Google ritornerà sugli Ufo il 21 settembre?
Questa volta la parola chiave sarà “Maya”
Google cambia il logo. Per due volte in poco più di una settimana lo dedica agli Ufo. La Rete impazzisce e dal 1600, Amphitheatre Parkway, di Mountain View, in California, l’unica risposta che arriva è un criptico “21”.
La notizia è di qualche minuto fa, e come c’era da aspettarselo sta facendo il giro del mondo. La pubblichiamo con riserva. Ma è davvero incredibile: dopo i “misteri inspiegabili” del 5 settembre (con un Ufo che plana sulla seconda “o” di Google), e i crop circles di oggi (con la solita navicella che questa volta punta la prima “o” del logo) la notte tra il 20 e il 21 settembre il motore di ricerca più famoso del mondo dovrebbe svelare l’arcano. In una sola parola: Maya.
di SONIA T. CAROBI
E’ sempre difficile stare dietro ai tam tam, ai rumors della rete. La “bufala” è dietro l’angolo. E caderci è veramente troppo facile. In questi casi la logica imporrebbe la cautela. Nocche strette sul freno a mano e calma granitica.
Ma quello che sta accadendo in queste ore è veramente incredibile e impone almeno il “dovere di cronaca”. E allora eccola qui, l’ultima, incredibile notizia che esploderà in rete tra qualche ora. Si chiama “21” e ha a che fare con quello che potremmo definire il giorno della Resa dei Conti. Il giorno preciso in cui Google spiegherà al mondo perché ha deciso di cambiare il suo logo e dedicarlo agli alieni.
Andiamo per tappe.
Come molti avranno letto, dopo il 5 settembre, a chi chiedeva spiegazioni, da Mountain View rispondevano: “Crediamo che la seconda “O” sia critica per il riconoscimento del nostro marchio e la pronuncia del nostro nome da parte degli utenti. Stiamo indagando sul misterioso tweet comparso sulla nostra pagina e sul rapimento della seconda “O” nella nostra homepage. Speriamo di avere aggiornamenti nelle prossime settimane“.
La più classica delle prese per i fondelli che rende ancora più geniali e simpatici i “dipendenti” di Larry Page e Sergey Brin. La dichiarazione è scivolata via come acqua e nessuno gli ha dato peso.
Oggi, però, intorno alle 13, le telefonate al centralino della sede madre di Google, nella Contea di Santa Clara, devono essere state veramente troppe. E allora dalle diverse sedi territoriali del colosso californiano ha cominciato a rimbalzare una risposta strana. Una risposta che è un numero. Il “21”.
Peggio della prima. Non significa niente e non è neanche simpatica. A meno che…
A meno che uno non fa l’operazione più elementare che si deve fare in questi casi.
Apre Google, digita Ufo, cerchi di Grano, 21 e viene fuori la nostra parola chiave. Quella che secondo molti sarà la parola che nella notte tra il 20 e il 21 settembre Google collegherà al suo terzo logo dedicato agli Ufo: Maya.
Proviamo a capirci.
Il 5 settembre il motore di ricerca cambia il logo e al clic fa apparire le pagine dedicate ai “misteri inspiegabili”. Il 15 cambia ancora logo e porta per mano i naviganti sui mitici “cerchi di grano”, il 21, a detta dei soliti ben informati, il logo cambierà per la terza volta e sarà dedicato ai Maya. E in particolare ad una data che dovrebbe segnare la fine del mondo. Il 21 dicembre 2012.
Fin qui tutto facile. Ma perché tanto mistero?
La soluzione arriva sempre dalla Rete e anche in questo caso è tutta da raccontare.
Per farlo dobbiamo fare un piccolissimo salto nel tempo. La nostra data è il 28 agosto 2002.
Il pittogramma di Hungerford
Il luogo è Crooked Soley nei pressi di Hungerford. Un paesino di 5.559 abitanti nel cuore della Contea del Berkshire. In Inghilterra.
E’ qui che la mattina del 28 appare un “cerchio” che presenta l’inusuale caratteristica di avere la parte centrale con le spighe non piegate.
La figura intrecciata all’interno della corona circolare ricorda la doppia elica del DNA umano.
Ma la cosa più interessante è che il pittogramma è composto da 504 rombi scuri che rappresentavano le spighe di grano erette e da altrettanti che occupavano lo spazio delle spighe piegate per un totale di 1008 rombi.
“Fu allora che capimmo – dicono Alessandro Turatto, Fabio Saccomani, Vincenzo Pinelli che sull’argomento hanno fatto numerosi studi – che quel cerchio aveva a che fare con il calendario Maya”.
L’articolo del terzetto di studiosi è preciso e puntuale ed è inutile stare qui a riportarvi tutto. Più corretto è farsi un giro sul loro sito (X-Cosmos 2001). Va anche detto che un cerchio che raffigura una tradizionale allegoria Maya è apparso agli inizi di luglio scorso a Silbury Hill, sempre in Inghilterra.
Quello che però ci preme dire è che secondo l’osservazione del cerchio di Hungerford sembra evidente che qualcuno, proprio attraverso i crop circles sta tentando di rimandare al 2012, e alla fatidica data del 21 dicembre.
E allora anche il nostro articolo sui Maya diventa plausibile. Gli Alieni sono i nostri “Nuovi Angeli”.
Google non starebbe facendo altro che “far notare” che gli Ufo del 5 settembre, disegnerebbero i “cerchi di grano” del 15 settembre, solo per avvertire l’umanità che il calendario Maya (21 settembre) non è da sottovalutare.
Da crederci? Difficile. Ma indubbiamente affascinate. Non resta che aspettare la mezzanotte di domenica. E sperare che Page e Brin questa volta chiudano il cerchio.
(15 settembre 2009)
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