Tre attivisti di Greenpeace hanno scalato una delle gru nel cantiere del reattore nucleare di Olkiluoto 3, in Finlandia, srotolando uno striscione con la scritta ”Piu’ rifiuti nucleari per i nostri figli”. Gli attivisti chiedono lo stop della costruzione del terzo reattore di Olkiluoto a causa dei rischi per la salute e per l’ambiente dovuti alle scorie radioattive. Il terzo reattore di Olkiluoto, un EPR della stessa tipologia di quelli che si intende costruire in Italia, e’ infatti progettato per bruciare uranio piu’ intensamente e, di conseguenza, produrrebbe rifiuti molto piu’ radioattivi di quelli prodotti dai reattori di seconda generazione gia’ esistenti. Tre attivisti che hanno partecipato al blitz sono stati arrestati. ”La costruzione del nuovo reattore a Olkiluoto va fermata per gli enormi rischi per la salute e per l’ambiente causati dalle scorie radioattive - spiega Andrea Lepore, responsabile della campagna nucleare di Greenpeace -. Se i programmi nucleari del governo andranno avanti, ci ritroveremo questi stessi pericolosi reattori anche in Italia”. ”Il piano finlandese e’ quello di seppellire i rifiuti nucleari a elevata radioattivita’ nella stessa isola di Olkiluoto, sulle coste del mar Baltico e in parte direttamente sotto il mare. Se il contenimento non riuscisse, i rifiuti radioattivi contaminerebbero il Mar Baltico in 50-100 anni. La prevista discarica di scorie nucleari a Olkiluoto sarebbe un crimine ambientale e non una soluzione per i rifiuti nucleari. In Italia, invece, il Governo non ha ancora comunicato come e dove intenderebbe smaltire le scorie nucleari”. ”Non esiste un modo per smaltire le scorie radioattive in sicurezza in nessuna parte del mondo: questo deve essere molto chiaro a chi pensa di riportare il nucleare in Italia”, conclude Lepore.(ANSA).
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