'anno e del 4,3% il prossimo, ovvero un punto in più rispetto alle previsioni d'autunno.
Mentre tutto il mondo sembra cominciare a rialzare la testa l’Italia resta decisamente indietro, sia rispetto alle economie emergenti che rispetto alle economie più mature.
Ma forse la previsione del FMI pecca, addirittura, di eccessivo ottimismo.
L’Istat ha infatti elaborato le cosiddette tavole della Notifica sull’indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP) riferite al periodo 2006-2009, con le previsioni per il 2010.
Nel 2009 l’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche è aumentato di circa 38.200 milioni di euro rispetto all’anno precedente, attestandosi sul livello di -80.800 milioni di euro, pari al 5,3 per cento del Pil (2,7 nell’anno precedente).
Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi sul debito) è letteralmente crollato nel giro di tre anni, passando dal valore di più 3,5 per cento del 2007 al meno 0,6 per cento del Pil nel 2009, con una ottimistica previsione per il 2010 a meno 0,1 per cento.
Il dato forse più preoccupante è però l’abbrivio che ha assunto il debito pubblico in rapporto al PIL. Il rapporto che solo fino al 2007 era in via di costante riduzione ed era giunto, sempre nel 2007, fino a segnare il minimo del 103,5 per cento è poi risalito passando nel 2008 al 106,1 per cento per poi esplodere nel 2009 arrivando al 115,8 per cento del pil.
Debito pubblico. Italia la peggiore
Il dato fa dell’Italia la maglia nera in europa nella scomoda classifica delle nazioni più indebitate in rapporto al proprio Pil e fa tremare i polsi leggere la seconda posizione in questa particolare classifica. La seconda piazza è infatti occupata, ed anche con un certo distacco piazzandosi al 115,1 per cento del PIL, dalla Grecia. Proprio così, il paese che negli ultimi mesi ha fatto viaggiare in ottovolante l’euro a causa dei propri squilibri di bilancio guarda il nostro livello di debito pubblico dal basso verso l’alto.
Debito pubblico 2010. Previsioni ottimistiche?
Per quanto invece riguarda le previsioni del livello del debito pubblico al termine del 2010 i dati del Governo vedono il livello fissarsi al 116,9 per cento del PIL, con incremento di appena 1,8 punti rispetto al termine del 2009, il che con il PIL arenato, i consumi che non sembrano intenzionati a ripartire ed un tasso di disoccupazione che l’FMI vede fissarsi all’8,7 per cento nel 2010 appare un esercizio di ottimismo. Esercizio che si scontra con le previsioni sempre del FMI che invece vede il debito italiano arrivare a toccare il 118,6 per cento, previsione che comunque l’FMI ha ritoccato in senso migliorativo visto che la previsione precedente, di ottobre 2009, vedeva il livello del debito arrivare fino al 120,1 per cento.
Ed è forse più preoccupante che rassicurante il fatto che Jorg Decressin, numero due del Dipartimento ricerca del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), abbia speso delle parole per puntualizzare le differenze tra l’Italia e la Grecia:
"L'elevato rapporto debito-prodotto interno lordo lo avvicina alla Grecia, ma la situazione e' diversa rispetto a quella di Atene”
Tra le principali differenze sottolineate dall’economista tra la situazione italiana e quella greca "livelli di deficit, di disavanzo delle partite correnti e di indebitamento esterno molto piu' basso”.
Incrociamo le dita e speriamo bene.
fonte: www.dazebao.org
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