Una astensione responsabile, consapevole, la rinuncia volontaria ad un diritto divenuto solo una improvvida legittimazione di una casta d'affari che non rappresenta più nessuno se non loro stessi e le loro lobby, non è un rito salottiero. Non è qualunquismo.
Molti ci hanno provato a mettersi in gioco, molti hanno dato la loro disponibilità di idee, pensiero e opera al servizio della collettività... per il bene comune... ma che ne hanno fatto i partiti? Sono stati solo calpestati. Perché devi essere come loro, sporco e ricattabile... solo così ti vogliono. Basta vedere che cosa sono divenute le sezioni dei partiti, cosa fanno con le lottizzazioni, il giro di soldi e mazzette... E qualcuno pensa di cambiare questo sistema dal di dentro? Con il voto? E' come farsi calare in una fossa di coccodrilli! Questi sono la tomba del pensiero, l'orgia del crimine. Nessuna possibilità di bonifica!! Usano tutto e tutti per il potere. Matrioskato!!
Chi vota è un collaborazionista del crimine!Sì, perché chi vota legittima questo sistema. Non c'è voto che possa esimersi da questa nefandezza... non c'è voto che non possa che celebrare questo operare, non c'è voto che non collabori a questa farsa demagogica.
L'astensione è l'unico modo di esprimere la propria indignazione e rifiuto a partecipare a questa vergogna politica... se ancora possiamo così chiamarla!!
Solo interessi personali, militanti o ingenuità politica possono portare qualcuno al voto.
Sono convinto che ogni astensionista produca un altro mondo, sia molto più impegnato di ciò che appare, al perbenismo giudicante, con il suo quotidiano esserci.
L'astensione è volontà e partecipazione profonda al cambiamento di paradigma.
Proviamo solo ad immaginare cosa sarebbe se il 65% non andasse a votare (che non sarà, purtoppo!!).
E' l'unica strada oggi possibile della ragione... e della non violenza per il cambiamento, oppure la calamità naturale... che diviene opera di riequilibrio. (28/03/2010)
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