“Ufo Discolosure” con la Russia sono 10
gli archivi aperti al pubblico
Si riaccende la Ufomania e si aprono i “cassetti segreti”. La Marina Russa è l’ultima in ordine di tempo ad aver aperto i propri archivi al pubblico. La Russia infatti si unisce ad altri organismi militari e governativi che hanno reso pubblici i loro files, tra cui ricordiamo l’Irlanda, la Francia, l’Inghilterra, l’Ecuador, l’Uruguay, la Danimarca, la Svezia, il Canada e in parte anche gli USA tramite il FOIA (Freedom of Information Act).
di ROSANNA ASCIONE
La notizia sull’apertura al pubblico dell’archivio ufologico della Marina Russa, porta una ventata di speranza a tutti i sostenitori della ufficializzazione da parte delle istituzioni, del fenomeno ufologico e della presenza extraterrestre nei nostri cieli. Ma contrariamente a quello che si potrebbe credere gli enti che si sono occupati da almeno quarant’anni di indagare, razionalizzare e catalogare tutte le denuncie, le registrazioni e i rapporti sugli avvistamenti e gli avvenimenti legati alla presenza o all’intervento di entità extraterrestri non si sono affatto pronunciati ufficialmente in tal senso.
Anche se, come nel caso di Vladimir Azhazha, ufficiale della vecchia guardia della Marina Russia e ex responsabile del reparto dedicato agli x-file all’interno della marina, ora ricercatore ufologico a tempo pieno, sembra non avere molti dubbi sulla natura extraterrestre di gran parte dei fenomeni catalogati: “Il 50% degli incontri ufologici – dice – sono connessi in qualche modo con gli oceani. A questi si aggiunge un 15% in concomitanza di laghi. Sembra che agli ufo piaccia l’acqua”.
Sono ben 44 i primi casi ufficiali declassificati dal Governo Ecuadoregno, a partire dal 13 marzo scorso. Segnalazioni di avvistamenti da parte di testimoni istituzionali, rilasciate tramite il coordinamento del CEIFO, la commissione di studio del fenomeno ufologico, istituita dal Governo dell’Ecuador nel 2005 e presieduta da Jaime Rodríguez. Il comandante Wilson Salgado, nella sua ultima intervista al CEIFO il 13 marzo 2008 afferma senza ombra di dubbio che ci sono veicoli di origine extraterrestre nella nostra atmosfera e che dobbiamo condividere il nostro spazio con esseri di altri mondi.
Le ragioni di quest’ansia di svelare quanto prima era inaccessibile, possono essere attribuite alla scadenza dei limiti temporali del “top secret”. Ma la domanda che ci si pone è: perché? Sostanzialmente, le risposte sono due: o perché questi documenti non contengono nulla di decisivo e di terrorizzante, oppure perché la gente deve essere preparata al fatidico evento del primo contatto globale.
Per tutti coloro che sperano di trovare una risposta all’inspiegabile l’appuntamento è alla Conferenza UFO la realtà extraterrestre che si terrà il 4 ottobre 2009 a Roma.
(10 settembre 2009)
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