L’incidente ha causato un profondo squarcio nel fianco della petroliera, proprio in corrispondenza dell’enorme cisterna. Risultato: un fiume di petrolio da 15.000 barili che si sta riversando in mare a circa 13 chilometri dalla costa.
Le responsabilità dell’incidente sono ancora da accertare, ma il danno è già evidente: sebbene non paragonabile al disastro della Deepwater Horizon della Bp, questa ennesima fuoriuscita di petrolio in mare di certo non è da sottovalutare.
Ciò che è certo, però, è che gli incidenti legati alla filiera del petrolio continuano a ripetersi, in mezzo mondo in terra e in mare. Se si aggiunge che buona parte degli impianti e delle dotazioni delle multinazionali del petrolio sono ormai in circolazione da diversi decenni, c’è solo da incrociare le dita.
Via | Corriere della Sera
Foto | Flickr
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