Herschel rivela molecole organiche nella nebulosa di Orione
da Corrado Ruscica
L'osservatorio spaziale dell'ESA Herschel ha rivelato nella nebulosa di Orione alcune "impronte digitali" di potenziali molecole organiche precursori della vita. Lo spettro alquanto dettagliato fornisce una prova delle potenzialità dello strumento Heterodyne Instrument for the Far Infrared (HIFI) per la ricerca di molecole organiche nello spazio.
Lo spettro di Orione ottenuto con lo strumento HIFI a bordo di Herschel e sullo sfondo l'immagine della nebulosa ripresa con il telescopio spaziale Spitzer - Credit: HEXOS consortium, E. Bergin (University of Michigan)
Lo spettro mostra una ricca distribuzione di "picchi" ognuno dei quali rappresenta l'emissione di radiazione associata ad una specifica molecola. La nebulosa di Orione è nota per essere uno dei siti più prolifici anche se i processi chimici che portano alla formazione delle molecole non sono stati ancora studiati nei dettagli. Gli astronomi hanno identificato nello spettro la presenza di alcune molecole note e le altre sono in fase di identificazione. Una caratteristica dello spettro è la presenza di tantissime righe: tra queste sono state identificate le molecole dell' acqua, del monossido di carbonio, della formaldeide, del metanolo, dell'ossido di zolfo, del cianuro di idrogeno, del biossido di zolfo e di altri analoghi isotopi. Ci si aspetta comunque di trovare altre molecole organiche.
"Lo spettro ottenuto con HIFI, e gli altri che saranno realizzati, costituiranno una fonte ricca di informazioni per lo studio della chimica presente nelle regioni di formazione stellare. Insomma ci aspettiamo di comprendere meglio la chimica stellare una volta che avremo tutte le informazioni disponibili dagli spettri" dice Edwin Bergin dell'University of Michigan e investigatore principale di HEXOS Key Programme. "Abbiamo ottenuto questo spettro in poche ore. Le molecole organiche sono distribuite ovunque e si notano persino a livelli molto bassi di intensità" conclude Frank Helmich HIFI principal investigator of SRON Netherlands Institute for Space Research.
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