Impianto a Biomasse in Val d’ Orcia: popolazione in attesa di un confronto
Si è concluso da oltre 1 mese un importante convegno sulla Val d’ Orcia, organizzato per discutere su presente passato e possibile futuro di un luogo speciale, che vanta ben 2 siti UNESCO, famoso in tutto il mondo per il suo meraviglioso paesaggio, per produzioni enogastronomiche di eccellenza e soprattutto per la qualità dell’ambiente.
L’Architetto Pizziolo, progettista del Parco e relatore al Convegno, ha suggerito per la tutela del territorio, l’istituzione di un “contratto di paesaggio”, modello già utilizzato con successo in altri paesi europei come il Belgio, perché vede nei progetti locali la partecipazione diretta della popolazione accanto ad aziende ed istituzioni.
Una vera e propria “missione” in Val d’ Orcia, visto che la popolazione è stata informata della messa in funzione di un Impianto a Biomasse a 100 mt dall’abitato di Gallina solo a “cose fatte”…e solo grazie ai quotidiani.
Per informare la popolazione sulla novità e per fare chiarezza sulla questione con Toscana Cereali e Sorgenia, aziende protagoniste del progetto, è nato il Comitato di Gallina e Dintorni.
Grazie a loro, il caso è stato sottoposto a famosi esperti tra cui: Stefano Montanari, massimo esperto a livello mondiale di nanoparticelle e nanopatologie; Gianni Tamino, Biologo e Ricercatore, docente di Fondamenti del Diritto Ambientale al Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova; Federico Valerio, Responsabile del Servizio di Chimica Ambientale all’Istituto Tumori di Genova e Frank Fortezza, Tecnico del Ministero dell’Ambiente e Salute Olandese.
Ovunque sia stata proposta la messa in funzione di impianti a biomasse simili si sono viste forti reazioni da parte di cittadini ed istutuzioni, come in Provincia di Pesaro Urbino dove, dopo aver contattato lo stesso team di esperti chiamati in causa dal Comitato, sono insorti tutti i comuni della Comunità Montana del Metauro, insieme ai Presidenti di Provincia e Comunità Montana.
Non è certo il caso dell’Impianto di Gallina, perché all’iniziativa “La salute non ammette dubbi”, organizzata dal Comitato per informare la popolazione e chiedere un confronto con le istituzioni, si è presentato solo il vice-sindaco del Comune di Castiglione d’Orcia…
Gli esperti hanno letto dati che dimostrano la pericolosità delle emissioni, ai danni degli abitanti della vallata e delle zone limitrofe: si tratta di polveri sottili ed ultrasottili, Ossidi di Azoto e di Carbonio e del forte rischio di produzione di Diossina ed Anidride solforosa, per non parlare delle enormi quantità dei residui liquidi e solidi da smaltire..
Parlando del rapporto efficienza/impronta ecologica, la stessa quantità di energia elettrica dell’impianto in questione, potrebbe essere prodotta da 2 ha di pannelli fotovoltaici, con un impatto ambientale uguale a zero…
Alla domanda se è più importante tutelare lo “skyline” o la “qualità dell’aria” che respireremo, anche i nostri figli sanno rispondere…
Il guaio è che qui siamo ancora in attesa di un confronto con gli esperti interpellati dalla Toscana Cereali, promesso “tempo fa”…
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