domenica 18 aprile 2010
LA MIA "VISIONE"
"Coincidenze"....Personalmente penso, -anzi ne sarei piuttosto sicura- che siano magiche e miracolose sbirciatine alle indicazioni del nostro "piano vitale", che altro non è che il percorso da noi deciso e redatto prima di ogni incarnazione, naturalmente con il preziosissimo aiuto di Dio e delle nostre Guide.
Quindi, non solo le ricordiamo, ma le vediamo anche accadere e poiché non ne capiamo il significato, non ce ne curiamo granché,dopotutto sono "solo coincidenze" no?
Quante volte ci è capitato di formulare un pensiero che di li a poco si concretizza davanti a nostri occhi? O per l'esattezza abbiamo la premonizione di una piccola indicazione nel nostro piano vitale prima che si manifesti, beh... è una buona ragione per essere contenti, perché questo conferma il fatto che stiamo seguendo per bene e nei tempi stabiliti il percorso tracciato per questa vita, ed inoltre ci pone di fronte al legame tangibile tra noi e l'Eternità Divina che Dio ha dato ad ognuno di noi.
Affascinante parente stretto della "coincidenza" è, a mio parere, la "sincronicità", termine che venne divulgato dallo psichiatra svizzero Carl Gustav Jung.
Tempo fa, da qualche parte, leggevo che, un giorno Jung era nel suo studio con un paziente, e discuteva dell'Egitto, quando uno scarafaggio, che in Egitto è noto come scarabeo sacro, attraversò la sua scrivania.
"Coincidenza" era una parola troppo modesta per definire l'apparizione di quell'animale a migliaia di chilometri dal suo luogo d'origine nell'istante esatto in cui Jung ne stava parlando.
Per lui era un chiaro segno a conferma della verità che l'universo creato da Dio non è caotico e casuale, ma ordinato, perfetto e modellato secondo uno schema o, in una parola, sincronizzato, termine da cui Jung coniò "sincronicità".
In buona sostanza quindi, la sincronicità altro non è, che una coincidenza particolarmente significativa.
Come per lo scarabeo sacro di Jung, essa coinvolge sempre un segno fisico inconfondibile, non solo per richiamare la nostra attenzione sull'armonia magica dell'universo, ma anche per darci la prova tangibile che siamo esattamente dove,esattamente con chi ed esattamente nel momento in cui abbiamo stabilito di essere.
Dio, che ha redatto il nostro "piano vitale" con noi, ci sta dando la sua "approvazione" visibile una sorta di segno di assenso per dirci: "Si, sono con te, sto guardando, e in questo momento sei in perfetta sincronia con il tuo "piano vitale. Buon lavoro".
Penso infine che sia improbabile che episodi di sincronicità si verifichino con la stessa frequenza delle coincidenze, ma se teniamo gli occhi ben aperti per riconoscerli quando accadono, significherebbe non perderci l'occasione di un sorriso tra noi e Dio soltanto.
Buona vita
Namastè
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