NEWS FRANK
By Cristina Bassi - Posted on 29 aprile 2010
Sconcerta molti (tra i pochi ovviamente che stanno uscendo dal sonno) vedere come in questo presente cosi seriamente preoccupante, la maggior parte delle persone “non voglia sapere” non abbia nessun interesse a conoscere i fatti - ovvero la storia- dietro le mistificazioni della comunicazione standardizzata di massa (tv, cinema, giornali…).
Credevo fosse un vezzo prettamente italico, ma pur mantenendoci ai primissimi posti della classifica (grazie alla scarsa conoscenza di lingue straniere e l’interesse prioritario dell’italiano medio a tutto ciò che è vanesio, superficiale e transitorio) non siamo i soli. La tendenza pare diffusa (almeno in occidente).
Nel discorsi “generici” e salottieri si usa citare tra le cause “razionali” di questo “non interesse, la difesa dello status sociale, della comodità, del proprio privilegio grande o piccolo, di quello dei figli e dei nipoti…Tra i più arditi si cita anche l’ottundimento da sostanze tossiche dal cielo (vere) o nelle narici (i coca party) o nel sangue (alcol).
Tuttavia, quella che vince su tutte le teorie… è quella della “paura”, per cui le persone restano prigioniere. Ormai è diventata quasi uno slogan: la paura giustifica tutto, dalla salute alle relazioni alla economia, anzi viene giustificata in tutto e per tutto: un deterrente che fa girare – sulla nostra pelle - milioni e milioni di dobloni.
Se solo andassimo un po’ sotto la superficie delle analisi consolatorie e paradossalmente rassicuranti, non potremmo non considerare che in questo gioco perverso che sta portandoci all’annientamento come razza umana, la “verità” non appaia un valore (e non solo negli ultimi decenni).
Raramente “la verità” è associata al senso di libertà, per la quale invece da decenni ci hanno convinti che fare la guerra è “verità”, che le minacce di terrorismo sono “vere”, che non ultimo in ordine di tempo le ceneri del vulcano d’Islanda sui cielo d’Europa erano “verità” .
Peter Deunov sulla Verità (come sull’Amore e la Saggezza) fondò il suo insegnamento. Vediamone alcuni concetti nel seguito, che traduco da The Wellspring of Good (La Fonte del Bene), Kibea Publ. Sofia 2002.
A chi fosse interessato all’approfondimento, ricordo che è disponibile nella sezione “pubblicazioni”, la dispensa tradotta di una sua conferenza sul tema “Verità”.
Alcune citazioni da quest’ultima:
“Coloro che non sono liberi sono deboli di cuore e sono proprio costoro che commettono dei crimini; non hanno l’eroismo per prendersi responsabilità.
Chi sono le persone forti nel mondo? Coloro che sono liberi di sopportare sofferenze ed avversità, insulti, disonori: tutte queste cose sono delle prove e chiunque le superi, manifesta un atto di eroismo.
Le sofferenze sono date come prove per scoprire chi è un eroe e chi è un codardo. Chi non vuole soffrire, vuole che altri facciano il lavoro per lui: lo si deve considerare tra i codardi"
Da "The Wellspring of Good":
"L’essere umano continuerà a soffrire, fintanto che non sarà in grado di comprendere le leggi di Amore, Saggezza, Verità.
Cos’è la Verità? Ciò che rende comprensibili Amore e Saggezza all’essere umano. La verità offre Resurrezione. Ciò che porta risentimento e morte non è la verità. La Verità è ciò che offre Libertà. Chi non è veritiero continuerà a sperimentare morte e reincarnazione.
In un’altra epoca avete sperimentato la Verità, ma avete dimenticato. La verità dimora nelle vostre anime. Imparate a parlare la sua lingua. Essa può parlare solo a coloro i cui cuori hanno un fremito d’Amore e le cui menti sono infuse di Luce. Se una persona ha il cuore in discordia e la mente disturbata, non può percepire la Verità.
Chi mente porta su se stesso sofferenza. Nessuno che menta può evolvere. La menzogna è la sola cosa che non produce vantaggi. Per esempio, se pagate qualcuno con del denaro contraffatto, ne sarete ripagati con lo stesso. Chi mente è stupido perché non comprende le conseguenze.
Perché non dovreste mentire? Per non perdere la benedizione della Vita. Se la Verità non abita in voi, cosi non lo farà anche la Vita. Il mondo invisibile perdona molte trasgressioni ed errori ma non perdona la falsità. La falsità è l’errore più difficile da perdonare, perché le sue conseguenze sono molto severe e portano con sé tutti gli altri errori.
Le menzogne di una persona non possono restare celate per sempre: saranno sempre scovate. La parola “menzogna” contamina, è tossica. Bisogna evitare il più possibile l’uso di questa parola. Si può dire: “la verità non è stata presentata correttamente”.
Traduzione a cura di: Cristina Bassi / Fonte: thelivingspirits.net
Nessun commento:
Posta un commento