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La spedizione scientifica nel Mar Tirreno condotta con la nave idrografica della Marina Militare “Ammiraglio Magnaghi”
La nave idrografica d’altura “Ammiraglio Magnaghi”
Ha avuto avvio da Messina la campagna scientifica per lo studio del vulcano sottomarino Vavilov, situato a circa 160 km a sud-est dal golfo di Napoli.
Lo staff a bordo della nave idrografica d’altura “Ammiraglio Magnaghi”, appartenente alla flotta della Marina Militare, è composto da quattro ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e da dieci esperti idrografi coadiuvati dall’equipaggio composto da un centinaio di uomini.
La missione avrà il compito di rilevare i dati dei fondali del basso Tirreno ed, in particolare, dedicherà particolare attenzione allo studio del Vavilov, vulcano contraddistinto da una piattaforma a crosta oceanica di spessore ridotto la cui altitudine complessiva si aggira intorno ai 2.770 metri e la cui sommità si trova a soli 800 metri dalla superficie del mare.
Il vulcano, formatosi oltre 4 milioni di anni fa, ha un’estensione di 33 chilometri di lunghezza e di 17 chilometri di larghezza e la sua scoperta risale al 1959 nel corso di una campagna scientifica condotta dalla nave di ricerca sovietica, Akademik Vavilov.
L’attuale pericolosità del Vavilov è costituita dalla particolare fragilità della parete vulcanica soggetta a possibili crolli con conseguente formazione di tsunami che potrebbero colpire e devastare le vicine coste del sud Italia.
La nave “Ammiraglio Magnaghi” è dotata di modernissimi sistemi di posizionamento satellitare e di rilevamento dei dati dei fondali e dello stato dell’ambiente marino che permetteranno di aggiornare e perfezionare la cartografia nautica del Tirreno.
La missione scientifica partita da Messina fa parte del programma di studi inserito nell’ambito della Campagna Idrografica 2011 ed è realizzata dalla Marina Militare in sinergia con l’Istituto Idrografico Nazionale. (Giuseppe Spano’)
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