CAPITOLO 2
corpo - mente
Cosa c’è attorno al mio giardino?
Rocce incolte che abbracciano le nuvole bianche.
Han Shan
Non è forse importante per te sapere se sei solo un corpo o qualcos'altro? O niente del tutto? Non vedi che tutti i tuoi problemi derivano dal tuo corpo, il cibo, il rifugio, la famiglia, il nome, la fama, la sicurezza, la sopravvivenza? Tutto questo perde significato il momento che tu realizzi che non sei solo un corpo.
Nisargadatta Maharaj
Sappi che il mondo intero è uno specchio,
In ogni atomo trovansi
Cento soli fiammeggianti.
Se spezzi il cuore d’una sola goccia d’acqua,
Ne emergono cento puri oceani.
Se esamini un granello di polvere,
Possiamo scoprirvi mille Adamo...
Un universo intero si cela in un grano di miglio;
Tutto si riunisce nel punto del presente...
Da ogni punto del cerchio
Migliaia di forme nascono.
Ogni punto, nel girare in tondo,
E’ talvolta un cerchio,
Talvolta una circonferenza in moto.
Mahmud Shabestarî
L'uomo appare come un derivato del mondo, ma intrinsecamente è l'origine del mondo.
Djalâl-ud-Din Rûmî
Loggia 56
Gesù diceva: Colui che conosce il mondo
Scopre un cadavere.
E colui che scopre un cadavere
Il mondo non può contenerlo.
Come dice il Prologo di S. Giovanni: "Senza di lui: nihil"; senza il Verbo, l'informazione creatrice: nulla. Meister Eckhart si farà condannare dicendo..."Tutte le creature sono un puro nulla.. "
Il vangelo di Tommaso
II corpo ha un innata saggezza: è il cattivo uso del cervello che disastra la vita.
Charlotte Joko Beck
Il nagual è l'impronunziabile. Tutti i possibili sentimenti ed esseri senzienti fluttuano in esso come chiatte, pacifiche, inalterabili, eternamente. Poi la colla della vita ne rilega insieme alcuni ed un essere viene creato. Quell'essere perde il senso della sua vera natura e rimane accecato dal luccichìo e dal clamore del tonal, in cui esistono tutte le organizzazioni unificate. Quel grappolo è la bolla di percezione...Attraverso il nagual, quel grappolo di sentimenti può essere riordinato e può riformarsi istantaneamente ovunque. In altre parole si potrà vedere il qui e il là allo stesso tempo. Il nagual può esser testimoniato dalla "volontà", il tonal dalla "ragione".
Carlos Castaneda
Considera ciò che succede se butti in aria un sasso. Esso lascia il suo punto d’origine, si slancia, poi ricade e continua la sua corsa finché non ha raggiunto la sua base d’origine dove rimane di nuovo immobile. Così le acque dell’oceano evaporano, formano le nubi che sono spinte dal vento e poi si condensano in pioggia che ricade sulle montagne e scendono poi dai pendii per formar dei ruscelli, dei fiumi che poi finiscono nell’oceano, luogo di riposo. Vedi dunque che non appena c’è un sentimento di separazione dalla propria sorgente, si produce un’agitazione e un movimento finché il senso di separazione non è sparito. Così succede a te. Ti identifichi al tuo corpo e pensi che sei separato dallo Spirito, il vero Sé. Bisogna sopprimere questo senso di separazione ritrovando la sorgente e così sarai felice.
Ramana Maharshi
D.: Che tipo di reincarnazione si manifesta se qualcuno si suicida?
P.: "Sui" significa "Sé". Il vero suicidio è il toglier la vita a questo "Sé" che tu credi di essere. Se riesci a farlo, non ci saranno più né morti né reincarnazioni. Se uccidi solo il corpo, ne troverai presto un altro per continuare a soffrire.
Poonja
L’individualità ha solo un’esistenza illusoria. Finché immaginiamo di avere un’individualità separata, immaginiamo anche che essa abbia il libero arbitrio.
In verità l’ego non ha libero arbitrio, perché non c’è ego; ma sul piano della realtà apparente, l’ego è composto di libero arbitrio: è l’illusione del libero arbitrio che crea l’illusione dell’ego.
