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Come in un film sulla fine del mondo, Mosca si è svegliata anche oggi avvolta da una densa coltre di fumo. Grattacieli, cupole delle chiese e guglie del Cremlino sembrano delle ombre. L'aria è irrespirabile, irrita gli occhi e la gola, sa di bruciato. La temperatura sfiora i 40 gradi, la concentrazione di monossido di carbonio è quattro volte superiore alla soglia d'allarme e i pochi che si avventurano per le strade, dove i negozi sono quasi tutti chiusi, hanno la bocca coperta da mascherine o fazzoletti.
Le ambasciate straniere cominciano a far partire il personale e anche la Farnesina consiglia di evitare viaggi in Russia che non siano strettamente necessari. L'unica soluzione a questo inferno sarebbe la pioggia, ma le previsioni dicono che per almeno una settimana la situazione non cambierà .
La Russia, intanto, continua a bruciare. Il numero degli incendi, che era diminuito, nelle ultime 24 ore è salito di nuovo a oltre quota 570. Le autorità hanno ammesso che i diecimila vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento non bastano. La protezione civile si è appellata ai volontari. La patria del gelo non conosceva un'estate così calda e secca da almeno 130 anni. Le fiamme hanno ucciso più di 50 persone e distrutto duemila case. Il presidente Medvedev ha chiesto ai russi di avere pazienza. "E' tutto mostruoso - ha detto - ma passerà".
Medvedev ha donato 350 mila rubli (9.000 euro circa) del suo patrimonio personale al fondo di beneficenza aperto dalla Camera pubblica in favore della popolazione danneggiata dagli incendi.Dalle immagini che provengono dai satelliti, la Nasa ha riferito che il fumo degli incendi che stanno devastando il Paese è visibile perfino dallo spazio, paragonando il fenomeno a quello che avviene durante un'eruzione vulcanica.
fonte: Tg.com
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