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Scienza
Tempeste solari, apprensione per l'attività destinata ad aumentare tra il 2011 e il 2012
Il mondo si prepara ad affrontare un pericolo proveniente dallo spazio. Il Sole, la stella del nostro sistema che contribuisce al proseguo della vita nel nostro pianeta, si sta risvegliando e raggiungerà la sua massima attività nel periodo che va dalla fine del 2011 all’inizio del 2012. A lanciare l’allarme sono stati gli astronomi del Centre for the Studies of Celestial Phenomena, in Colorado. Il Sole, spiegano i fisici, “raggiungerà un'attività talmente intensa che influenzerà in maniera importante anche il funzionamento delle attrezzature elettriche e di navigazione sulla Terra”.
Nessuna catastrofe in vista sia chiaro, come quella ipotizzata nella pellicola cinematografica Segnali dal futuro, ma un periodo difficile, caratterizzato da possibili complicazioni di tipo tecnologico. Gli esperti, che hanno collaborato con astronomi europei e americani, ritengono che nel periodo della sua massima attività sulla nostra stella verranno a formarsi dalle 90 alle 140 macchie con una conseguente elevata emissione di radiazioni solari: dirette responsabili dei malfunzionamenti delle attrezzature elettriche e di navigazione.
Le previsioni relative all'attività solare, stando a quanto riferito dagli esperti, vengono sempre più richieste da parte di un notevole quantitativo di aziende in quanto le stesse sono in genere proprietarie di dispositivi elettronici sensibili alle radiazioni. Va infine detto che, in base a calcoli puramente orientativi, il costo complessivo dei satelliti attualmente in orbita corrisponde a circa 200 miliardi di dollari.
In un documento pubblicato sul Publications of the Astronomical Society of Australia, l'astronomo Ian Wilson e colleghi dell'Università del Sud Queensland, suggeriscono che l’attività delle macchie solari, come anche il movimento del Sole, sia influenzato da Giove e Saturno. La connessione tra i due fenomeni sembra al momento sconosciuta. "Ci sono realmente solo due possibili interazioni e nessuna di esse è fattibile - commenta Wilson -. Le forze gravitazionali risultano essere troppo deboli e possono produrre soltanto movimenti millimetrici della superficie della nostra stella. L'alternativa, che il movimento del Sole sul centro di massa possa generare un movimento interno nella nostra stella viola il principio di equivalenza di Einstein".
Gli autori della ricerca credono che le piccole forze gravitazionali di Giove e Saturno accelerino o rallentino il movimento orbitale del sole sul centro di massa, quando si trovano allineati o separati da una distanza angolare di 90°. Dicono che quando il moto orbitale del Sole cambia, così fa anche la sua frequenza rotatoria equatoriale, cosa che evidenzierebbe fortemente che esista un meccanismo di accoppiamento rotatorio-orbitale tra Giove, Saturno e il Sole.
Una teoria che non convince neppure il responsabile dello studio - Gli autori propongono che “questo accoppiamento di rotazione-orbitale prenda la forma di una risonanza 9:8, quando il ciclo di allineamento di 179 anni dei pianeti Gioviani diviene uguale a 9 allineamenti di Giove e Saturno e 8 cicli Hale di 22 anni. L'estensione dell'influenza di Giove e Saturno sul movimento del sole, può interferire sulla forza dell'attività delle macchie solari durante il ciclo solare”. Ma Wilson è cauto. "Una cosa è mostrare una connessione - dice - un'altra è mostrare causa ed effetto. Dobbiamo essere molto cauti, ma lo sapremo in pochi anni".
29 marzo 2010
http://notizie.tiscali.it/articoli/scienza/10/03/tempeste-solari-apprensione-attivita-destinata-aumentare-2012.html
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