ch'io mi reputi il più umile di tutti
e ritenga l'altro,sommo nel profondo del cuore...
Quando vedo persone di natura malvagia,
tormentate da peccati e afflizioni violente,
ch'io le abbia care come avessi trovato un tesoro prezioso...
Quando altri, per invidia, mi riservano ingiurie,
calunnie e analoghe offese, ch'io subisca la sconfitta
e offra la vittoria agli altri...
Quando chi ho beneficiato con il cuore colmo di speranza
mi reca gravissima offesa,
ch'io lo consideri il mio supremo guru!
In breve, ch'io possa,direttamente o indirettamente,
donare bene e felicità a tutte le creature,
ch'io possa in segreto caricarmi
del male e delle sofferenze di tutte le creature...
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Tratto da: "Gli otto versi dell'addestramento mentale"
Preghiera scritta nell'undicesimo secolo
dal santo tibetano Langri Thangpa.
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