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Nella giornata di ieri abbiamo parlato del mega blackout che ha paralizzato il Cile. Non sono state rese note le cause ma il Solar Dynamics Observatory (SDO) della Nasa, nell’ambito del programma lanciato dalla Nasa “Living With a Star” (LWS), ha registrato 48 ore fa una violenta espulsione di massa coronale nella radiazione ultravioletta, pari a X1.9. Le espulsioni, chiamate anche CME, sono una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella (in questo caso dal Sole), con un’energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. Le onde d’urto risultanti viaggiano lateralmente attraverso la fotosfera e verso l’alto attraverso la cromosfera e la corona solare, a velocità dell’ordine di 5.000.000 di chilometri all’ora. La classificazione di tipo X sta ad indicare la classe più violenta, che può causare danni proprio alle comunicazioni e all’energia elettrica.
Insomma, il Sole come non si era mai visto. Intanto nella scorsa notte straordinarie aurore boreali hanno illuminato di bagliori colorati di verde, viola e rosso non solo i cieli polari ma anche quelli dei Paesi posti a latitudini più basse, come il Nord Europa e il Nord America. Spettacolari foto pubblicate sul sito internet ‘Spaceweather’ sono state scattate per esempio in Danimarca, Canada, Stati Uniti. L’eccezionale attività solare ha reso visibili all’occhio umano straordinari bagliori del cielo, come le aurore boreali, anche a basse latitudini. Tra le foto, un’aurora apparsa nel cielo dello stato del Michigan. Sulla superficie sono state osservate eruzioni solari con plasma (ovvero particelle cariche elettricamente) scagliato nello spazio interplanetario. Il programma della Nasa intende rappresentare le cause della variabilità solare e gli impatti che si producono sul nostro pianeta. Nella fattispecie lo studio punta alla comprensione dell’influenza solare sulla Terra attraverso lo studio dell’atmosfera solare su piccola scala. Siamo in attesa di comunicati ufficiali da parte della Nasa.
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