La mappa di Harris
Fonte: Ufoplante.ufoforum.it
La storia che ci raccontano rispecchia davvero quello che anticamente accadde davvero? Una antica mappa ci indica che forse 4.000 anni fa i cinesi raggiunsero le Americhe.
E' possibile che i cinesi scoprirono e colonizzarono l'America, non solo pochi anni prima di Colombo ma migliaia di anni prima?Esiste la prova che fecero ripetuti viaggi in america nel corso dei secoli?
A quanto pare queste domande non sono prive di fondamento.
Nel 1972, l'ormai scomparso, dottor Hendon M. Harris Jr. fece una sensazionale scoperta in un negozio di antiquariato in Corea. Non appena vide l'oggetto dovette sedersi! Nelle sue mani teneva una mappa primitiva del mondo antico secondo un classico disegno cinese, che mostrava il luogo della leggendaria Fu Shang (terra dell'est) - giusto dove si sarebbe dovuta trovare l'America.
La maggior parte dei cinesi credono che Fu Shang fu solo un mito. Di queste mappe 'anomali' asiatiche nel corso degli anni se ne sono trovate alcune, per lo più detenute nella varie collezioni e musei del mondo. L'esistenza dello Shan Hai Jing o Libro dei monti e dei mari, è una descrizione geografica e culturale - in gran parte mitologica - della Cina di epoca pre-Qin, risalente ad oltre 2000 anni fa, descriveva Fu Sang in dettaglio. Molti di questi racconti descrivono precise locazioni in America incluso il Gran Canyon. Il 70 percento dei nomi di luoghi presenti sulla mappa, che alcuni la chiamano 'Carta di Harris', provengono dal Shan Hai Jing.
Dr Harris acquisii sei interessanti mappe durante i suoi studi. Conosceva l'esistenza di altre 23 mappe sparpagliate nel mondo. Non si conosce la data esatta in cui vennero disegnate, ma la loro diffusione ne accerterebbe l'autenticità. Alcuni studiosi, nel corso degli anni, sostennero che i paesi al centro della mappa rappresentavano davvero la Cina, il Giappone e la Corea, ma si dissero molto dubbiosi delle terre ai margini della mappa definendoli immaginari, non avendo elementi per stabilire veritieri i viaggi cinesi che si spinsero così lontano. Harris sosteneva che si trattava di copie di altre mappe andate perdute nei secoli.
Dopo approfondite ricerche nel 1975 il Dr. Harris pubblicò un libro di quasi 800 pagine intitolato "I Padri Asiatici d'America, ma il libro non ebbe un grosso successo. Quando nel 1981 scomparve, le mappe furono passarono aglii eredi e nel 2003 la sua famiglia fece arrivare le mappe alla Libreria del Congresso sita in Washington D.C., dove rimasero e furono studiate per 3 anni.
Quello che sosteneva Harris aveva qualche corrispondenza scientifica?
IL National Geographic nel marzo del 2006 affermò che il DNA della maggior parte degli Indiani d'America portava marcatori genetici che "inequivovocabilmente li collegavano all'Asia. La famosa Enciclopedia Smithsonian sostiene che gli indiani arrivarono nel continente tramite barche e non tramite un ponte di terra come si era da sempre ipotizzato. Il National Geographic stimò nel 2004 che nel 1492 all'arrivo di Cristoforo Colombo vi era una popolaziopne di circa 30 milioni di indiani in America del Nord. Ovviamente ci vollero parecchi secoli per raggiungere una popolazione ed una diffusione simile.
Il 16 Maggio del 2005 la figlia Charlotte Harris Rees tenne un discorso su questo tema presso la Bibblioteca del Congresso, portando alla ribalta il libro del padre in versione ridotta ed aggiornata. Questo conferenza fu supportata dal Dr. Cyclone Covey. Professore Emerito al Wake Forest University del Noth Carolina il quale per la prima volta aprì la possibilità a questo nuovo scenario storico.
Sito ufficiale di Harris : http://www.harrismaps.com/
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