Iran/Terremoto: Ahmadinejad ha un piano per il Big One a Teheran
09:59 - ESTERI- 22 APR 2010
Via cinque milioni di abitanti, ora capitale ospita 14 milioni
Roma, 22 apr. (Apcom) - Una bomba nucleare americana o l'ira divina per i costumi troppo discinti. Quale che sia la minaccia - e l'opera di persuasione è iniziata da tempo e con vari strumenti - Ahmadinejad vuole sgombrare la capitale, di almeno un terzo dei suoi attuali abitanti. Poiché il vero rischio che incombe su Teheran è quello di un Big One: per questa ragione il presidente iraniano, ex sindaco di Teheran, varerà a breve un piano di incentivi per convincere 5 milioni di abitanti a lasciare progressivamente le loro case per ridurre l'impatto di un eventuale terremoto. "Non possiamo imporre alla gente di vuotare la città (...) - aveva detto giorni fa Mahmoud Ahmadinejad - ma è necessario prendere dei provvedimenti. Per esempio, possiamo garantire dei prestiti al 4% e dare delle terre a coloro che lasciano Teheran (...) Almeno cinque milioni di persone devono lasciare Teheran" affinché il governo possa gestire le conseguenze di un eventuale terremoto. Il presidente avrebbe deciso intanto - scrive oggi il New York Times - di stanziare aiuti economici per coloro che si trasferiranno in due cittadelle, ognuna delle quali potrà ospitare 25mila persone. "Non possiamo prevedere quando avverrà un terremoto. Ma se dovesse prodursi, come potremo gestire il problema con i 13,8 milioni di abitanti della provincia di Teheran ed evacuarli?", si è chiesto Ahmadinejad. L'agglomerato urbano di Teheran, che conta circa 14 milioni di abitanti con tutto l'hinterland, è situato su alcune faglie sismiche e tutti i geologi concordano nell'affermare che un sisma, oltre che molto probabile, potrebbe essere particolarmente devastante e causare centinaia di migliaia di vittime. A Teheran un fortissimo terremoto sconquassò la città nel 1831 e gli scienziati hanno rilevato un ciclo sismico di circa 150 anni. E se le parole degli scienziati non dovessero bastare, alcuni giorni fa, si sono aggiunte quelle dell'imam Hojatoleslam Kazem Sedighi, che ha affermato in un sermone del venerdì che i terremoti sono causati dai "comportamenti promiscui delle donne". L'ultimo grave sisma che ha colpito l'Iran si è verificato il 26 dicembre 2003, causando la morte di 31.000 persone a Bam, nel sud-est del Paese, circa un quarto della popolazione della città.
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