D. E’ possibile avere la gioia del samadhi mentre si è presi dal lavoro mondano?
R. E’ il sentire "io lavoro" l’impedimento. Domandatevi "Chi lavora?"
E’ sbagliato supporre che se ci si fissa nel Sé, i doveri della vita non saranno adempiuti come si conviene. Un attore indossa il costume e recita e perfino sente la parte che interpreta, ma sa di non essere quel personaggio, ma qualcun altro nella vita reale. Nello stesso modo, perché la coscienza del corpo, il sentire io-sono-il-corpo, dovrebbe turbarvi, una volta che sappiate per certo di non essere il corpo, ma il Sé?
Ramana Maharshi
A.: Poiché siamo già il Sé, la sofferenza proviene dal fatto che crediamo "Io sono il corpo", oppure "Vi è un Sé che devo raggiungere."
D.: Per favore, esiste un metodo per distruggere la mente?
A.: Trova chi ha la mente. Se la mente esiste ancora dopo che tu sia riuscito nell'intento, allora potrai cercare un metodo per distruggerla.
... L'ajnani è come l'uomo che osserva solo i nomi e le forme che appaiono sullo schermo del cinema. L'Jnani d'altro lato, è sempre consapevole dello schermo su cui appaiono i nomi e le forme.
Annamalai Swami
Immagini di trovarti in un certo punto del tempo e di occupare un dato spazio; la tua personalità si regge sulla tua identificazione con il corpo. I pensieri e i sentimenti si susseguono in te, ... e ti fanno credere, grazie alla memoria, che sei durevole. In realtà sono il tempo e lo spazio a esistere in te, e non tu in essi... Sono come parole scritte sul foglio: il foglio è reale; le parole, una pura convenzione.
Nisargadatta Maharaj
D.: Cos'è allora che nasce?
P.: I samskara* non realizzati. [*Anche vasanas ;Sam =insieme - kara = azione]
Il Sé non è toccato. Solo il corpo nasce e muore. L'insieme dei tuoi samskara causa l'impulso per una nuova vita. Il continuo rinascere e’ chiamato samsara.
Poonja
Sei rimasto inchiodato al racconto dei tuoi genitori: tutto sul concepimento, la gravidanza e il parto, il bambino, I'adolescente, il giovanotto, e via dicendo.
Per disancorarti dall'idea di essere il corpo, devi ricorrere all'idea opposta: non sei il corpo. E proprio perché è un'idea come I'altra, trattala come qualcosa da gettare dopo l'uso.
Le parole sono sia barriere che ponti . È l'unica realtà che il corpo abbia.
Nisargadatta Maharaj
Ho un corpo o non ne ho?
Sono io o non sono io?
Considerando queste cose, soppesandole,
Seduto, appoggiato alla scogliera, il tempo passa
Tra i miei piedi spunta l’erba verde
Sul mio cranio cade la polvere rossa
Vedo già gli uomini del mondo volgare,
Davanti al mio letto di morte con le loro offerte
Di vino e di frutta.
Han Shan
D.: Allora, ... la nostra difficoltà fondamentale è il pensiero...
U.G.: Non potete fare nessuna esperienza se non attraverso il pensiero. Non potete nemmeno sentire il vostro stesso corpo senza l'aiuto del pensiero. Ci sono le percezioni dei sensi, ma è il vostro pensiero che dà forma al corpo e lo definisce, altrimenti non avreste alcun modo di sperimentarlo come tale.
Il corpo esiste solo come pensiero. C’è un unico pensiero e tutto esiste in funzione di quest'unico pensiero. Questo pensiero è l'io. Tutte le vostre esperienze, basate sul pensiero, sono un'illusione. Qualsiasi cosa sperimentiate attraverso il pensiero è un'illusione.
U.G.
D.: Cosa succede quando un essere realizzato lascia il suo corpo? Se non hanno bisogno di reincarnarsi, dove vanno?
