NUTRIRE LA MENTE
di Thich Nhat Hanh
^^^
[...] La pratica di essere consapevoli consiste in questo: riconoscere se la sensazione che proviamo è nutriente oppure no.
La prossima volta che l'energia della sofferenza si manifesterà in te, quindi, non cercare di scappare, non cercare di combattere; dì a te stesso che in quel momento ti si presenta l'opportunità di riconoscere l'energia della sofferenza, di osservarne a fondo la natura e di prendertene cura.
[...] In una relazione la pratica di ascoltare a fondo la sofferenza dell'altro è essenziale per comprenderne le radici.
[...] La nostra coscienza individuale è fatta di coscienza collettiva, ed è sempre molto attiva nel consumare oggetti e stimoli.
A volte anche una conversazione può essere molto "tossica": la storia che l'altro ci racconta, che sia la propria o quella di altri, può anche contenere una quantità di rabbia, di violenza, di paura, di disperazione e noi ingeriamo una quantità di veleni ascoltandola. Al giorno d'oggi i giovani "consumano" una gran quantità di violenza, avidità, rabbia, guardando la tv o un videogioco. dovremmo rendere la seconda fonte di nutrimento, le impressioni sensoriali, un oggetto della nostra osservazione profonda, così da saper proteggere noi stessi, i nostri figli e la società dai consumi che finiscono per generare una gran quantità di sofferenza.
(tratto dalla rivista Terra Nuova -gennaio 2010)
Maria dici bene... ascoltare ... ! Tui...
RispondiElimina