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Il ministro delle Finanze iraniano Yuval Steinitz, in un’intervista rilasciata martedì a Israel Radio, ha dichiarato che “è opportuno vagliare l’opzione di un blocco aereo e navale all’Iran”, se Teheran non porrà fine alla sua presunta minaccia nucleare.
“È giunto il momento per gli Stati Uniti di dare un chiaro ultimatum alla Repubblica Islamica. Oltre una certa data, andrebbe imposto un blocco aereo e navale. Apprezziamo la cooperazione degli Stati Uniti e le sanzioni da loro predisposte, ma ora ci aspettiamo misure più energiche”.
“Anni fa, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama aveva detto che ‘tutte le opzioni sono sul tavolo’, ma è proprio ora che dobbiamo cambiare il testo. Siamo vicini al punto di non ritorno, e gli Stati Uniti devono impedire una volta per tutte la militarizzazione nucleare dell’Iran, per il bene del mondo intero”.
Le dichiarazioni di Steinitz arrivano il giorno dopo l’intervento del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla conferenza annuale dell’American-Israeli Public Affairs Committee (AIPAC).
“Israele ha atteso a lungo i risultati delle sanzioni e della diplomazia. Nessuno di noi può permettersi di aspettare ancora a lungo”, il messaggio lanciato da Netanyahu.
Domenica Obama, rivolgendosi all’AIPAC, ha assicurato che le pressioni contro Teheran includono “tutti i mezzi a disposizione degli Stati Uniti: uno sforzo politico volto a isolare l’Iran; uno sforzo diplomatico volto a sostenere la nostra alleanza e a garantire il monitoraggio del programma nucleare iraniano; uno sforzo economico volto a imporre sanzioni paralizzanti; uno sforzo militare volto a prevenire ogni evenienza”.
Dan Meridor, ministro dell’Intelligence e dell’Energia Atomica e vice primo ministro israeliano, intervistato anch’egli martedì da Israel Radio, ha affermato che “la promessa USA di mantenere l’Iran lontano da armi nucleari costituisce indubbiamente un importante messaggio”.
Meridor ha poi aggiunto, facendo eco alle parole di Obama, che “meno si parla di un potenziale attacco militare contro l’Iran, meglio è. Israele dovrebbe tacere su ogni questione riguardante Teheran”.
Il 27 febbraio Netanyahu aveva ordinato ai suoi ministri di non rilasciare interviste sulla questione iraniana senza un’esplicita autorizzazione.
“Nessuno mette in dubbio le capacità di Israele”, continua Meridor, “qualunque strategia, compresa l’opzione militare, aumenterà la pressione sull’Iran. Alla fine Teheran non avrà scelta: dovrà rinunciare al suo programma nucleare”.
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