P.: Non esiste ciò che si chiama una persona realizzata. Quando la "persona" non c'è più il Sé è realizzato. Quando non c'è "persona" la questione di andare o venire non si pone più. Il corpo è un'apparizione nel Sé. Quando il corpo sparisce, il Sé rimane com'era e com'è sempre. La realizzazione è la comprensione "non sono questo corpo che viene e va, sono quella realtà che non cambia mai, nella quale il corpo e tutto il resto appare."
Ti indico soltanto ciò che sei qui. Non andartene con il pensiero: "Penso di fare esperienza del vuoto".
Prima togli l’attività’, il fare, che è pensare e sperimentare, poi togli l'io. Allora potremo incominciare...
Sono le abitudini sopite, ereditate dalla mente e sepolte nella memoria. Quando si presentano le circostanze adatte, vengono a galla per afferrare l'oggetto. Quindi ritornano nella memoria, dove si imprimono di nuovo, per ripresentarsi nelle circostanze appropriate.
L'illuminazione ne annulla il potere, in quanto è annullata l'identificazione e "l’agente" non c'è più. È cambiata la visuale e non c'è più interesse.
Poonja
Lo ripeto ancora ed ancora; comprendi cos'è ciò per mezzo del quale ci sentiamo vivi, comprendine la natura, comprendine il gusto; allora l'identificazione con il corpo se ne andrà...
Vi identificate con il corpo e vi limitate, e tuttavia ricordate: non trascurate questo corpo, è la casa di Dio, prendetevene cura. Dio può essere realizzato soltanto in questo corpo. E' solo per una comprensione analitica che Dio, il vostro corpo, il vostro Sé, sono stati divisi, ma è tutto un solo Sé, tutto è intimamente collegato.
Che il corpo-mente faccia il suo lavoro, ma comprendi che ciò che sta facendo il lavoro non sei tu; tu sei il senso della presenza.
Ovviamente il tuo corpo resta nel mondo e del mondo, ma non ti inganna più.
Nisargadatta Maharaj
Il corpo è pensiero, la vita è pensiero, il sesso è pensiero. Voi siete pensiero e pensiero è quello che voi siete. Se non ci fosse il pensiero, voi non ci sareste. Se il pensiero non ci fosse, non ci sarebbe il mondo.
U.G.
L'universo comincia a presentarsi più come un gran pensiero che una grande macchina.
James Jeans
Lo stato anteriore alla coscienza è permanente. L'apparizione e la scomparsa spontanee, sono una qualità della coscienza.
Se ti addormenti con la consapevolezza che sei la coscienza, questo pensiero regnerà durante tutta la giornata seguente. Addormentati con la certezza che il tuo corpo è spazio. Tu soffri perché ti credi un corpo. Tieni a mente giorno dopo giorno che non sei il corpo, che sei la conoscenza, la coscienza. Dopo la morte il corpo si trasforma in spazio. Di conseguenza, perché non supporre che esso lo è già fin d'ora.
Tu non sei il corpo. Tutto ciò che appare e poi sparisce non sono che proiezioni mentali.
Nisargadatta Maharaj
Il pensiero crea il tempo e lo spazio. Quando c'è il pensiero, ci sono il tempo e lo spazio.
Il pensiero ha creato il domani. Voi vi sentite disperati perché avete creato la speranza nel domani. L'unica possibilità che avete è ora; la speranza non è affatto necessaria. E non ha valore nemmeno l'idea del Sé, dell'atma. Ho fatto di tutto per trovare questo Sé. Ma è un'invenzione dei filosofi.
Quando, anche solo per un momento, smettete di desiderare, il pensiero è assente e a voi non rimane altro che iI semplice problema di prendervi cura dei bisogni del corpo: iI cibo, qualche vestito, un riparo.
U.G.
È facile smettere di identificarsi col corpo: osserva il corpo, osserva la forza vitale del respiro. Se tu puoi osservarli, significa che ne sei distinto. Proprio come in seguito, quando osserverai la coscienza, sarai al di là della coscienza. Ma, da principio, sii una cosa sola con la coscienza. Tu non puoi in alcun modo confonderti con questa finzione che è il corpo.
Nisargadatta Maharaj: testo tratto dal libro del risveglio
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